CINEMA E TV
Forse non sai che l'iconico brano di "Sister Act" l'ha scritto un siciliano: la sua storia
Svelato il mistero di una delle canzoni più ascoltate del film che nei titoli di coda figura composto da un anonimo. Vi raccontiamo il (quasi) sconosciuto che l'ha composto
Una scena da "Sister Act"
È ormai un classico della cinematografia di tutti i tempi, Sister Act, il film statunitense del 1992 vincitore di numerosi premi (tra cui il Golden Globe) che ha consacrato Whoopi Goldberg nell'indimenticabile ruolo di Suor Maria Claretta. La protagonista, l’esuberante cantante Deloris diventa involontariamente testimone scomoda di un omicidio.
La polizia, per metterla in salvo, decide di nasconderla nell’ultimo posto in cui la malavita potrebbe andare a cercarla: in convento di suore, il Santa Caterina, a San Francisco. Deloris, sotto le mentite spoglie di Suor Maria Claretta dispenserà consigli di canto alle religiose, diventando la nuova direttrice del coro. Nella parte finale del film le monache si esibiranno in concerto addirittura alla presenza del Papa.
Il Salve Regina coelitum, uno dei brani più celebri del film, che nei titoli di coda appare come composto da "autore anonimo", si vocifera da più parti che sia stato musicato dal siciliano Ignazio Sgarlata. Sgarlata, nato a Chiusa Sclafani il 7 ottobre 1917, si è spento a Monreale (Pa) dopo una lunga malattia, a soli 63 anni, il 17 marzo 1980. È stato uno scrittore, un poeta, un musicista e un compositore. Ordinato sacerdote nel 1941, dopo la guerra divenne direttore della Schola Cantorum di Monreale. Il 15 giugno 1948 fu nominato Mansionario della Cattedrale e il 1° Maggio 1959 fu eletto Canonico del Capitolo Metropolitano di Monreale.
Negli anni ’50 diventò direttore spirituale del Seminario arcivescovile, luogo, dove trascorse la quasi totalità del suo tempo e del suo impegno sacerdotale. Sgarlata oltre che un religioso fu però un artista a tutto tondo, geniale in tutte le sue creazioni: fu musicista, poeta, scrittore elegante di novelle e articoli, regista esperto di teatro e molti giovani si esibirono con successo sotto la sua guida.
Fu però la musica una delle passioni più profonde e autentiche della vita di Don Ignazio (anche se la sua formazione fu sostanzialmente autodidatta). Ancora studente, giovanissimo seminarista, si cimentò nelle prime composizioni; sarebbe diventato un grande conoscitore del canto gregoriano e della musica liturgica; appassionato del pianoforte e dell’organo, avrebbe composto svariati inni, opere religiose e liturgiche, mottetti polifonici su testi sacri e tante altre composizioni melodiche.
A seguito della riforma liturgica operata dal Concilio Vaticano II, che introdusse l’uso della lingua nazionale al posto del latino nei testi liturgici, Sgarlata fu tra i primi a musicare la santa messa in italiano. Nel 2017, in occasione del centenario della sua nascita, Don Sgarlata è stato ricordato con tre manifestazioni a cui hanno partecipato moltissime persone: sono stati presenti i suoi nipoti e i pronipoti, numerosi sacerdoti, un folto gruppo di ex allievi e di rappresentanze delle varie comunità della diocesi.
All’ultimo incontro è intervenuto anche il maestro Beppe Vessicchio, noto direttore d’orchestra della Rai, che ha sottolineato l’ispirazione pura e la geniale capacità di scrittura di un artista legato alla tradizione ma già anticipatore di tempi nuovi. Si dice che negli anni '50 Don Sgarlata abbia musicato anche il Salve Regina coelitum, inciso con mezzi rudimentali dalla Schola cantorum del Seminario di Monreale per la Rai di New York, su richiesta di alcuni estimatori oriundi siciliani.
Il brano ha cominciato a circolare inoltre attraverso alcune performance dello stesso don Sgarlata, che aveva diretto, fra l'altro, anche un coro di canadesi. A New York il Salve Regina coelitum viene eseguito ormai in quasi tutte le chiese, ma nessuno sa chi ne sia l'autore, così quando il regista di Sister Act, Emile Ardolino, l'ha scelto per il film, il brano è stato inserito nei titoli di coda come opera di autore anonimo (con l’arrangiamento di Mark Shaiman): secondo recenti ipotesi potrebbe trattarsi della versione in inglese del “Salve Regina Coelitum“ di Ignazio Sgarlata.
C’è chi dissente però: alcuni esperti affermano che esistono infatti diverse fonti antecedenti alla data della presunta composizione dell'inno Salve Regina Coelitum di don Sgarlata, segnalando tra i più noti e facili da consultare: The St. Gregory Hymnal and Catholic Choir Book. Singers' ed., Melody ed. (1920), p.345; The Parish Hymnal (1915), p.217; English and Latin Hymns, or Harmonies to Part I of the Roman Hymnal: for the Use of Congregations, Schools, Colleges, and Choirs (1884), p.166. Insomma: Don Sgarlata si sarebbe limitato ad armonizzare il brano per una esecuzione a più voci, ma la paternità del testo e la musica non sarebbero suoi.
Sua potrebbe però essere la versione divenuta nota in America, che ha ispirato il regista di Sister Act, aggiungiamo noi… Il manoscritto originale di Don Ignazio Sgarlata si conserva oggi a Monreale; e in attesa di scoprire come stiano realmente le cose è facilmente reperibile su youtube il Salve Regina coelitum di Sgarlata eseguito dal coro di Monreale: ascoltate con attenzione e a questo punto traete voi le vostre conclusioni.
