Dai social a "Zelig Lab": chi è Francesco, il comico palermitano che non ride (quasi) mai
I suoi video fanno incetta di visualizzazioni grazie al suo umorismo sopra le righe, tagliente, stravagante e a volte surreale. Francesco si racconta a Balarm
Francesco Gottuso
Un umorismo sopra le righe, tagliente, stravagante e (a volte) surreale. Di risate se ne intende, anche se lui non ride (quasi) mai. Dai palchi siciliani, il comico Francesco Gottuso, adesso, è approdato al tempio della risata che tutti sognano: Zelig Lab, in onda su Mediaset Infinity e su Italia 1. Ancora una volta, la Sicilia continua a conquistare la scena televisiva nazionale.
Il suo, ormai, è un volto noto. Lo abbiamo anche visto (e apprezzato) a Lol Talent Show.
Eppure, Francesco, ingegnere palermitano di 29 anni, ha cominciato da qualche anno a calcare i palchi, ma si è subito fatto notare per la sua verve: “Ho scoperto un qualcosa di stimolante sia dal punto di vista mentale che emotivo. Mi piace vedere la gente che ride per colpa mia – racconta il comico -.
Mi sono avvicinato, prima di tutto, alla stand-up comedy e, poi, da lì ho scoperto il palco dei teatri. Fondamentale è stato il gancio di Chris Clun (anche lui comico siciliano ormai rodato) che mi ha proposto per il laboratorio Comic90100 della Tramp Management dei fratelli Nino e Roberto Bonano, da dove non sono più uscito.
Ho fatto serate di tantissimi tipi: dagli Open Mic di Zelig, alle serate tra Roma e Milano, per non dimenticare la prima in tv con Lol Talent Show, che mi porto nel cuore per l'energia che ho ricevuto a teatro”.
Non si ispira a nessuno in particolare e non c'è qualcuno a cui vorrebbe somigliare: “Però, mi ritrovo in un tipo di comicità vicina a quella di Pino Frassica, parente dell'altrettanto bravo Nino”, scherza Gottuso. Se pensa ad un incontro che lo ha portato ad essere il Francesco che è oggi, non ha dubbi: quello con una grande colonna della comicità Made in Sicily: Roberto Lipari: “Venne ad assistere ad una serata in cui mi esibivo e, nel darci i feedback sullo spettacolo, mi fece dei complimenti che non mi aspettavo.
Quello fu il momento in cui capii che potevo fare qualcosa di bello”. Sui social, dove è conosciuto come “Elgottish” (soprannome dato dagli amici quando giocava a calcio), i suoi video fanno incetta di visualizzazioni. La svolta nella sua carriera, però, arriva proprio con Zelig: “È stata una tappa importantissima – racconta Gottuso -. Sono una persona che si emoziona difficilmente per se stesso, e la prima volta che mi è successo è stata proprio nei camerini di Zelig.
Sono stato più volte in viale Monza e poter far parte di Zelig Lab è stato un bellissimo premio. Il gruppo Zelig è meraviglioso, dove non si vive la competizione e si ragiona di squadra”.
L'accordo tra Tramp Management e Area Zelig Milano ha permesso ai comici siciliani di esibirsi anche nello Zelig Open Mic. Da questa collaborazione, dopo un intenso lavoro di scrittura e prove, Francesco Gottuso, insieme al collega siciliano, Francesco Bolignari, in arte “Crocchetta”, è stato selezionato per far parte del cast della trasmissione televisiva.
A tutti coloro che vogliono inseguire la strada della comicità, Francesco consiglia di studiare tanto: “Lo consiglio anche a me stesso. L'impegno e la determinazione devono essere due punti fermi per qualunque cosa faccia un essere umano”, spiega Gottuso. Ma chi è Francesco, una volta giù dal palco? La stessa persona. Un aspirante docente di materie informatiche ed economiche e uno sportivo. Adora gli scacchi e tutti gli sport di squadra. Il sogno nel cassetto è quello di giocare a San Siro con la nazionale comici, “fare il calciatore – racconta - sarebbe stato troppo impegnativo”.
Il suo, ormai, è un volto noto. Lo abbiamo anche visto (e apprezzato) a Lol Talent Show.
Eppure, Francesco, ingegnere palermitano di 29 anni, ha cominciato da qualche anno a calcare i palchi, ma si è subito fatto notare per la sua verve: “Ho scoperto un qualcosa di stimolante sia dal punto di vista mentale che emotivo. Mi piace vedere la gente che ride per colpa mia – racconta il comico -.
Mi sono avvicinato, prima di tutto, alla stand-up comedy e, poi, da lì ho scoperto il palco dei teatri. Fondamentale è stato il gancio di Chris Clun (anche lui comico siciliano ormai rodato) che mi ha proposto per il laboratorio Comic90100 della Tramp Management dei fratelli Nino e Roberto Bonano, da dove non sono più uscito.
Ho fatto serate di tantissimi tipi: dagli Open Mic di Zelig, alle serate tra Roma e Milano, per non dimenticare la prima in tv con Lol Talent Show, che mi porto nel cuore per l'energia che ho ricevuto a teatro”.
Non si ispira a nessuno in particolare e non c'è qualcuno a cui vorrebbe somigliare: “Però, mi ritrovo in un tipo di comicità vicina a quella di Pino Frassica, parente dell'altrettanto bravo Nino”, scherza Gottuso. Se pensa ad un incontro che lo ha portato ad essere il Francesco che è oggi, non ha dubbi: quello con una grande colonna della comicità Made in Sicily: Roberto Lipari: “Venne ad assistere ad una serata in cui mi esibivo e, nel darci i feedback sullo spettacolo, mi fece dei complimenti che non mi aspettavo.
Quello fu il momento in cui capii che potevo fare qualcosa di bello”. Sui social, dove è conosciuto come “Elgottish” (soprannome dato dagli amici quando giocava a calcio), i suoi video fanno incetta di visualizzazioni. La svolta nella sua carriera, però, arriva proprio con Zelig: “È stata una tappa importantissima – racconta Gottuso -. Sono una persona che si emoziona difficilmente per se stesso, e la prima volta che mi è successo è stata proprio nei camerini di Zelig.
Sono stato più volte in viale Monza e poter far parte di Zelig Lab è stato un bellissimo premio. Il gruppo Zelig è meraviglioso, dove non si vive la competizione e si ragiona di squadra”.
L'accordo tra Tramp Management e Area Zelig Milano ha permesso ai comici siciliani di esibirsi anche nello Zelig Open Mic. Da questa collaborazione, dopo un intenso lavoro di scrittura e prove, Francesco Gottuso, insieme al collega siciliano, Francesco Bolignari, in arte “Crocchetta”, è stato selezionato per far parte del cast della trasmissione televisiva.
A tutti coloro che vogliono inseguire la strada della comicità, Francesco consiglia di studiare tanto: “Lo consiglio anche a me stesso. L'impegno e la determinazione devono essere due punti fermi per qualunque cosa faccia un essere umano”, spiega Gottuso. Ma chi è Francesco, una volta giù dal palco? La stessa persona. Un aspirante docente di materie informatiche ed economiche e uno sportivo. Adora gli scacchi e tutti gli sport di squadra. Il sogno nel cassetto è quello di giocare a San Siro con la nazionale comici, “fare il calciatore – racconta - sarebbe stato troppo impegnativo”.
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