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Gli esami che puoi fare gratis e non lo sai: la legge "segreta" anti-liste d'attesa in Sicilia

Mozione del Movimento 5 Stelle all'Ars per costringere il governo regionale a promuoverla e applicarla. Ecco cosa prevede e perché solo in pochi la conoscono

Balarm
La redazione
  • 9 giugno 2025

Liste d'attesa infinite, sanità a rilento. Eppure, in Sicilia, secondo il Movimento 5 Stelle, ci sarebbero gli strumenti per superare gli ostacoli. Di più: ci sarebbe persino una legge che aiuta a farlo.

Ci sono però due problemi: innanzitutto questa legge non la conosce praticamente nessuno, «operatori del servizio sanitario pubblico compresi», commenta il coordinatore regionale del M5S, Nuccio Di Paola.

Secondo limite: la sua applicazione prevede meccanismi complessi e farraginosi. Per superare questi scogli, Di Paola è primo firmatario di una mozione appena depositata all'Ars che punta a togliere le ragnatele al decreto legislativo 124 del 1998, rimasto fino ad oggi solo sulla carta.

Ma cosa prevede la legge? «Permetterebbe al cittadino, quando il servizio pubblico non è in grado di garantire la tempistica indicata nella prescrizione, di fare gratuitamente visite ed esami nel pubblico, in regime intramurario, o nel privato, pagando solo il ticket, e nemmeno quello, se il richiedente è esente».

In sostanza, i costi sarebbero a carico della Regione, «che dovrebbe rimborsare ai cittadini le somme eventualmente anticipate», aggiunge Di Paola. E sottolinea il fatto che la legge in questione riguarda qualunque tipo di esame.

Ma nulla di automatico. Nemmeno a parlarne. Il sistema di rimborso prevede, infatti, una procedura complicatissima, una sfilza di passaggi burocratici che rischiano di far desistere i pazienti.

«Il cittadino si trova a doversi sobbarcare una mole di pratiche assurde, come quella di dover dimostrare autonomamente che l'Asp non ha rispettato i tempi di attesa, circostanza pressoché impossibile da attestare perché i Cup raramente rilasciano un'attestazione formale dell'impossibilità di prenotazione».

L'obiettivo della mozione del Movimento 5 Stelle è semplificare la procedura di rimborso e avviare una campagna di informazione sia per i cittadini che per gli operatori sanitari. Ma non solo.

«Per la verità - continua Di Paola - noi vorremmo andare oltre. La nostra mozione, infatti, prevede che siano i privati a dover chiedere i rimborsi alla Regione, evitando al cittadino di dover anticipare qualsiasi somma, cosa che potrebbe anche costituire un problema per i meno abbienti».

Ma è necessario che all'Ars arrivi l'ok. «Chi avrà il coraggio di bocciare la nostra mozione - dice il coordinatore di M5S - dovrà rispondere ai cittadini, stanchi di essere costretti ad aspettare mesi o, peggio, a dover rinunciare alle cure perché non possono permettersi di ricorrere al privato a pagamento per accelerare i tempi».

La sanità è sempre più al centro della poltica dei Cinquestelle in Sicilia. Per Di Paola è ora di «dare una scossa a questo governo, attentissimo alle poltrone, molto meno ai bisogni del cittadino».

Una battaglia che domenica 15 giugno culminerà nella manifestazione organizzata da M5S e che porterà in piazza anche altre forze di opposizione, sindacati e associazioni. Parteciperà anche il leader Giuseppe Conte.

Il concentramento è previsto per le 16 30 a piazza del Parlamento: il corteo raggiungerà piazza Bologni, dove, a partire dalle 17, sono previsti gli interventi dal palco.
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