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È palermitana ed è nella "top 5" dei supercentenari d'Italia: la storia di Giuseppina

Ha compiuto gli anni il 23 dicembre 2021, divenendo una delle persone più longeve d’Italia. L’arte l'ha accompagnata durante la sua vita affrontata sempre a testa alta, senza mai arrendersi

  • 22 gennaio 2022

Giuseppe Comandè, supercentenaria di Palermo

Una vita vissuta all'insegna dell'amore, della cura e dei sani principi.

Questi gli elementi che si celano nella storia di Giuseppina Comandè che, il 23 dicembre 2021, ha festeggiato i suoi 111 anni divenendo una delle persone più longeve d’Italia, rientrando nelle "top five" dei supercentenari d'Italia.

La nonnina più longeva di Sicilia si è spenta l'8 luglio 2022, a 111 anni e mezzo. Ecco la sua storia.

È nata a Palermo nel 1910 ed è cresciuta in un ambiente di artisti, infatti lo zio era romanziere e il padre scriveva commedie che Giuseppina amava leggere prima che potessero essere recitate al teatro. Adorava anche cantare in chiesa o in compagnia dello zio che suonava il pianoforte.

L’arte l'ha accompagnata durante la sua vita, dando un tocco di poesia e dolcezza alle sue giornate. Quella dolcezza che ancora oggi regala ai suoi figli e ai nipoti custodendola con attenzione. Ciò che ha dato e tutt’ora dà è come una grande iniezione di affetto che tutti, attorno a lei, hanno saputo cogliere, ricevere e, a loro volta, donare.
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Giuseppina è una donna che ha vissuto i conflitti sociali, le guerre e l’influenza spagnola ma la sua forza e la sua tenacia le hanno consentito di affrontare sempre tutto a testa alta, senza mai arrendersi.

Così ha fatto anche quando ha sposato, nel 1941, il marito Carlo Lombardo, maresciallo della Guardia di Finanza. Lei, da buona compagna di vita, ha seguito la sua dolce metà quando il lavoro lo aveva portato ad abbandonare la Sicilia per un periodo. Così, insieme, hanno conosciuto altri luoghi, come Como, e Giuseppina è riuscita sempre ad accogliere dentro di sé culture, tradizioni e modi di pensare differenti, facendoli anche un po’ suoi.

Successivamente, nel 1968, quando suo marito si è congedato dalla Guardia di Finanza, sono tornati nella loro amata terra, precisamente a Tusa, sempre accompagnati dal loro amore che profumava di purezza e semplicità.

Tusa, paesino in provincia di Messina, è stato un nido, un luogo di protezione per Giuseppina anche dopo la morte di Carlo avvenuta nel 1978. Da 25 anni, però, è cittadina onoraria di Sant’Agata di Militello, paese non tanto lontano dalla piccola Tusa. Lì i suoi figli e i nipoti continuano a donarle il calore e la vicinanza che lei è stata in grado di dare durante tutta la sua vita.

In un celebre film si dice che la poesia, la bellezza, il romanticismo e l’amore sono le vere cose che tengono in vita ed è così per Giuseppina. È come se fossero gli ingredienti segreti per una donna come lei che è sempre stata abbracciata da una forte e profonda passione.
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