Dagli eventi al Tempietto agli "angeli della notte": cos'è il patto per Palermo sicura
In cantiere ci sono la gestione del Palchetto della Musica al Politeama da aprire a iniziative culturali, un'app e presìdi contro episodi di malamovida in città
Il Palchetto della Musica in piazza Castelnuovo, anche detto il "Tempietto"
Una Palermo più sicura. A chiederlo sono i giovani che, ogni giorno, vivono la città e la sua movida. Come? In cantiere diversi progetti: dalla gestione del Palchetto della Musica in piazza Castelnuovo (anche detto "Tempietto") che punta a diventare luogo di eventi ludici e di sensibilizzazione, ma anche la nascita degli “Angeli della Notte”, che prevede la costituzione di cooperative giovanili impegnate in attività di presidio e segnalazione per la sicurezza urbana tramite un’app, e, infine, un potenziamento della control room. È quanto emerso nel corso dell’incontro tra una delegazione del Comitato “Palermo Sicura”, guidata dal suo rappresentante, Fabrizio Landolina, e composta da giovani universitari, e il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.
Durante l’incontro, i ragazzi del comitato hanno illustrato al sindaco una serie di proposte concrete volte a migliorare la qualità della vita nei quartieri periferici della città, con particolare attenzione ai temi della sicurezza, della vivibilità e dei servizi pubblici.
«I ragazzi hanno fatto una serie di proposte sui temi legati alla sicurezza e al decoro urbano. Si è anche parlato di una maggiore vigilanza da parte della polizia municipale e di controlli da parte delle forze dell’ordine – spiega la consigliera comunale, Sabrina Figuccia -. Accanto ai sistemi di repressione, abbiamo parlato dei processi culturali da potere innescare per potere prevenire la violenza prima che accada. I ragazzi hanno proposto, attraverso un patto di collaborazione con l’amministrazione comunale, di gestire il Palchetto della Musica, al Politeama, perché, ad oggi, è un luogo naturale di aggregazione dei giovani».
In cantiere c’è la possibilità che siano proprio i giovani a occuparsi dello spazio, gestendolo e prendendosene cura, garantendone il decoro. Non solo: il patto di collaborazione consisterebbe anche nell’organizzazione di eventi culturali, mostre, flash mob e convegni su tematiche specifiche, come, per esempio, la sicurezza in città e la sana movida.
Il sindaco Lagalla ha accolto le iniziative presentate, assicurando che «le periferie rappresentano una priorità strategica dell’amministrazione comunale».
«Il nostro obiettivo – ha dichiarato Fabrizio Landolina – è contribuire a rendere Palermo una città più sicura, solidale e accogliente, partendo dal protagonismo dei giovani e da un rapporto costruttivo con le istituzioni. Gli universitari di Scienze Politiche presenti all’incontro, inoltre, hanno proposto, vista la distanza tra i giovani e la politica, la creazione di eventi per parlare di attualità, così da colmare questo gap che è stato osservato – prosegue -. Alle richieste emerse, il sindaco si è reso subito disponibile, rilanciando un’altra iniziativa: gli angeli della notte».
Anche qui, l’idea è nata dopo l’intervento di uno studente, iscritto alla facoltà di Ingegneria Informatica, il quale ha parlato di come, talvolta, i ragazzi assistano a episodi di mala movida e non sappiano cosa fare. Da qui, l’idea di sviluppare un’app (o di cercarne qualcuna, già in uso, ma da potenziare), che preveda, tramite un touch sul proprio smartphone, l’immediato intervento delle forze dell’ordine o di tecnici qualificati, quando ci si trova di fronte a un episodio che potrebbe diventare spiacevole. Il tutto in maniera veloce e a portata di cellulare.
Nelle prossime settimane, i ragazzi presenteranno le linee per il patto di collaborazione, così da far diventare concreto quanto emerso nel corso dell’incontro.
Il summit ha visto anche l’impegno di far visitare la control room ad una delegazione dei ragazzi, così da rendersi conto di come funzioni: «L’amministrazione comunale, intanto, ha chiesto un miglioramento della control room – conclude Sabrina Figuccia -. Dopo una recente visita, infatti, abbiamo raccolto l’esigenza, da parte del comandante della polizia municipale di Palermo, Angelo Colucciello di implementare le risorse umane all’interno della struttura»
È stato, così, richiesto il supporto da parte delle partecipate proprio per la control room, seguita (al momento) dalla Polizia Municipale. In realtà, però, l’iniziativa nasce come progetto interforze che richiede la presenza anche delle partecipate.
