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L'autunno chiama la "Martorana": curiosità e ricetta dei tradizionali e colorati dolcetti

Esplode nelle pasticcerie di Palermo in ottobre: la storia di questi dolci dalle mille forme è legata all'omonima chiesa che si trova in piazza Bellini, santa Maria dell'Ammiraglio

Balarm
La redazione
  • 19 ottobre 2018

Dolci di pasta reale: la frutta Martorana

È durante il periodo della festa dei morti che le pasticcerie siciliane (più quelle palermitane) allestiscono coloratissimi banchi pieni di dolcetti di varie misure e dalle forme più strane: castagne, pavoni, panini, fragole, peperoni ma anche hamburger, formaggi e canapé tutto è in realtà di frutta Martorana.

È il tipico dolce del periodo autunnale realizzato con pasta reale che non è da confondere con il marzpane.

La pasta reale è una pasta realizzata morbida che assume la forma plasmata e fatta con farina di mandorle e zucchero: ed ecco la ricetta.

Gli ingredienti sono 1 kg di mandorle dolci pelate e tritate, 10 mandorle amare tritate insieme alle altre, 800 g di zucchero a velo, 100 g di glucosio, 1 fiala di aroma vaniglia, 200 ml circa di acqua e coloranti alimentari.

Il procedimento: mescolare tutti gli ingredienti con l'acqua aggiunta a poco a poco per avere infine un composto omogeneo che non si attacchi alle mani e lasciare riposare per 10 minuti.
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Ora modellare i frutti, o i fiori, o gli animali, o qualunque cosa si voglia modellare, a mano libera o con delle apposite formine che vendono un po' ovinque (anche nei mercatini) avendo cura di frapporre della pellicola trasparente tra lo stampo e pasta.

Lasciare riposare il tutto per 24 ore e una volta induriti i frutti, con un piccolo pennello e dei guanti decorare e dipingerli: i dolci saranno pronti da mangiare una volta asciutti.

Le origini di questo particolare dolce sono attribuite alle suore del convento di Santa Maria dell’Ammiraglio, detto anche della Martorana, che si trova in piazza Bellini

La tradizione vuole che il giardino del convento e l’orto fossero tra i più floridi di Palermo: qui è dove si dice crescessero rigogliosi alberi da frutto e ortaggi di straordinaria bellezza tanto che il vescovo di quel tempo, incuriosito, volle andare personalmente a vedere.

La visita fu fatta in pieno autunno, per la festa di "Ognissanti", così le monache per riempire gli alberi già spogli, decisero di creare dei frutti e dei fiori fatti con la pasta di mandorle.

Oggi la Martorana è riconosciuta come un prodotto della tradizione siciliana e viene asociato alla festa dei morti.

Curiosità: il "marzaban" nelle abitudini arabe era una scatola di legno leggero con un coperchio a incastro che veniva usata per conservare la corrispondenza o documenti importanti ma pure per spedire dolci preparati con farina, pasta di mandorle ed altri ingredienti che ne prendevano la forma rettangolare e alla fine ne ereditarono anche il nome.
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