La polizia, per metterla in salvo, decide di nasconderla nell’ultimo posto in cui la malavita potrebbe andare a cercarla: in convento di suore, il Santa Caterina, a San Francisco. Deloris, sotto le mentite spoglie di Suor Maria Claretta dispenserà consigli di canto alle religiose, diventando la nuova direttrice del coro. Nella parte finale del film le monache si esibiranno in concerto addirittura alla presenza del Papa.
Il Salve Regina coelitum, uno dei brani più celebri del film, che nei titoli di coda appare come composto da "autore anonimo", si vocifera da più parti che sia stato musicato dal siciliano Ignazio Sgarlata. Sgarlata, nato a Chiusa Sclafani il 7 ottobre 1917, si è spento a Monreale (Pa) dopo una lunga malattia, a soli 63 anni, il 17 marzo 1980. È stato uno scrittore, un poeta, un musicista e un compositore. Ordinato sacerdote nel 1941, dopo la guerra divenne direttore della Schola Cantorum di Monreale. Il 15 giugno 1948 fu nominato Mansionario della Cattedrale e il 1° Maggio 1959 fu eletto Canonico del Capitolo Metropolitano di Monreale.
Negli anni ’50 diventò direttore spirituale del Seminario arcivescovile, luogo, dove trascorse la quasi totalità del suo tempo e del suo impegno sacerdotale. Sgarlata oltre che un religioso fu però un artista a tutto tondo, geniale in tutte le sue creazioni: fu musicista, poeta, scrittore elegante di novelle e articoli, regista esperto di teatro e molti giovani si esibirono con successo sotto la sua guida.
Fu però la musica una delle passioni più profonde e autentiche della vita di Don Ignazio (anche se la sua formazione fu sostanzialmente autodidatta). Ancora studente, giovanissimo seminarista, si cimentò nelle prime composizioni; sarebbe diventato un grande conoscitore del canto gregoriano e della musica liturgica; appassionato del pianoforte e dell’organo, avrebbe composto svariati inni, opere religiose e liturgiche, mottetti polifonici su testi sacri e tante altre composizioni melodiche.
A seguito della riforma liturgica operata dal Concilio Vaticano II, che introdusse l’uso della lingua nazionale al posto del latino nei testi liturgici, Sgarlata fu tra i primi a musicare la santa messa in italiano. Nel 2017, in occasione del centenario della sua nascita, Don Sgarlata è stato ricordato con tre manifestazioni a cui hanno partecipato moltissime persone: sono stati presenti i suoi nipoti e i pronipoti, numerosi sacerdoti, un folto gruppo di ex allievi e di rappresentanze delle varie comunità della diocesi.
All’ultimo incontro è intervenuto anche il maestro Beppe Vessicchio, noto direttore d’orchestra della Rai, che ha sottolineato l’ispirazione pura e la geniale capacità di scrittura di un artista legato alla tradizione ma già anticipatore di tempi nuovi. Si dice che negli anni '50 Don Sgarlata abbia musicato anche il Salve Regina coelitum, inciso con mezzi rudimentali dalla Schola cantorum del Seminario di Monreale per la Rai di New York, su richiesta di alcuni estimatori oriundi siciliani.
Il brano ha cominciato a circolare inoltre attraverso alcune performance dello stesso don Sgarlata, che aveva diretto, fra l'altro, anche un coro di canadesi. A New York il Salve Regina coelitum viene eseguito ormai in quasi tutte le chiese, ma nessuno sa chi ne sia l'autore, così quando il regista di Sister Act, Emile Ardolino, l'ha scelto per il film, il brano è stato inserito nei titoli di coda come opera di autore anonimo (con l’arrangiamento di Mark Shaiman): secondo recenti ipotesi potrebbe trattarsi della versione in inglese del “Salve Regina Coelitum“ di Ignazio Sgarlata.
C’è chi dissente però: alcuni esperti affermano che esistono infatti diverse fonti antecedenti alla data della presunta composizione dell'inno Salve Regina Coelitum di don Sgarlata, segnalando tra i più noti e facili da consultare: The St. Gregory Hymnal and Catholic Choir Book. Singers' ed., Melody ed. (1920), p.345; The Parish Hymnal (1915), p.217; English and Latin Hymns, or Harmonies to Part I of the Roman Hymnal: for the Use of Congregations, Schools, Colleges, and Choirs (1884), p.166. Insomma: Don Sgarlata si sarebbe limitato ad armonizzare il brano per una esecuzione a più voci, ma la paternità del testo e la musica non sarebbero suoi.
Sua potrebbe però essere la versione divenuta nota in America, che ha ispirato il regista di Sister Act, aggiungiamo noi… Il manoscritto originale di Don Ignazio Sgarlata si conserva oggi a Monreale; e in attesa di scoprire come stiano realmente le cose è facilmente reperibile su youtube il Salve Regina coelitum di Sgarlata eseguito dal coro di Monreale: ascoltate con attenzione e a questo punto traete voi le vostre conclusioni.
|
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
ITINERARI E LUOGHI
Era il luogo sacro più grande di Sicilia e (ora) è in rovina: cosa resta del Tempio di Zeus
46.201 di Aurelio Sanguinetti










Seguici su Facebook
Seguici su Instagram
Iscriviti al canale TikTok
Iscriviti al canale Whatsapp
Iscriviti al canale Telegram




