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Gli studi, i concerti e la malattia a soli 29 anni: chi è Giampiero che vive il suo sogno

Il suo talento e gli studi, anche all'estero, lo portano ad amare la musica classica e a sceglierla come mestiere, anche se nel 2021 un evento improvviso gli cambia la vita

Valentina Frinchi
Freelance in comunicazione e spettacolo
  • 25 febbraio 2023

Giampiero Campanella

Una vita che inizia fortunata quella di Giampiero Campanella, 31 anni, palermitano, figlio di un insegnante di pianoforte che scopre nel figlio sin da bambino una certa musicalità. Infatti a soli 18 anni Giampiero prenderà la laurea in "violino classico" presso il Conservatorio di Palermo.

Allievo di Vincenzo Gambino, si è costruito una vita artistica con grande impegno e determinazione respirando tanta musica classica insieme all'Orchestra Sinfonica Siciliana e all'estero a Monaco di Baviera, "Hochschule fur Musik und Theater Munchen".

Quest'ultima è la scuola di alto perfezionamento di musica e teatro, dove Giampiero lavora a delle produzioni con l'orchestra "Philarmoniker" presso il Gasteig di Monaco, uno dei teatri piu' importanti al mondo nel luogo in assoluto dove la musica classica regna sovrana.

La sua formazione gli consentirà di viaggiare musicalmente in diverse orchestre fino a quando vuole estendere la sua professionalità alla musica pop, quella musica che può arrivare a tutti con un messaggio immediato anche in luoghi piu' commerciali.
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La musica classica, la musica colta per eccellenza, non gli consentiva di esprimersi peersonalmente se non in teatro e all'interno di un'orchestra e quindi nel 2014 Giampiero Campanella decide di dedicarsi ad un genere che abbracciasse ogni tipo di pubblico. L'obiettivo e il sogno di Giampiero è portare la musica ovunque dai teatri, alle feste, agli ospedali.

Inizia lo stesso anno ad intraprendere la strada della docenza con la cattedra di violino presso le scuole medie ad indirizzo musicale in tutta Italia. Una vita, appunto, che sembrava lineare e gratificante fino a quando un giorno per caso, all'improvviso, inzierà il suo secondo tempo.

Arriva un momento nel 2021 in cui la sua vita viene stravolta da un episodio che lo porta a rivedere ogni sua prospettiva. Accade, infatti, dopo uno svenimento in casa, una perdita dei sensi durata pochi secondi.

Si reca in ospedale dove dopo vari accertamenti scrupolosi, Giampiero risulta positivo al test della "Sindrome di Brugada" una malattia genetica, un disturbo cardiovascolare, che colpisce generalmente i giovani intorno ai 30 anni; una patologia quasi sempre asintomatica che si manifesta purtroppo con un arresto cardiaco, soprattutto durante il sonno.

Grazie al dottor Gregory Dendramis, presso l'Osedale Civico di Palermo, gli verrà impiantato un defibrillatore "S-icd" sottocutaneo che generalmente interviene in caso di aritmia o arresto cardiaco erogando una scarica e rimettendo il cuore in sicurezza.

Un intervento che è un sistema di prevenzione. Un corpo estraneo nel corpo di Giampiero, che da un lato è il risutato di un altro po' di fortuna ma che inevitabilmente lo porterà a condurre un altro tipo di esistenza. La musica, questa volta, lo aiuterà ad accettare questa sua nuova condizione e a sconfiggere ogni tipo di paura nei giorni della sua seconda vita con un processo di una vera rinascita.

Un secondo tempo nella vita di Giampiero iniziato a 29 anni quando la musica gli ha restituito tutta la sua dedizione degli anni passati, come fosse una sorte di ideologica gratitudine che lo porterà fuori di casa e tornare a stare in mezzo agli altri con la pace nel cuore.

La musica si rivelerà una grande forza, una fonte di distrazione che lo porterà a comporre nuovi progetti di musica classica che vede tributare legende come Scubert ed Ennio Morricone, girando un videoclip a Cefalu' e suonando con il suo inseparabile violino la musica di "Nuovo Cinema Paradiso".

Nascerà anche un Album "The Best of Me" dove Giampiero Campanella suona l'Ave Maria di Schubert e l'Hallelujah di Cohen, quest'ultimo girato con un videoclip presso il Lago di Piano degli Albanesi. Arriva anche un altro videoclip, questa volta di musica pop italiana, girato a Monte Pellegrino nel verde del Santuario di Santa Rosalia.

Giampiero, con il suo violino, suona la cover "Due Vite", il testo di Marco Mengoni vincitore del Festival di Sanremo 2023.
A questo testo dà una duplice interpretazione: la prima d'accordo con Mengoni che vede le due vite di una stessa persona come la "ratio" e "l'inconscio".

La seconda riferita alla sua seconda vita in cui si sente una persona nuova, migliore, e sempre più convinta di portare la musica a tutti, per strada, in una cerimonia e anche in un carcere a testimonianza della sua volonta' emotiva di massima diffusione della sua arte.

Una storia che emoziona, che fa riflettere, quanto la vita a volte possa avere un movimento simile a quello di un elettrocardiogramma, di punto in bianco, mentre vivi, e pensi che magari certe cose possano accadere solo agli altri. Buona Vita Giampiero!
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