La Terza Commissione consiliare, presieduta da Sabrina Figuccia, ha chiesto che il primo cittadino possa incontrare i vertici delle partecipate affinché venga messo in campo il progetto sulla control room, così come era stato, inizialmente, pensato.
Durante l’incontro, i ragazzi del comitato hanno illustrato al sindaco una serie di proposte concrete volte a migliorare la qualità della vita nei quartieri periferici della città, con particolare attenzione ai temi della sicurezza, della vivibilità e dei servizi pubblici.
«I ragazzi hanno fatto una serie di proposte sui temi legati alla sicurezza e al decoro urbano. Si è anche parlato di una maggiore vigilanza da parte della polizia municipale e di controlli da parte delle forze dell’ordine – spiega la consigliera comunale, Sabrina Figuccia -. Accanto ai sistemi di repressione, abbiamo parlato dei processi culturali da potere innescare per potere prevenire la violenza prima che accada. I ragazzi hanno proposto, attraverso un patto di collaborazione con l’amministrazione comunale, di gestire il Palchetto della Musica, al Politeama, perché, ad oggi, è un luogo naturale di aggregazione dei giovani».
In cantiere c’è la possibilità che siano proprio i giovani a occuparsi dello spazio, gestendolo e prendendosene cura, garantendone il decoro. Non solo: il patto di collaborazione consisterebbe anche nell’organizzazione di eventi culturali, mostre, flash mob e convegni su tematiche specifiche, come, per esempio, la sicurezza in città e la sana movida.
Il sindaco Lagalla ha accolto le iniziative presentate, assicurando che «le periferie rappresentano una priorità strategica dell’amministrazione comunale».
«Il nostro obiettivo – ha dichiarato Fabrizio Landolina – è contribuire a rendere Palermo una città più sicura, solidale e accogliente, partendo dal protagonismo dei giovani e da un rapporto costruttivo con le istituzioni. Gli universitari di Scienze Politiche presenti all’incontro, inoltre, hanno proposto, vista la distanza tra i giovani e la politica, la creazione di eventi per parlare di attualità, così da colmare questo gap che è stato osservato – prosegue -. Alle richieste emerse, il sindaco si è reso subito disponibile, rilanciando un’altra iniziativa: gli angeli della notte».
Anche qui, l’idea è nata dopo l’intervento di uno studente, iscritto alla facoltà di Ingegneria Informatica, il quale ha parlato di come, talvolta, i ragazzi assistano a episodi di mala movida e non sappiano cosa fare. Da qui, l’idea di sviluppare un’app (o di cercarne qualcuna, già in uso, ma da potenziare), che preveda, tramite un touch sul proprio smartphone, l’immediato intervento delle forze dell’ordine o di tecnici qualificati, quando ci si trova di fronte a un episodio che potrebbe diventare spiacevole. Il tutto in maniera veloce e a portata di cellulare.
Nelle prossime settimane, i ragazzi presenteranno le linee per il patto di collaborazione, così da far diventare concreto quanto emerso nel corso dell’incontro.
Il summit ha visto anche l’impegno di far visitare la control room ad una delegazione dei ragazzi, così da rendersi conto di come funzioni: «L’amministrazione comunale, intanto, ha chiesto un miglioramento della control room – conclude Sabrina Figuccia -. Dopo una recente visita, infatti, abbiamo raccolto l’esigenza, da parte del comandante della polizia municipale di Palermo, Angelo Colucciello di implementare le risorse umane all’interno della struttura»
È stato, così, richiesto il supporto da parte delle partecipate proprio per la control room, seguita (al momento) dalla Polizia Municipale. In realtà, però, l’iniziativa nasce come progetto interforze che richiede la presenza anche delle partecipate.
La Terza Commissione consiliare, presieduta da Sabrina Figuccia, ha chiesto che il primo cittadino possa incontrare i vertici delle partecipate affinché venga messo in campo il progetto sulla control room, così come era stato, inizialmente, pensato.
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