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Fu abitato solo per vent'anni: in un video il borgo siciliano costruito e mai terminato

Realizzato in epoca fascista, la sua attività di florido centro abitato si è conclusa nel 1960 quando venne abbandonato a causa di uno spopolamento di massa

Balarm
La redazione
  • 24 maggio 2022

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Realizzato in epoca fascista in una posizione che domina la valle dello Jato, lungo la statale Palermo-Sciacca, Borgo Borzellino è uno dei "paesi fantasma" più suggestivi di Sicilia.

Un borgo rurale che ha avuto vita breve, la cui attività di florido centro abitato è durata all’incirca vent’anni, da quando è stato edificato tra il 1940 e il 1941 (e peraltro mai terminato) a quando è stato abbandonato nel 1960 causa spopolamento di massa.

Costituito da edifici che ospitavano una scuola, una delegazione comunale, un ufficio postale, una caserma dei Carabinieri e ancora una casa sanitaria, botteghe artigiane, una trattoria e una rivendita di tabacchi.

I fabbricati includono, nella maggior parte dei casi, anche alcuni alloggi come quelli per gli insegnanti e per gli artigiani.

A causa della Seconda Guerra Mondiale non si arrivò mai alla costruzione di una chiesa e negli anni Cinquanta vennero realizzati diversi interventi di manutenzione fino all’abbandono dei borghi agricoli con la riforma agraria.

Per il recupero del borgo, il governo regionale ha stanziato 5 milioni e mezzo di euro provenienti dal fondo istituito presso l’assessorato dei Beni culturali per la riqualificazione degli insediamenti costruiti negli anni Trenta dall’Ente di colonizzazione del latifondo siciliano, poi ampliati negli anni Cinquanta e infine affidati in gestione all’Ente sviluppo agricolo.
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