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I progetti per la costa di Palermo che (di nuovo) parlano dell'apertura di Capo Gallo

Chissà se stavolta riusciremo a espropriare la riserva, intanto sono previste 45 spiagge attrezzate, 11 punti di ristoro, 6 ristoranti e campi sportivi da spiaggia

Balarm
La redazione
  • 9 marzo 2019

Il cancello che impone il pagamento per l'ingresso nella riserva di Capo Gallo (lato Mondello)

È arrivata la proposta di Piano di utilizzazione delle aree demaniali marittime (PUDM) da parte della Giunta comunale di Palermo, adesso dovrà passare al vaglio dell'Ufficio Territoriale Ambiente della Regione e del Consiglio Comunale. Dovrebbe essere approvato nei prossimi 18 mesi, previo anche un percorso di consultazione dei cittadini che potranno fare proposte ed osservazioni.

La proposta varata dalla Giunta prevede che le aree della costa cittadina, da Villabate a Isola delle Femmine, siano suddivise in diversi lotti da assegnare tramite bando pubblico per periodi di 6 anni.

In particolare sono previsti circa 80 lotti per complessivi 180mila metri quadri, che saranno destinati a: 45 spiagge attrezzate, 11 punti di ristoro, 6 ristoranti e campi sportivi da spiaggia.

Ma, soprattutto la novità che i palermitani aspettano da tantissimi anni, stavolta potrebbe diventare realtà: l'esproprio della strada privata che porta a Capo Gallo.

Perché sono dei privati, la famiglia Vassallo, a essere i cinque proprietari dell'accesso all'area dal versante di Mondello dal 1942.
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Non cantiamo quindi vittoria: già nel 2014 il Comune aveva approvato il PUDM in cui era anche contenuto l'esproprio dell'aerea dei Vassallo, che appunto dal 2001 rientra nella zona della riserva, e una proposta di gestione della riserva per dare i servizi necessari ai visitatori.

Era anche stato annunciato da noi (leggi qui) e con grande soddisfazione che dal 2015 l'accesso sarebbe tornato allo stato del 1941, dunque libero.

Finché non vedremo il cancello smontato dovremo attenerci al tariffario dei Vassallo i quali, per non smentire l'origine del cognome, non possono che amministrare il loro feudo facendo pagare la gabella.

Ma non esistono diritti senza doveri: la proprietà è privata, legittimo quindi chiedere un pedaggio, doveroso emettere una ricevuta (e altrettanto richiederla).

Tornando al progetto del 2019, sono previste inoltre la realizzazione di una pista ciclabile da 25 km parallela alla costa, un parco alla foce del fiume Oreto e una "cittadella della nautica".

Ovviamente non tutta l'area di costa è interessata dal PUDM, che deve tenere conto dei vincoli urbanistici già esistenti e della presenza delle concessioni demaniali marittime rilasciate in passato, spesso per usi estranei alla fruizione del mare.

Ciascuna concessione non potrà superare i tremila metri quadri e dovrà alternarsi con aree destinate alla libera fruizione.

I bandi di assegnazione delle aree, salvo pochissimi casi, potranno essere fatti solo dopo la scadenza delle concessioni tutt'ora vigenti, prevista nel 2020.

«Per la costa palermitana - afferma il sindaco Leoluca Orlando - può essere una vera rivoluzione, con il mare finalmente restituito e fruibile dai cittadini».

«Speriamo che fino alla approvazione definitiva del PUDM nessuno pensi di fare o autorizzare altre cose che andrebbero in direzione opposta. Questo Piano si presta a diventare un altro strumento per lo sviluppo di Palermo sempre più in chiave turistica, legata al rispetto e alla valorizzazione del territorio».
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