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Da antico mercato a centro commerciale naturale: rinasce così Il Capo di Palermo

Mosaici colorati, il volto della "Pupa" liberty e un brand tutto nuovo per rilanciare il mercato storico che ha inizio da Porta Carini: l'iniziativa si chiama "Capo Mercato"

  • 15 maggio 2019

Il mercato del Capo a Palermo

Il volto della Pupa del Capo (leggi la storia della "Demetra" qui) incastonata dentro lettere di mosaici colorati accompagnati da alcune scritte in arabo, ebraico e greco antico. Sono questi i segnali identificativi del nuovo logo del "Capo Mercato" che saranno disseminati per lo storico mercato grazie a sette totem.

È stato presentato alla città di Palermo il nuovo brand del Mercato che si pone come obiettivo quello del rilancio dello stesso e dei suoi tanti banchi disseminati lungo l'asse che da porta Carini giunge fino a piazza Beati Paoli.

Quello del Capo è uno dei mercati più vivi e operosi della città ma soprattutto dal punto di vista turistico, giornalmente sono tantissimi i gruppi in visita in città che lo attraversano affascinati dai tanti colori, gli odori e le tipiche "abbanniate" dei mercatari.

Importante è però il coinvolgimento attivo degli abitanti della città che hanno abbandonato l'usanza di andare a fare la spesa tra i banchi dei mercati prediligendo le grosse catene di ipermercati e centri commerciali. L'idea è quella di trasformare il Capo in un grande centro commerciale naturale attrattore di economia e centro pulsante di folkore e identità che va salvaguardata e protetta.
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Il logo e tutta la comunicazione del mercato che vuole puntare su un cartellone di eventi è stata realizzata da Francesco Panasci, finanziata dall'Assemblea Regionale Siciliana e patrocinata dal Comune di Palermo. Questa operazione di marketing e promozione è stata fortemente voluta dal comitato di commercianti e residenti, il logo si trova in sette totem disseminati per tutto il mercato, il logo è un mosaico dove all'interno della C c'è il volto della Pupa del Capo, la famosa insegna del panificio Morello che diventa simbolo.

Il progetto di rilancio è partito nel 2007 grazie all'impegno della prima circoscrizione e in particolare del consigliere Ottavio Zacco, nel tempo tante sono state le operazioni di valorizzazione.

«È un'iniziativa meravigliosa, è una di quelle cose che fanno bene alla città. - ha detto Gianfranco Micciché, presidente dell'assemblea regionale siciliana - I mercati vivono un momento di forte contrazione, molti mercati sono stati chiusi, ma questi che esistono e sono veri vanno valorizzati, questa iniziativa è benvenuta e accolta in modo molto positivo da tutti. Il Capo è il primo che ha presentato questo progetto che abbiamo sposato immediatamente, un grande plauso per gli organizzatori e ben vengano iniziative simili da altri mercati. Sono tantissimi i turisti che giornalmente attraversano il mercato e anche i palermitani dovrebbero tornare a fare la spesa tra queste vie così da portare i mercati in auge come in passato, quando erano dei veri aggregatori sociali in città».

Ultimo passo dell'impegno dell'amministrazione comunale è stata l'approvazione del Rums (regolamento unico mercati storici) la pedonalizzazione del mercato e l'incremento della presenza dei vigili urbani tra le vie del Capo.

«Questo è un luogo simbolo di Palermo, come lo sono tutti gli altri mercati storici - lo ha detto Leoluca Orlando sindaco di Palermo - Simbolo anche delle difficoltà e delle possibilità di superarle, simbolo delle ricchezze e delle differenze, simbolo dell'importanza della collaborazione tra i cittadini e fra questi e le istituzioni. Da oggi i commercianti e i residenti del Capo hanno un nuovo motivo per essere orgogliosi, hanno un segno identificativo del mercato che va oltre il mercato ed è simbolo di un intero quartiere e per la città".
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