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I 34 milioni persi e ponte Corleone a rischio chiusura: ora la palla passa al Comune di Palermo

Il Ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti ha dato il via libera alla stipula della convenzione, già nei primi mesi del 2021 si potrebbe partire con progettazione e lavori

Balarm
La redazione
  • 31 dicembre 2020

Dettaglio di Ponte Corleone a Palermo

Il Ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti ha dato il via libera alla stipula della convenzione. Adesso è tutto nelle mani del Comune di Palermo che deve sottoscrivere l'atto.

La situazione del ponte Corleone è monitorata costantemente e rischia di essere chiuso. Una storia che va avanti da decenni quella di questo ponte. A seguito di un sopralluogo effettuato sulla struttura, i tecnici avrebbero chiesto una settimana di tempo per esprimere un parere definitivo. Pare che la situazione sullo stato del ponte sia meno grave di quanto si era inizialmente pensato ma non si possono comunque escludere al momento ulteriori interventi.

Sono stati fatti diversi passi avanti ma questa è una di quelle cose che i palermitani "se non vedono non credono". «Per la prima volta lo scorso giugno in un'interpellanza parlamentare proposi la stipula di una convenzione tra Comune di Palermo, Provveditorato e Anas - scrive sui social Adriano Varrica vicepresidente del M5S alla Camera - per affidare a quest'ultima progettazione e lavori degli interventi attesi da decenni sul ponte Corleone, sul ponte Oreto e per lo svincolo Perpignano.
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Poco più di due mesi fa, per dare seguito alla mia proposta ho convocato un tavolo di lavoro istituzionale, trovando la piena disponibilità di tutti i soggetti. E adesso ci siamo: il Ministero ha dato il via libera alla stipula della convenzione. Ora tocca al Comune che dovrà sottoscrivere l'atto».

Concretamente cosa cambierebbe? Che già nei primi mesi del 2021 potremmo partire con progettazione e lavori sul ponte Oreto (bloccati da 11 anni), con progettazione e monitoraggio del ponte Corleone, con progettazione raddoppio Ponte Corleone e svincolo Perpignano (attesi da quasi 30 anni).

In tutta questa attesa sono andati persi più di 34 milioni, «15 per il raddoppio del ponte Corleone più la restante parte destinati allo svincolo - dice Varrica in un'intervista rilasciata a Radio Time -. Il comune di Palermo a causa della sua carenza di personale non riusciva ad andare avanti su questi progetti delicati, servono competenze specifiche che io ho individuato in Anas e Provveditorato. Chiederò un'ultima riunione col Comune per eliminare qualunque altro elemento di dubbio e perplessità così da arrivare alla firma della convenzione».

Convenzione che ha un grosso vantaggio, in breve «prevede - spiega il parlamentare - che se il Comune deve fare una gara per l'aggiudicazione della progettazione o di un interveto di manutenzione, Anas ha uno strumento che si chiama accordo quadro: fa una gara unica per fare le manutenzioni, per un tot di anni, dei suoi ponti e individua delle ditte a cui assegnare i lavori. Per cui per fare la progettazione di un ponte non serve più una gara, Anas così ha già la sua ditta e le assegna i lavori: nel caso specifico ponte Corleone e ponte Oreto e si guadagnerebbe oltretutto un sacco di tempo».

La palla quindi adesso passa al Comue, nel frattempo il deputato sta lavorando a Roma per reperire le risorse mancanti e garantire che l'avvio dei lavori sia immediato rispetto alla conclusione delle progettazioni.
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