ITINERARI E LUOGHI
Li chiamano "New", sono 200 famiglie : con le case a 1 euro ripopolano il borgo siciliano
Il borgo dell'entroterra siciliano sta diventando sempre più un crocevia di lingue, culture e religioni diverse che si innestano su un territorio ricco di arte e bellezza

Sambuca di Sicilia vista dall'alto, foto pubblicata dal Times
Quella di Sambuca è la storia di un borgo sicilianoche grazie ad un’idea progettuale è riuscito a trasformarsi e a divenire scrigno di bellezza ed intercultura.
Il piccolo borgo di origine araba, adagiato su una collina che si trova nella Valle del Belice, rappresenta il fulcro geografico della Sicilia poiché quasi equidistante da vari punti nevralgici dell’isola, non solo Agrigento e Trapani distanti circa 90km ma anche Palermo (79km).
Eletto Borgo dei Borghi nel 2016, sicuramente la posizione geografica è stata uno dei motivi che ha fatto sì che la proposta di mettere all’asta le case a 1 euro, riscontrasse grande successo.
L’iniziativa che ha preso avvio da un’idea di Vittorio Sgarbi l’allora sindaco di Salemi, ha trovato in primis, in Giuseppe Cacioppo ex sindaco di Sambuca un grande promotore e sostenitore.
È stato proprio lui a lanciare e promuovere l’iniziativa per il territorio a partire dal 2019. Da quell’anno infatti il Comune di Sambuca ha messo in vendita una serie di immobili di proprietà comunale, al fine di raggiungere alcuni obiettivi ritenuti essenziali come ad esempio la riduzione dello spopolamento, dare nuova linfa alla vita del borgo, offrire scambi culturali e incrementare le opportunità economiche.
Visto l’enorme riscontro, al primo bando ne sono succeduti altri due che hanno dato a Sambuca un volto nuovo e una dimensione internazionale frutto della connessione tra gli abitanti del luogo e i cosidetti New Sambucesi. Perchè sì, nel piccolo borgo dal 2019 ad oggi sono arrivate più di 200 famiglie da tutto il mondo.
Tra le stradine ricche di arte, di tradizione e di bellezza si intrecciano le storie di persone provenienti non solo dal resto dell’Italia ma da ogni parte del globo come America del Sud, Europa, Medio Oriente, Stati Uniti ed Australia.
Il calore, l’accoglienza, le tradizioni, l’arte e la storia hanno fatto sì che il borgo che ha dato i natali al pittore Gianbecchina diventasse lo spazio ideale per l’operatore finanziario iraniano che lavora a Washington e che ha comprato un uliveto per produrre olio biologico, per l’imprenditrice di Chicago che ha deciso di acquistare casa nella terra dei suoi antenati.
E ancora l’avvocato svizzero che poiché amante della botanica, ha piantumato a sue spese un giardino pubblico e ancora per l’attivista che da Bruxelles ha aperto la prima sede italiana dell’IPHR, l’organizzazione non governativa internazionale che si occupa della promozione dei diritti umani, proprio a Sambuca.
Questo intreccio umano ha fatto sì che il borgo diventasse il cuore di nuova economia che fa leva su potenti radici, su radici rare, essenziali e forti di un territorio siciliano sicuramente più silente dei luoghi citati ma scrigno di autenticità e bellezza promosse e raccontate dal ricercatore dell’Università di Catania Fabrizio Ferreri e anche dall’attrice italo americana Lorraine Bracco, tra i primi ad acquistare casa nel quartiere arabo del piccolo borgo.
Il lavoro di queste figure professionali è stato un vero e proprio megafono per il borgo, sia a livello nazionale che mondiale, grazie agli articoli pubblicati, alle ricerche portate avanti e al racconto della Bracco. Per quel che riguarda l’ambito delle ricerche, non si può non citare lo studio condotto da Ferreri, nel giugno del 2022.
