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Jazz e musica lirica la fanno da padrone: i grandi eventi in Sicilia per l'estate del 2021

I due festival, presentati alla Bit di Milano, avranno come fulcri le città di Palermo e Catania ma coinvolgeranno un po' tutta la Sicilia con concerti ed eventi ad hoc

  • 4 ottobre 2020

L'estate del 2021 in Sicilia - Covid permettendo - sarà all'insegna della migliore musica internazionale grazie alle prime due edizioni di due grandi festival che coinvolgeranno, in vario, modo l'Isola.

I progetti, per i quali sono già stati stanziati 1,2 milioni di euro, sono stati presentati alla Borsa internazionale del turismo (Bit) di Milano, dall'assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina.

Tra le città regine promotrici di questi due grandi appuntamenti, uno lirico in onore di Vincenzo Bellini mentre l'altro punterà sul jazz, saranno Catania e Palermo, fulcri delle attività che comunque coinvolgeranno l'intera Sicilia.

Sarà da Palermo che prenderà il via il Sicilia Jazz Festival, un grande evento musicale dedicato al genere americano - al quale «la Sicilia ha dato con Nick La Rocca un contributo importantissimo, dal momento che fu lui, siciliano emigrato negli States, ad incidere il primo disco jazz», ha sottolineato Messina - che farà risuonare le vie del centro, e non solo, da giugno a settembre 2021.
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«L'idea - ci ha anticipato Ignazio Garsia, presidente della Fondazione Brass Group - è quella di realizzare una rassegna di altissimo profilo che vedrà il Brass Group capofila di un un progetto che coivolgerà, oltre alle stelle del panorama jazzistico internazionale, i giovani di tutti i conservatori dell'Isola, ovvero quelli di Palermo, Messina, Trapani e Ribera».

Sarà il centro storico ad essere invaso dalle note del jazz nell'area individuata, in accordo, dall'assessorato regionale unitamente all'amministrazione comunale, partner del Sicilia Jazz Festival.

Il perimetro individuato toccherà le sedi della Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, il Teatro Garibaldi, il Teatro Santa Cecilia, l'atrio della Galleria d'Arte Moderna, più molte strade confluenti e le tre piazze, Bellini, Sant'Anna e Croce dei Vespri, che ospiteranno attività artigianali e non solo.

«L'idea - ha concluso Garsia - è quella di creare una sorta di "village" chiuso al traffico, in determiati orari, che permetterà, tra installazioni di luminarie e varie attività, un coivolgimento immersivo nel festival».

Altri siti più capienti, dal Teatro di Verdura al Teatro antico di Taormina, verranno impiegati per ospitare nomi di alto livello, ancora top secret.

Nel progetto dell'assessorato regionale, inoltre, è previsto il coinvolgimento di tutti i festival di jazz a conduzione privata che potranno partecipare al bando regionale finalizzato alla realizzazione di una programmazione comune che esalti la musica jazz.

Il festival verrà finanziato con i fondi europei per gli spettacoli dal vivo, con 650 mila euro, oltre che dai “proventi da incassi di biglietteria e sponsor privati, ed eventualmente con fondi propri”, così come si apprende dalla delibera di giunta.

Un altro corposo investimento, pari a 600 mila euro, è stato stanziato per il Bellini in Fest, il grande festival lirico che omaggerà la figura di Vincenzo Bellini, in programma dal 9 al 23 settembre, con un Galà di apertura al teatro greco di Taormina, e con l’allestimento integrale di Norma, affiancata da altri eventi quali mostre, balli in maschera e convegni dell’università di Catania.
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