Chi vuole fare l'archeologo? C'è una raccolta fondi per portare i giovani a Hyccara
La campagna di crowdfunding "Progetto San Nicola" vuole portare studenti, laureati e appassionati all'interno del cantiere archeologico e di ricerca di Carini

Archeologa all'opera all'interno degli scavi di Carini
E se fossero proprio i giovani a occuparsi di uno scavo archeologico, mettendosi all'opera per riportare alla luce un sito tardoantico e medievale? Partendo da questa domanda la società cooperativa palermitana ArcheOfficina ha lanciato la campagna di crowdfunding "Progetto San Nicola".
L'idea è quella di realizzare un campo scuola nel sito di Hyccara, che si trova precisamente in contrada San Nicola nell'odierna Carini.
I fondi raccolti permetteranno di portare avanti il campo e prolungare la campagna di scavo, consentendo a studenti, laureati e appassionati di vivere un'esperienza di cantiere archeologico e di ricerca.
Organizzato proprio da ArcheOfficina e in collaborazione con la soprintendenza archeologica di Palermo, il campo vuole essere un caso di archeologia pubblica: uno spazio, in sostanza, aperto a tutti e ricco di eventi, open day e comunicazione 2.0 che permette di seguire sul web l'avanzamento dei lavori.
Perché l'area è importante? «Gli esiti delle ricognizioni e i risultati di campagne di scavo condotte in anni recenti in tutta la zona e, in particolare, nella contrada San Nicola - scrive la docente di Archeologia Cristiana e Medievale Emma Vitale, professoressa associata all'Università degli Studi di Palermo - documentano la riorganizzazione dell’insediamento rurale».
Nell'area erano presenti fattorie e ville rustiche, «La probabile attestazione di un vicus e almeno di una villa padronale, in stretta relazione col percorso della costiera Via Valeria e con la viabilità secondaria interna che collegava Panormo e la Conca d’Oro con l’alta Valle del Belice e Lilibeo».
Tutte le scoperte, in sostanza, sono fondamentali per mettere in luce un cospicuo tratto di abitato antico e di conseguenza valorizzarlo a fini turistici e didattici e anche per ricondurre il territorio al proprio passato.
Attualmente sono già state scoperte strutture murarie antiche, ceramica e abbondantissime tessere musive, che potrebbero essere indizio di un mosaico ancora da scoprire: il "Progetto San Nicola" si pone proprio l'obiettivo di raccogliere tutte le informazioni storico-archeologiche che sarà possibile recuperare.
Per tutte le informazioni sul progetto, per sostenerlo e per conoscere le spese e le ricompense che si possono ottenere contribuendo alla campagna è possibile visitare la pagina BeCrowdy dedicata al Progetto San Nicola.
L'idea è quella di realizzare un campo scuola nel sito di Hyccara, che si trova precisamente in contrada San Nicola nell'odierna Carini.
I fondi raccolti permetteranno di portare avanti il campo e prolungare la campagna di scavo, consentendo a studenti, laureati e appassionati di vivere un'esperienza di cantiere archeologico e di ricerca.
Organizzato proprio da ArcheOfficina e in collaborazione con la soprintendenza archeologica di Palermo, il campo vuole essere un caso di archeologia pubblica: uno spazio, in sostanza, aperto a tutti e ricco di eventi, open day e comunicazione 2.0 che permette di seguire sul web l'avanzamento dei lavori.
Perché l'area è importante? «Gli esiti delle ricognizioni e i risultati di campagne di scavo condotte in anni recenti in tutta la zona e, in particolare, nella contrada San Nicola - scrive la docente di Archeologia Cristiana e Medievale Emma Vitale, professoressa associata all'Università degli Studi di Palermo - documentano la riorganizzazione dell’insediamento rurale».
Nell'area erano presenti fattorie e ville rustiche, «La probabile attestazione di un vicus e almeno di una villa padronale, in stretta relazione col percorso della costiera Via Valeria e con la viabilità secondaria interna che collegava Panormo e la Conca d’Oro con l’alta Valle del Belice e Lilibeo».
Tutte le scoperte, in sostanza, sono fondamentali per mettere in luce un cospicuo tratto di abitato antico e di conseguenza valorizzarlo a fini turistici e didattici e anche per ricondurre il territorio al proprio passato.
Attualmente sono già state scoperte strutture murarie antiche, ceramica e abbondantissime tessere musive, che potrebbero essere indizio di un mosaico ancora da scoprire: il "Progetto San Nicola" si pone proprio l'obiettivo di raccogliere tutte le informazioni storico-archeologiche che sarà possibile recuperare.
Per tutte le informazioni sul progetto, per sostenerlo e per conoscere le spese e le ricompense che si possono ottenere contribuendo alla campagna è possibile visitare la pagina BeCrowdy dedicata al Progetto San Nicola.
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