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Due americane, un'inglese (e un libro) a Sambuca: 3 vite che si intrecciano in Sicilia

Tre storie fatte di impegno e alla voglia di scommettere sui propri sogni e sulla voglia di cambiare in meglio la propria vita. Il caso o il destino le ha fatte incontrare

Sara Abello
Giornalista
  • 13 novembre 2025

Melissa, Sara e Sarah a Sambuca di Sicilia

Tre donne e un libro a…Sambuca di Sicilia. Nulla a che vedere con “Quattro ragazze e un paio di jeans”, qui gli scambi sono di tutt’altra natura, umani e culturali, e il fil rouge con l’oceano di mezzo è stato un libro. Sì, proprio così, una lettura scorrevole, di quelle che ti incuriosiscono ad andare avanti pagina dopo pagina per conoscere una nuova storia, così diversa ma così simile alla propria per tanti aspetti. Un libro che a distanza di anni e tantissimi chilometri di mezzo è stato capace, come spesso accade, di creare legami che hanno ridotto idealmente e geograficamente le distanze, unendo tre vite e forse qualcuna di più, proprio a Sambuca, ormai da anni crocevia di volti e racconti!

Questa è la storia di Melissa, Sara senz’acca e Sarah con l’acca. Un’americana di Philadelphia ma residente a New York, un’inglese del Lancashire e un’altra americana, ma stavolta dell’Oregon. Vi chiederete legittimamente cosa le unisca ed io, con impegno, vi racconterò tutto quanto, in particolar modo del loro incontro avvenuto pochi giorni fa proprio a Sambuca, borgo più bello d’Italia nel 2016. Tutto inizia quasi dieci anni fa ma riesce ad attraversare il tempo e lo spazio sino ad oggi.

Melissa, imprenditrice nel settore dei vini e appassionata di arte contemporanea al punto che adesso si occupa di progetti legati all’identità mediterranea e, non a caso, amante anche della letteratura, si trasferisce a Sambuca quattordici anni fa, proprio lì ha messo su casa e famiglia. Il legame con gli States ovviamente non è stato reciso e durante uno dei suoi viaggi a casa nel 2017, per “ammazzare” il tempo in aeroporto a New York, acquista il libro “Hustle Believe Receive”: un piano in 8 fasi per cambiare la propria vita e realizzare i propri sogni espresso attraverso ben cinquantuno storie – casi reali.

Questa raccolta è il primo dei tre best seller della scrittrice Sarah Centrella, l’autrice italoamericana che vive nell’Oregon cui vi accennavo prima…e già ora qualche pezzo di puzzle inizia a collocarsi, no?! Questo testo era stato pubblicato proprio un anno prima, nel 2016, e racconta attraverso le esperienze di persone che, nel tentativo di dare una svolta alle loro vite, si sono imbattute nel metodo di Sarah, noto come HBRMethod.

Un primo libro che è anche autobiografico però, e racconta la vita della stessa autrice: da madre single che viveva di buoni pasto, abbandonata dal marito nel 2008 con tre figli piccoli, è riuscita a cambiare completamente la sua esistenza e a realizzare il suo sogno in soli diciotto mesi. Questa storia ha avuto impatto su centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo e oggi aiutare gli altri è divenuto anche il suo lavoro.

Torniamo a Melissa però…è lei che, letto tutto d’un fiato questo stimolante libro, sul volo di ritorno NY / Milano / Palermo, decide di donarlo insieme ad altri suoi volumi in lingua alla biblioteca comunale di Sambuca, dove proprio quell’anno si era costituita una piccola sezione di testi in inglese.

Passano gli anni e a Sambuca arriva Sara, l’inglese attirata come tantissimi cittadini del mondo dal bando delle “Case ad 1 Euro”. Insieme al marito Andy acquistano e ristrutturano un immobile nel centro storico del borgo, la cui chicca è uno strepitoso terrazzo dalla vista mozzafiato. Da lì i due iniziano a nutrirsi di tramonti e calici di rossi della Valle del Belice, apprezzando sempre più Sambuca e i sambucesi, è grazie alla loro gentilezza e generosità che vi sono rimasti, tanto che hanno comprato anche una casa in campagna con un uliveto annesso…data la stagione non vi stupirà che il primo saporito olio sia già nella “giara”.

Pian piano questa proprietà tranquilla e accogliente si trasforma in una casa vacanze pronta a ricevere nuovi amici da tutto il mondo, con la voglia di apprezzare le meraviglie di questo angoletto di paradiso. Da poco Sara inizia a frequentare la biblioteca sambucese, e lì la bibliotecaria Mariella Di Leonardo la invita a consultare la sezione di libri in inglese. Tutto bello a Sambuca sì, ma naturalmente una lettura nella sua lingua scorre rapida sotto gli occhi curiosi di Sara.

Il primo libro che prende in prestito è quello di Sarah, proprio Sarah Centrella con il suo famoso “Hustle Belive Receive”, letteralmente “Sbrigati, credi, ricevi”. Chi lo doveva dire?! Otto anni dopo quel giorno in cui Melissa lo ha donato, e nove dopo esser divenuto un super best seller con migliaia di copie vendute, arriva tra altre mani e spinge questa vivace lettrice, sull’onda della gioia di trovare libri nella sua lingua madre, a rintracciarne attraverso i social l’autrice, raccontandole l’accaduto con meraviglia.

Qui entra nella nostra storia Sarah Centrella che, il cognome lo preannuncia, ha un antenato italiano, campano per la precisione. Sarah è una scrittrice e creatrice del popolare blog “Thoughts.Stories.Life”, e fino ad un mese fa non aveva idea di dove si trovasse Sambuca di Sicilia. Eppure, quando l’altra Sara la contatta e la invita, anche per ricevere una mano con la promozione della sua nuova casa vacanze, accetta senza esitare un istante e vola qui in Sicilia.