Il ricercatore partendo dalla domanda: “L’iniziativa case a 1 euro: rigenerazione urbana o dismissione del territorio?”, ha effettuato una serie di interviste semistrutturate su un campione della popolazione al fine di capire l’effetto benefico o meno che la vendita delle case ha avuto sul piccolo borgo agrigentino.
Dai risultati ricavati è emerso che la vendita delle case ad 1 euro ha dato avvio a cambiamenti positivi che hanno fatto registrare una maggiore intraprendenza, degli abitanti del luogo, sotto diversi punti di vista non soltanto economico ma anche sociale. Grazie agli scambi con i nuovi arrivati infatti sono stati registrati un aumento degli atteggiamenti di cura degli abitanti del luogo nei confronti del proprio paese e un processo di arricchimento e di scambio con i nuovi arrivati.
La positività dell’iniziativa è stata anche raccontata da Lorraine Bracco, attrice di fama mondiale che ha lavorato nel film “Quei bravi ragazzi” di Martin Scorsese e protagonista della serie televisiva “I Soprano” la quale, avendo acquistato casa a Sambuca, ha realizzato un format televisivo trasmesso da Discovery Channel.
Ma numerosi sono stati gli spazi televisivi che hanno raccontato l’iniziativa del borgo agrigentino, dal canale svedese SVT che ha filmato l’esperienza di una famiglia svedese che ha deciso di acquistare casa, alla CNN emittente televisiva statunitense che ha diffuso ulteriormente la notizia a livello mondiale.
Tutto questo ha fatto sì che Sambuca, da borgo che conta meno di 6.000 persone, stia diventando sempre più un crocevia di lingue, culture e religioni diverse che si innestano su un territorio ricco di arte e bellezza.
Le case messe all’asta hanno fatto sì, come aveva dichiarato precedentemente l’ex sindaco Cacioppo, che ci sia stato un incontro umanamente forte tra le persone, egli infatti aveva esplicitamente detto: "Chi è arrivato qui per le case, ha trovato le persone” sottolineando quello che è lo spirito del piccolo borgo in grado di cogliere l’opportunità dell’incontro con l’altro, di crescere, svilupparsi e di dare a chi arriva la possibilità di sentirsi accolto all’interno di una nuova realtà.
Sambuca diventa così un esempio da seguire per una Sicilia caratterizzata da tanti piccoli borghi ma da un cuore infinito dominato da calore umano, accoglienza costante e resilienza.
Il piccolo borgo di origine araba, adagiato su una collina che si trova nella Valle del Belice, rappresenta il fulcro geografico della Sicilia poiché quasi equidistante da vari punti nevralgici dell’isola, non solo Agrigento e Trapani distanti circa 90km ma anche Palermo (79km).
Eletto Borgo dei Borghi nel 2016, sicuramente la posizione geografica è stata uno dei motivi che ha fatto sì che la proposta di mettere all’asta le case a 1 euro, riscontrasse grande successo.
L’iniziativa che ha preso avvio da un’idea di Vittorio Sgarbi l’allora sindaco di Salemi, ha trovato in primis, in Giuseppe Cacioppo ex sindaco di Sambuca un grande promotore e sostenitore.
È stato proprio lui a lanciare e promuovere l’iniziativa per il territorio a partire dal 2019. Da quell’anno infatti il Comune di Sambuca ha messo in vendita una serie di immobili di proprietà comunale, al fine di raggiungere alcuni obiettivi ritenuti essenziali come ad esempio la riduzione dello spopolamento, dare nuova linfa alla vita del borgo, offrire scambi culturali e incrementare le opportunità economiche.
Visto l’enorme riscontro, al primo bando ne sono succeduti altri due che hanno dato a Sambuca un volto nuovo e una dimensione internazionale frutto della connessione tra gli abitanti del luogo e i cosidetti New Sambucesi. Perchè sì, nel piccolo borgo dal 2019 ad oggi sono arrivate più di 200 famiglie da tutto il mondo.
Tra le stradine ricche di arte, di tradizione e di bellezza si intrecciano le storie di persone provenienti non solo dal resto dell’Italia ma da ogni parte del globo come America del Sud, Europa, Medio Oriente, Stati Uniti ed Australia.
