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Fra intrighi e misteri: a Palermo una grotta fa parlare di sè, è quella "del condannato"

All’interno furono trovati i resti di un uomo. La cavità è alta poco più di 1 metro e 50 centimetri e si snoda per una lunghezza di 40 metri fra numerose e aguzze stalattiti

  • 19 febbraio 2020

Monte Pellegrino in un dipinto di Francesco Lo Jacono

Chissà cosa provò la persona che addentrandosi in questa grotta trovò i resti di un uomo e stranamente non c’era traccia di pipistrelli. Qualcuno afferma che la mancanza di questo piccolo mammifero notturno sia dovuta al fatto che ancora oggi si avverte il tanfo dei resti, ormai inesistenti, del cadavere del “condannato” che in quel luogo fu barbaramente ucciso.

Probabilmente per questa ragione nacque la leggenda che riguarda Monte Pellegrino, a Palermo. La grotta si apre nella falesia a destra della prima rampa della "Scala Vecchia" a quasi un centinaio di metri e dopo avere percorso un sentiero lungo circa trenta metri, l’imbocco è abbastanza largo e alto.

Appena dentro, un raggio di luce naturale illumina gli ambienti sufficientemente puliti. L’interno è alto poco più di 1 metro e 50 centimetri, si snoda per una lunghezza di 40 metri circa ed è caratterizzato da molte stalattiti aguzze e pronunciate.
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Riferisce lo storico Antonio De Gregorio: «Ha tal nome perché vi si rifugiò un evaso del Bagno Penale dell’Arsenale (nda. quando questo era destinato a carcere) e quivi ritrovato ed ucciso». Visse per alcuni anni come un eremita, finchè, tradito da una “soffiata”, fu catturato e passato per le armi sul luogo. In seguito, i pastori ed i contadini del luogo dedicarono la grotta alla memoria dell’infelice “condannato”.

Il sito, per almeno due secoli, rimase inesplorato. Quando nel luglio del 1943 le truppe anglo-americane presero possesso della città, occuparono questa grotta al fine di sfruttare la posizione strategica che consentiva e consente ancor oggi di sorvegliare tutta l’area portuale della città. Una posizione strategica che fu utile per alcune importanti operazioni belliche.
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