Dal collettore fognario alla fermata della metro: cantieri a rilento (o fermi) a Palermo
Procedono con difficoltà, e in alcuni casi sono proprio bloccati, i lavori di tre grandi infrastrutture a causa di una vertenza. Ecco quali e a che punto è la situazione
Cantiere della fermata Lazio
Palermo continua a essere ostaggio di numerosi cantieri sparsi in città. Alla base dell’attuale paralisi vi è la vertenza Manelli portata avanti dai sindacati, legata al mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori della ditta. Una situazione di stallo le cui conseguenze sulla viabilità cittadina sono ormai evidenti.
Nello specifico, la ditta è impegnata nella realizzazione di tre infrastrutture di rilievo per la città: il collettore fognario Palermo Sud Est, la rete fognaria di Cruillas e la stazione/fermata Lazio del passante ferroviario. Si tratta di opere fondamentali per il miglioramento dei servizi urbani e dei collegamenti, oggi però rallentate da una crisi che rischia di bloccarne l’avanzamento.
Il consigliere comunale Massimo Giaconia ha sottolineato come «la città rischi il caos se i cantieri della Manelli restano fermi» e come «serva un intervento immediato da parte del Comune e delle stazioni appaltanti». Giaconia ha inoltre specificato come «quando i cantieri lavorano, i cittadini sopportano i disagi con la speranza di vederli finiti presto. Ma quando tutto si ferma, la pazienza finisce e cresce il rischio caos».
Numerosi i sit-in organizzati dalle sigle sindacali Fillea, Filca e Feneal, tra cui l'ultimo organizzato sotto le sedi di RFI e del Sub Commissario alla Depurazione. In quelle occasioni, i lavoratori hanno chiesto con forza risposte e garanzie sul pagamento delle mensilità arretrate, denunciando una situazione di incertezza che va avanti da troppo tempo.
Il quadro resta estremamente delicato: numerosi cantieri procedono a rilento o risultano del tutto fermi, con pesanti ripercussioni sulla mobilità urbana e sull’immagine della città. Abbiamo chiesto a Cosimo Lo Sciuto, componente della segreteria Fillea CGIL Palermo, di fare il punto sui lavori legati alla ditta Manelli e sulle difficoltà riscontrate dagli operai.
Tra i cantieri attualmente bloccati figurano quello del collettore fognario in piazza Noce, piazza Principe di Camporeale, via dei Vespri e corso Tukory, oltre a quello in zona Orlèans-Università. Altri, invece, proseguono con forti rallentamenti, come quelli per la fermata di viale Lazio e per la rete fognaria in viale Michelangelo, via Ascoli e viale Regione Siciliana (altezza Via Nazario Sauro).
Una situazione che richiede una soluzione immediata. A tal proposito, il sub commissario nazionale alla Depurazione, Salvatore Cordaro, ha dichiarato: «Ho richiesto al prefetto l’apertura di un tavolo di crisi che si terrà lunedì 17 novembre per discutere del tema. Al tavolo saranno presenti – oltre alla ditta Manelli – anche RFI, la struttura della depurazione e il sindaco di Palermo. È giunto il momento di assumersi le proprie responsabilità. Io mi sono assunto le mie e mi auguro che gli altri facciano altrettanto».
Al momento i sindacati non risultano coinvolti nel tavolo di discussione. Salvo convocazioni dell’ultimo minuto, la Fillea CGIL ha confermato di non aver ricevuto alcun invito ufficiale a partecipare all’incontro.
Nello specifico, la ditta è impegnata nella realizzazione di tre infrastrutture di rilievo per la città: il collettore fognario Palermo Sud Est, la rete fognaria di Cruillas e la stazione/fermata Lazio del passante ferroviario. Si tratta di opere fondamentali per il miglioramento dei servizi urbani e dei collegamenti, oggi però rallentate da una crisi che rischia di bloccarne l’avanzamento.
Il consigliere comunale Massimo Giaconia ha sottolineato come «la città rischi il caos se i cantieri della Manelli restano fermi» e come «serva un intervento immediato da parte del Comune e delle stazioni appaltanti». Giaconia ha inoltre specificato come «quando i cantieri lavorano, i cittadini sopportano i disagi con la speranza di vederli finiti presto. Ma quando tutto si ferma, la pazienza finisce e cresce il rischio caos».
Numerosi i sit-in organizzati dalle sigle sindacali Fillea, Filca e Feneal, tra cui l'ultimo organizzato sotto le sedi di RFI e del Sub Commissario alla Depurazione. In quelle occasioni, i lavoratori hanno chiesto con forza risposte e garanzie sul pagamento delle mensilità arretrate, denunciando una situazione di incertezza che va avanti da troppo tempo.
Il quadro resta estremamente delicato: numerosi cantieri procedono a rilento o risultano del tutto fermi, con pesanti ripercussioni sulla mobilità urbana e sull’immagine della città. Abbiamo chiesto a Cosimo Lo Sciuto, componente della segreteria Fillea CGIL Palermo, di fare il punto sui lavori legati alla ditta Manelli e sulle difficoltà riscontrate dagli operai.
Tra i cantieri attualmente bloccati figurano quello del collettore fognario in piazza Noce, piazza Principe di Camporeale, via dei Vespri e corso Tukory, oltre a quello in zona Orlèans-Università. Altri, invece, proseguono con forti rallentamenti, come quelli per la fermata di viale Lazio e per la rete fognaria in viale Michelangelo, via Ascoli e viale Regione Siciliana (altezza Via Nazario Sauro).
Una situazione che richiede una soluzione immediata. A tal proposito, il sub commissario nazionale alla Depurazione, Salvatore Cordaro, ha dichiarato: «Ho richiesto al prefetto l’apertura di un tavolo di crisi che si terrà lunedì 17 novembre per discutere del tema. Al tavolo saranno presenti – oltre alla ditta Manelli – anche RFI, la struttura della depurazione e il sindaco di Palermo. È giunto il momento di assumersi le proprie responsabilità. Io mi sono assunto le mie e mi auguro che gli altri facciano altrettanto».
Al momento i sindacati non risultano coinvolti nel tavolo di discussione. Salvo convocazioni dell’ultimo minuto, la Fillea CGIL ha confermato di non aver ricevuto alcun invito ufficiale a partecipare all’incontro.
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