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In Sicilia via libera ai cantieri in 41 strade provinciali: la mappa di tutti i lavori

Il governo regionale ha approvato il finanziamento di progetti immediatamente cantierabili in tutte le 9 province per un totale di oltre 54,9 milioni: ecco dove

Balarm
La redazione
  • 13 novembre 2025

Lavori lungo le strade provinciali in Sicilia

Via a 41 cantieri in giro per la Sicilia per rendere più sicure le strade provinciali. Il governo Schifani, attraverso l'assessorato regionale delle Infrastrutture, ha approvato il finanziamento di progetti immediatamente cantierabili in tutte le nove province dell'Isola per un totale di oltre 54,9 milioni di euro. Il provvedimento rientra nel piano di manutenzione straordinaria della rete viaria provinciale previsto dalla Manovra ter (articolo 7 della legge regionale 29 del 12 agosto 2025).

Nel dettaglio, la provincia di Palermo riceve il finanziamento più consistente, pari a 11,4 milioni di euro (3 progetti da più di 3milioni ciascuno), destinati a interventi su diversi tratti delle strade provinciali. Nello specifico si interviene sulla Sp 53, nel territorio di Alia, Basse Madonie, sulla Sp 54 di Piano Battaglia e lungo la provinciale 119 di Portella Colla (Polizzi Generosa) nelle Alte Madonie e in tratti della SP 59 e SP 75 nel territorio di Corleone.

Segue la provincia di Catania, con 9,7 milioni di euro (9 progetti), che serviranno per opere di rifacimento della pavimentazione e della segnaletica su numerose arterie provinciali.

Alla provincia di Messina vanno 7,2 milioni di euro (7 progetti), con lavori che interesseranno aree diverse del territorio, dalle Isole Eolie ai Nebrodi, passando per le zone Jonio-Alcantara e Tirrenica Centrale, in particolare per interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico.

La provincia di Siracusa beneficia di quasi 5,6 milioni di euro (7 progetti), destinati a lavori di manutenzione diffusa su tutto il territorio con particolare attenzione alla pulizia delle banchine e alla sistemazione degli impianti di illuminazione.

Per la provincia di Agrigento sono previsti 4,7 milioni di euro (2 progetti), che finanzieranno interventi su vari tratti, alla provincia di Trapani sono stati destinati oltre 4,8 milioni (4 progetti).

Per la provincia di Caltanissetta sono stanziati 4,5 milioni di euro (4 progetti), che riguarderanno gli assi viari del territorio. Alla provincia di Ragusa vanno 3,8 milioni di euro (4 progetti) e, infine, la provincia di Enna riceve 3,1 milioni di euro (1 progetto), destinati anche alla realizzazione di un viadotto al km 7+134, necessario per la riapertura al transito della strada.

Qui la mappa completa di tutti i cantieri suddivisi per provincia.

«Questi investimenti rappresentano un passaggio fondamentale per garantire ai siciliani una rete stradale efficiente e all'altezza delle esigenze di mobilità contemporanea – afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – il nostro approccio è pragmatico: meno annunci e più cantieri aperti. Abbiamo voluto dare priorità a progetti già pronti per partire, che possano tradursi rapidamente in benefici tangibili per chi ogni giorno percorre queste arterie. Il criterio di ripartizione adottato assicura che nessuna area resti indietro: puntiamo a un'Isola in cui ogni provincia possa contare su collegamenti adeguati e funzionali alla crescita del proprio territorio».

«Con questo piano – dice l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò – interveniamo in modo concreto sulla sicurezza delle strade provinciali, molte delle quali da anni attendono lavori di manutenzione. Si tratta di risorse che permetteranno di aprire cantieri in tempi rapidi e di migliorare la viabilità in tutte le province, senza squilibri territoriali. L’obiettivo del governo Schifani è restituire ai cittadini infrastrutture più sicure e moderne, favorendo allo stesso tempo lo sviluppo dei collegamenti interni e la crescita economica dei territori».

Le risorse sono state ripartite tra le nove province siciliane, secondo criteri oggettivi che tengono conto per metà della popolazione residente e per metà dell’estensione della rete stradale di competenza, garantendo così una distribuzione equilibrata dei fondi sull’intero territorio regionale.
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