STORIE
Da Palermo all'Irlanda con tutta la famiglia: ce la fanno (e non tornano più)
Tanti i rischi con i due figli piccoli, eppure proprio per loro è arrivata la rivoluzione. Anche se il cuore è rimasto in Sicilia pensano che quella sia ormai la loro casa
La famiglia De Lisi
Laura, Tancredi, Elia e Andrea, la “lovely italian family”, come l’hanno ribattezzata gli irlandesi, sono una famiglia palermitana quasi come tante, anzi forse con una marcia in più, che pure ha deciso di sfruttare al meglio il proprio potenziale in una terra lontana, e anche fresca, per dare ai due figli un futuro stabile e con qualche preoccupazione in meno di quelle che avrebbero avuto in quel di Palermo.
Tancredi, cinquantadue anni, è un geologo, la moglie Laura di cinque anni più giovane, è ingegnere. Dopo alcuni anni di lavoro sulle piattaforme petrolifere, stanco di quella vita, Tancredi compie un primo passo rivoluzionario iniziando ad operare tra l’Etna e le Eolie come guida trekking di turisti francesi ed inglesi.
Laura invece ha fatto la libera professione nel settore edile per tanti anni. Una vita normale: famiglia, amici, i loro amati cani e pure qualche gattino. È proprio Tancredi a ribadire che non gli mancasse nulla in particolare, se non la stabilità futura per i loro due figli soprattutto.
Nel 2015, ormai quasi dieci anni fa, in cerca di quella stabilità che tanti desiderano ma poi non molti riescono a perseguire concretamente, tutta la famiglia si trasferisce in Irlanda.
All’epoca Tancredi aveva quarantatre anni, Laura trentanove, Elia otto e Andrea appena sei. Tanti i rischi con i due figli piccoli, se ci pensate, eppure proprio per loro è arrivata la rivoluzione della famiglia De Lisi.
Prima di scegliere quella meta ne avevano valutate altre, ancora più distanti, come l’Australia, il Sud America e il Canada, per poi alla fine scegliere di restare in Europa.
L’Irlanda, nella fattispecie, è apparsa come un buon compromesso tra qualità di vita e una relativa vicinanza alle loro famiglie di origine.
In più, un altro fattore decisivo è stato il loro desiderio di vivere in un paese anglofono. I De Lisi così scelgono Galway sulla carta, non una grande e dispersiva città ma allo stesso tempo vivace, del resto non è che fossero in cerca di un buen retiro ma anzi di un nuovo punto zero da cui ripartire.
Lì un’eccellente economia, molto giovane per via di due grandi università che richiamano studenti da tutto il mondo, un luogo dove la qualità della vita è ottima.
Tancredi mi racconta che possono permettersi di non chiudere mai la porta di casa a chiave...e questo non è un racconto mussoliniano! Certo è che questo lo sanno e lo vivono adesso, ma all’epoca del trasferimento non ne avevano idea, anche perché Tancredi e i figli non erano mai stati in Irlanda prima di allora, e pure Laura ci aveva trascorso appena una vacanza studio ancora diciottenne.
Non conoscevano nessuno e non avevano un lavoro, così per il loro arrivo avevano affittato una stanza da una famiglia irlandese per una settimana. Giusto per capire il da farsi. Il trasferimento del resto era stato deciso e organizzato in soli tre mesi.
L’Irlanda è bella sì, ma Tancredi ovviamente ricorda gli inizi non proprio facilissimi, anche perché non avevano molti risparmi da parte e la vita, una volta giunti lì, era ben più cara che a Palermo.
Il primo step davvero arduo, ma che si è poi rivelato la chiave di volta per iniziare al meglio questa esperienza, è stato quando hanno lasciato i figli a scuola, ad una settimana dal loro arrivo.
Non avevano idea di come avrebbero reagito, ma quando sono andati a prenderli, tutti e due sono usciti con un grande sorriso, a quel punto Tancredi e Laura hanno capito che dipendeva solo da loro riuscire in quel progetto ambizioso.
Del resto tutto aveva preso avvio proprio per il bene di Elia e Andrea e proprio per loro, al mattino, prendevano due autobus e li accompagnavano a scuola. Subito dopo si impegnavano a cercare lavoro e casa spostandosi a piedi in centro.
Chiaramente l’assenza di referenze da offrire non è stata di supporto nella ricerca, anzi...proprio in quel periodo hanno sostenuto più di qualche colloquio, non andato bene, fino a che è arrivata l’idea che gli ha cambiato la vita, ancora più di un trasloco in un’altra nazione.
Tancredi e Laura hanno fondato una “welcome agency” attraverso la quale offrono alloggi, corsi di lingua, espe- rienze lavorative ed escursioni a quanti viaggiano in Irlanda con l’idea di trasferirsi stabilmente e non solo.
La loro agenzia infatti si occupa anche di viaggi studio e progetti Erasmus, per cui coprono quasi tutto quello che riguarda il settore turistico, studentesco ed immobiliare.
Già che amano i cambiamenti e lo hanno oltremodo dimostrato, Tancredi e Laura si sono rimessi sui libri e con una mini laurea e un master oggi hanno trasformato l’attività anche in agenzia immobiliare con licenza, memori di quando erano loro a cercar un tetto.
Quella che hanno plasmato è una realta unica nel suo genere in tutto il panorama di Galway.
E come dice Tancredi ironicamente: «Siamo venuti in Irlanda per lavorare, ma no accussì»...eh beh di sicuro oggi possono dire di aver una vita piena con amici sia italiani che irlandesi, trascorrendo la quotidianità con la tipica routine della verde terra che li ha accolti con passeggiate, escursioni e qualche capatina nel tipico pub quando hanno un po’ di tempo libero.
Dal novembre del 2023 sono diventati cittadini irlandesi ma mantengono la doppia nazionalità, fieri di aver dato lavoro ed ospitalità a migliaia di persone provenienti da diverse parti del mondo in questi anni.
Ed in particolar modo durante il periodo pandemico, messo da parte temporaneamente il mondo del turismo, hanno dato il loro contributo offrendo alloggi a infermieri e dottori.
Tancredi racconta la loro esperienza con orgoglio e soddisfazione, come è giusto fare tirando le somme a quasi dieci anni dal loro arrivo. Un cambiamento che non ha aiutato solo loro ma anche molte altre persone che con il tempo sono diventate loro amici. I De Lisi sono la “lovely italian family” ormai per tutti, e questo li riempie di gioia.
Per loro che ormai si sentono figli di due isole, è sempre bello parlare della Sicilia, e proprio i loro racconti hanno dato l’impulso a tanti dei loro amici a viaggiare nella nostra terra.
Ovviamente la Sicilia gli è rimasta nel sangue, tornano un paio di volte l’anno per andare a trovare i genitori, per salutare gli amici ed in estate per fare un bagno nella magnifica Mondello, oltre che per fare il pieno calorico gustando ognuna delle nostre tipicità.
A conti fatti però, riflettendo su quanto siano riusciti a costruire in questo tempo in Irlanda, sono più che certi che il loro futuro sia lì, dove Elia e Andrea frequenteranno l’università e forse, con queste due anime isolane che convivono, costruiranno il loro futuro grazie alla rivoluzione compiuta da mamma e papà in nome dell’amore.
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