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Da bene confiscato a luogo di cultura: villa Brasca si apre alla città (con nuove iniziative)

Le attività proposte dall’Associazione Ticonzero intrecciano momenti legati all’arte, alla cultura e agli spazi urbani; la villa stessa è circondata da un ampio terreno pronto ad essere valorizzato

  • 21 settembre 2021

Villa Brasca

Dopo l’avvio delle prime attività svolte a Villa Brasca, bene confiscato alla mafia e destinato ad attività sociali, si punta ad “agganciare in territorio” con altre proposte.

«Dopo l’avvio lo scorso maggio delle prime iniziative - ci ha detto Massimo Zito, presidente dell’Associazione Ticonzero, centro culturale Isidoro Fogazza, oltre che filosofo e psicomotricista, che dal 2016, per la durata di dieci anni, ha ricevuto in affidamento la gestione del bene - con le quali abbiamo cominciato un primo passo di apertura al quartiere e alla città, vogliamo gettare nuovi semi sul territorio.

Dopo i primi anni in cui abbiamo convertito l’Associazione in APS, associazione di promozione sociale, introducendo attività culturali a quelle già promosse, adesso puntiamo a coinvolgere sempre più i quartieri che ruotano attorno alla Villa.

In quest’ottica, già da ottobre prossimo, avvieremo un consultorio gratuito di sostegno psico-motorio per i bambini con carenze in questo ambito. È importante per noi ampliare il ventaglio di offerte di servizi, confermando così la finalità del bene perché sia sempre spazio per la cittadinanza attiva».
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Le attività proposte dall’Associazione, infatti, di cui è vicepresidente Vicky Bongiorno, intrecciano momenti legati all’arte, alla cultura e agli spazi urbani; la Villa stessa è circondata da un ampio terreno che verrà al più presto impiegato per nuovi progetti.

Muovendosi sulla base dell’integrazione sociale, in primis, e della condivisione dei saperi e delle pratiche, viene proposto un modello di partecipazione e sviluppo di una cittadinanza critica e attiva in una prospettiva laica e plurale, con la finalità di articolare insieme arte e vita sociale.

Per realizzare tutto ciò operano figure professionali con specifiche competenze e saperi, orientate alla valorizzazione degli spazi sociali, della comunità e del singolo, attraverso realizzazioni in cui arte e azione sono intrecciate quanto più possibile.

«L’esperimento della prima serata futurista, dal quale abbiamo avuto un ottimo riscontro, ha mostrato come sia efficace la prospettiva di coinvolgere i nostri soci nella co-creazione di attività, e per questo motivo chiediamo a loro stessi di proporre idee da mettere in campo.

Altro passo significativo che abbiamo concretizzato nei mesi scorsi è stato quello di metterci in rete con le gestioni degli altri beni confiscati. Solo un lavoro di sinergia può riuscire a coinvolgere la cittadinanza offrendo un servizio efficace, costruttivo e di crescita collettiva».

Tra le altre attività in programma, nell’ottica di una visione univoca tra arte e socialità sono in programma: cene letterarie, interviste impossibili, momenti dedicati al cinema, serate che approfondiscono il mondo delle danze e dei costumi popolari, laboratori di poesia e di arte e immagine, reading di poesia, monologhi teatrali, il tutto sempre coadiuvato da professionisti del settore.

A novembre, inoltre, verrà inaugurata anche la Biblioteca sociale e si cominceranno le attività in streaming volte a far conoscere Villa Brasca e le sue attività anche a chi non può recarsi sul posto.

Per seguire tutte le attività e rimanere aggiornato su tutti gli appuntamenti è possibile consultare la pagina Facebook dell’associazione.
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