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Ci entri da una voragine, nasconde tesori naturali: la grotta in Sicilia che devi vedere

L’accesso avviene tramite una voragine di 12 metri di diametro, le cui pareti verticali ospitano un maestoso Ficus carica, la sua chioma supera l’orlo del pozzo. Dov'è

Federica Puglisi
Giornalista
  • 9 settembre 2025

La Grotta Palombara (foto fi studio Cicero Associato)

Un ecosistema unico, un sito geologico e biologico straordinario, un ponte tra passato e presente. Nel cuore della provincia di Siracusa esiste una cavità carsica bellissima, denominata la Grotta Palombara.

Situata nel comune di Melilli, in provincia di Siracusa, la grotta fa parte della Riserva naturale integrale, istituita nel 1998 proprio per tutelare questo sito, una delle grotte carsiche più significative della Sicilia orientale.

È una cavità carsica fossile: le note tecniche su questo luogo specificano che è un ambiente sotterraneo ormai non attivo dal punto di vista idrico, con uno sviluppo di circa 800 metri e un dislivello intorno agli 80 metri.

Ma la sua preziosità è la volontà di mantenere l’ecosistema integro, per questo non è totalmente accessibile al pubblico e dunque ad un turismo di massa.

Infatti l’accesso avviene tramite una voragine di 12 metri di diametro, le cui pareti verticali ospitano un maestoso Ficus carica la cui chioma supera l’orlo del pozzo.

L’interno è poi ricco di veri e propri tesori naturali. Dalla Sala dei vasi, dove sono stati trovati due rari vasi a clessidra della facies di Castelluccio, che testimoniano, probabilmente, la presenza umana in questo sito in epoche passate.

La grotta presenta poi la Sala del guano, una camera dalle forme a cupola dove vive una colonia di pipistrelli Vespertilio maggiore. Presenti anche le zone denominate il "Ramo del geode" e il "Ramo del laghetto", caratterizzati da formazioni calcaree e resti fossili di vertebrati e micromammiferi.

La grotta è anche un sito archeologico: le prime tracce risalgono al Neolitico, presenta una galleria principale lunga circa 400 metri e diverse camere utilizzate per rituali.

Tra i reperti presenti vi sono strumenti in rame con impugnatura in osso e frammenti di ceramica campaniforme decorata, che probabilmente sono testimonianza della cultura e dei riti di un tempo.

L’ecosistema di questa grotta è poi davvero unico: la vegetazione varia da macchia mediterranea a gariga e praterie steppiche, con specie come ogliastro, mirto, calicotome, oltre a graminacee come Hyparrhenia hirta.

La fauna è varia e ricca da rettili come la lucertola siciliana, ramarro occidentale, biacco, uccelli rapaci come falco pellegrino, poiana, mammiferi come istrice, volpe, riccio.

La Grotta Palombara è gestita dal Cutgana, il Centro dell’Università di Catania dedicato alla tutela ambientale. E dunque non è accessibile a tutti, ma solo a speleologi esperti o a scopi di ricerca e monitoraggio.

Ma per conoscere altre curiosità su questo sito particolare ci si può rivolgere proprio al Centro dell’Università.

Per accedervi, infatti, occorre avere una certa preparazione, nonché equipaggio adeguato. Ma è possibile anche visitare virtualmente il sito, attraverso un virtual tour realizzato dal Cutgana e disponibile sul loro sito.
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