ARTE E ARCHITETTURA
Ci passi ogni giorno ma non sai che è un capolavoro: dov'è Palazzo Ponte a Palermo
In una delle arterie principali della città, con le sue superfici brillanti, arricchisce il panorama dell’architettura contemporanea da oltre mezzo secolo
Palazzo Ponte a Palermo
Apprezzato non soltanto dagli addetti ai lavori, si contraddistingue all’interno del panorama urbano prospiciente il secondo tronco del viale della libertà per la chiarezza espressiva dei volumi dalla calibrata armonia con il suo composto linguaggio assolutamente contemporaneo.
Ancora una volta Di Stefano dispiega la personale dirompente poetica creativa utilizzando il potenziale strutturale del cemento armato, costruendo di fatto un interessante architettura conclusa in sé ma in profondo rapporto di continuum urbano con l’iconico asse viario.
Facile riscontrare i rimandi alla poetica lecorbusieriana a cui Di Stefano unisce certi riferimenti formali e materici alla ricerca scandinava dell’immediato dopoguerra.
Realizzata nel triennio 1963-67, resta, unitamente a Villa Inguaggiato realizzata a Mondello dallo stesso Di Stefano, tra le opere felici del progettista palermitano, purtroppo scomparso prematuramente; tutte opere contraddistinte da una esemplare chiarezza compositiva e da una ricercata idea basale di architettura in accordo con la storia della città.
Tra i punti notevoli di quella che ancora oggi rappresenta la più ambita e apprezzata arteria urbana del capoluogo siciliano, il Palazzo Ponte con le sue superfici brillanti e agli angoli stondati volti ad alleggerire l’apparente pesantezza delle masse, arricchisce il panorama iconico dell’architettura contemporanea palermitana da oltre mezzo secolo.
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