Il messaggio di Sara inviato attraverso i social le arriva infatti proprio al termine di un viaggio di due mesi da sola attraverso sette paesi d’Europa. L’Italia era stata la sua prima tappa, qui tra l’altro era giunta la prima di molte altre volte nel 2016, insieme al figlio di tredici anni e alle sue gemelle di nove, il loro primo viaggio internazionale insieme e per lei anche il primo da mamma single, e che ha segnato un cambiamento profondo nella sua vita.

Per questo le è sembrato un vero miracolo che il suo libro fosse finito proprio in una biblioteca italiana. Per qualche strano motivo Sarah aveva lasciato libera l’ultima settimana del viaggio, così quando le è arrivata quella richiesta ha pensato che fosse tutto troppo perfetto per essere una semplice coincidenza. Atterrata in Sicilia e noleggiata l’auto per raggiungere Sambuca, si è trovata a guidare di notte tra le campagne con un solo pensiero: «O andrà molto male, o sarà un’esperienza meravigliosa», il resto è storia.

«Dopo il nostro primo incontro e dopo aver parlato di quanto fosse incredibile che l'universo ci avesse fatto incontrare - ricorda Sara - le chiesi se le sarebbe piaciuto venire in biblioteca quando avrei riconsegnato il libro per firmarlo. Così Sarah acconsentì e andammo a trovare Mariella, la deliziosa bibliotecaria. Era scioccata che le avessi portato l'autrice, ma al contempo felicissima. Le chiedemmo se sapesse o potesse scoprire chi avesse donato il libro in inglese, la sezione del resto consta solo di una decina di testi…nel suo registro trovò il nome di Melissa e la chiamò. Anche lei ci raggiunse con sorpresa».

«Quando si dice che le cose devono andare in un certo modo, imprevedibile, portando all’incontro di anime nuove ma che forse si conoscono da prima, prima di tutto. Incredibile - dice la scrittrice - All’inizio ho pensato che dovesse esserci un errore. Non potevo credere che avesse davvero trovato il mio libro in una piccola biblioteca di un paesino in Italia. Sembrava surreale. Tra tutti i posti del mondo in cui avrebbe potuto finire, proprio in Italia, il luogo che per me significa più di ogni altro.

La famiglia di mio nonno è originaria del meridione, e quel posto mi è sempre sembrato più casa di qualsiasi altro luogo. È stato un momento davvero speciale. Il progetto di Sara e Andy per me è uno stimolo, del resto ho sempre sognato di vivere in Italia, la terra dei miei antenati. La loro storia è la mia storia!».

Le magie che solo la lettura è in grado di compiere, non è forse vero? L'Universo funziona in modi misteriosi che non possiamo conoscere in anticipo né tantomeno spiegare, e proprio per questo Sarah, insieme a Melissa e l’altra Sara, non pensano sia avvenuto tutto per caso. Questa esperienza ha insegnato loro come ogni cosa sia possibile. Nel frattempo, Sarah è tornata nell’Oregon per rimettersi a lavoro, dal primo best seller nel 2016 ne ha fatte di cose e adesso c’è un altro libro, sicuramente di altrettanto impatto, la cui uscita è prevista per gennaio.

Chissà che subito dopo non arrivi un altro progetto, come quello di una villa da ristrutturare, con ulivi, viti e alberi da frutto. Un luogo dove poter ospitare i suoi ritiri e accogliere amici e familiari dagli Stati Uniti: «Sto cercando concretamente di capire come trasformare questo sogno in realtà - ci confida Sarah - Vorrei solo aver richiesto la cittadinanza attraverso mio nonno prima che fosse troppo tardi!».

Tre donne sì, ma forse bisognerebbe aggiungere la quarta, Mariella, che gestisce la ricca e vivace biblioteca comunale "Vincenzo Navarro" di Sambuca, scenario di questo incontro di vite. "Vivace" non è un aggettivo casuale, sia chiaro…eh sì perché dovete pensare a questo gioiellino sambucese non solo come "contenitore" di libri ma con il suo ruolo attivo nella vita culturale del comune.

La biblioteca è infatti location di eventi, presentazioni di libri, attività didattiche rivolte principalmente a scuole e giovani. Stimolo per l'interesse verso la lettura e promotore di cultura, oltre che un vero e proprio hub di aggregazione sociale, lì i cittadini possono incontrarsi per discutere di libri, partecipare a laboratori e progetti culturali, o semplicemente godere di uno spazio tranquillo per la lettura.

Melissa, Sara e Sarah, tre donne con tre storie diverse, percorsi di vita distanti tra loro per tante ragioni, si sono incontrate qui in Sicilia, per “colpa” o forse, meglio ancora, per “merito” di un libro! Un “intreccio di coincidenze”, come lo ha definito Melissa, l’involontaria ed emozionata artefice di questo piccolo miracolo di connessioni umane a Sambuca, un luogo che continua ad unire persone in modi sempre differenti. Tre donne speciali che hanno condiviso la loro storia con me e con voi.

Più che una storia di booksharing attraverso il tempo e lo spazio sembra uno sliding doors, quelle porte, anzi quelle pagine di un libro che ne scrivono e decidono altre, racconti di vita che possono prendere pieghe inaspettate ma sorprendentemente belle da una parte all’altra del mondo, a dimostrazione che non sappiamo mai cosa ci riservi il futuro, neanche il più immediato ma, ogni tanto, si tratta di belle novità da accogliere con appagante meraviglia.
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