Il calore, l’accoglienza, le tradizioni, l’arte e la storia hanno fatto sì che il borgo che ha dato i natali al pittore Gianbecchina diventasse lo spazio ideale per l’operatore finanziario iraniano che lavora a Washington e che ha comprato un uliveto per produrre olio biologico, per l’imprenditrice di Chicago che ha deciso di acquistare casa nella terra dei suoi antenati.
E ancora l’avvocato svizzero che poiché amante della botanica, ha piantumato a sue spese un giardino pubblico e ancora per l’attivista che da Bruxelles ha aperto la prima sede italiana dell’IPHR, l’organizzazione non governativa internazionale che si occupa della promozione dei diritti umani, proprio a Sambuca.
Questo intreccio umano ha fatto sì che il borgo diventasse il cuore di nuova economia che fa leva su potenti radici, su radici rare, essenziali e forti di un territorio siciliano sicuramente più silente dei luoghi citati ma scrigno di autenticità e bellezza promosse e raccontate dal ricercatore dell’Università di Catania Fabrizio Ferreri e anche dall’attrice italo americana Lorraine Bracco, tra i primi ad acquistare casa nel quartiere arabo del piccolo borgo.
Il lavoro di queste figure professionali è stato un vero e proprio megafono per il borgo, sia a livello nazionale che mondiale, grazie agli articoli pubblicati, alle ricerche portate avanti e al racconto della Bracco. Per quel che riguarda l’ambito delle ricerche, non si può non citare lo studio condotto da Ferreri, nel giugno del 2022.
Il ricercatore partendo dalla domanda: “L’iniziativa case a 1 euro: rigenerazione urbana o dismissione del territorio?”, ha effettuato una serie di interviste semistrutturate su un campione della popolazione al fine di capire l’effetto benefico o meno che la vendita delle case ha avuto sul piccolo borgo agrigentino.
Dai risultati ricavati è emerso che la vendita delle case ad 1 euro ha dato avvio a cambiamenti positivi che hanno fatto registrare una maggiore intraprendenza, degli abitanti del luogo, sotto diversi punti di vista non soltanto economico ma anche sociale. Grazie agli scambi con i nuovi arrivati infatti sono stati registrati un aumento degli atteggiamenti di cura degli abitanti del luogo nei confronti del proprio paese e un processo di arricchimento e di scambio con i nuovi arrivati.
La positività dell’iniziativa è stata anche raccontata da Lorraine Bracco, attrice di fama mondiale che ha lavorato nel film “Quei bravi ragazzi” di Martin Scorsese e protagonista della serie televisiva “I Soprano” la quale, avendo acquistato casa a Sambuca, ha realizzato un format televisivo trasmesso da Discovery Channel.
Ma numerosi sono stati gli spazi televisivi che hanno raccontato l’iniziativa del borgo agrigentino, dal canale svedese SVT che ha filmato l’esperienza di una famiglia svedese che ha deciso di acquistare casa, alla CNN emittente televisiva statunitense che ha diffuso ulteriormente la notizia a livello mondiale.
Tutto questo ha fatto sì che Sambuca, da borgo che conta meno di 6.000 persone, stia diventando sempre più un crocevia di lingue, culture e religioni diverse che si innestano su un territorio ricco di arte e bellezza.
Le case messe all’asta hanno fatto sì, come aveva dichiarato precedentemente l’ex sindaco Cacioppo, che ci sia stato un incontro umanamente forte tra le persone, egli infatti aveva esplicitamente detto: "Chi è arrivato qui per le case, ha trovato le persone” sottolineando quello che è lo spirito del piccolo borgo in grado di cogliere l’opportunità dell’incontro con l’altro, di crescere, svilupparsi e di dare a chi arriva la possibilità di sentirsi accolto all’interno di una nuova realtà.
Sambuca diventa così un esempio da seguire per una Sicilia caratterizzata da tanti piccoli borghi ma da un cuore infinito dominato da calore umano, accoglienza costante e resilienza.
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