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L'estate (più calda) del sindaco Lagalla: "Sulla sicurezza non esiste un caso Palermo"

Il primo cittadino in un'intervista a Balarm: "Chiesti più agenti a Piantedosi, ma la questione criminalità riguarda tutte le grandi città. Fischi al Festino? Solo da alcuni"

Luca La Mantia
Giornalista
  • 20 luglio 2025

Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla

Roberto Lagalla mette subito le cose in chiaro: «Non esiste, sul tema sicurezza, un “caso Palermo” in Italia». Certo, la cronaca non si può ignorare, anche perché pure un assessore della sua giunta, Fabrizio Ferrandelli, porta sulla sua pelle (solo qualche contusione per fortuna) il segno delle violenze in corso in città.

Ma vogliamo parlare di Milano? Di Torino? Di quello che succede nel resto d'Italia? «La recente riunione voluta da Anci nazionale con il ministro Piantedosi, alla quale ho partecipato - dice Lagalla a Balarm -, ha confermato quello che ho sempre sostenuto. La questione è generale e riguarda tante città italiane, soprattutto quelle metropolitane».

Alla riunione al Viminale, del resto, erano presenti molti altri sindaci «perché ogni città presenta le proprie peculiarità, ma molti problemi sono comuni e vanno dalla movida al disagio giovanile, fino a una carenza di forze in campo». E i sindaci, come ha sottolineato la stessa Anci nel documento presentato al ministro, sono le figure più esposte.

«Serve uno sforzo corale - sostiene Lagalla - per un ulteriore salto di qualità sulla tutela dell’ordine e la sicurezza, per la quale c’è comunque sempre il massimo impegno della Prefettura e delle forze dell’ordine, se è anche vero che, come riportano i dati del ministro, Palermo è una delle città che registra un trend di crimini in diminuzione rispetto alla media nazionale».

Ma, come lo stesso sindaco tiene a precisare «questo non significa minimizzare il problema o voltargli le spalle perché poi è giusto fare i conti anche con l’aspetto della sicurezza percepita ed è proprio su questi contenuti che l’Anci ha fatto delle richieste al Governo, basate sul rafforzamento dei corpi di polizia municipale e delle forze in campo in relazione al numero di abitanti e sull’incremento delle risorse del fondo sulla sicurezza».

Da mesi si parla di 100 nuovi vigili in arrivo a Palermo. Eppure gli organici sono ancora carenti. «Il decreto del governo è stato esitato poche settimane fa - spiega il sindaco - ora vedremo di procedere con la mobilità da altre graduatorie, anche se difficilmente da questa procedura riusciremo a reclutare tutti e 100 i vigili. Dunque, dall’altro lato, dovremo inevitabilmente pubblicare un bando».

A tre anni dalla sua elezione a sindaco, non è certo il momento più facile per Roberto Lagalla. Non solo per le violenze nel centro storico all'ordine del giorno, ma anche per i fischi al Festino, per le critiche ricevute dai presidenti di circoscrizione o per l'impietosa classifica del Sole 24 ore sul gradimento dei sindaci che lo relega in ultima posizione.

«Sui fischi al Festino ribadisco il rispetto di ogni tipo di espressione che fa parte della democrazia e l’apertura a un rinnovato dialogo con la comunità - commenta Lagalla -. Ma lasciatemi dire anche che respingo al mittente chi ha dichiarato, in modo del tutto strumentale, che quelli siano i fischi di un’intera città».

Un caso isolato, dunque? «Quello è stato un momento del Festino - aggiunge -, mentre nel corso del corteo ho avuto modo di stare in mezzo alla gente, avvertendo sempre un clima accogliente, parlando e confrontandomi con le famiglie».

Nei giorni scorsi ha fatto discutere anche la presa di posizione dei presidenti di circoscrizione che hanno chiesto un maggiore decentramento. «Il processo di decentramento è un tema nell’agenda dell’amministrazione che sta seguendo le sue necessarie tappe. Le istanze che arrivano dalle circoscrizioni sono numerose e non ho mai chiuso le porte».

E assicura di non essere e di non sentirsi "isolato", come qualcuno ha detto. Anche nel rapporto con Schifani. «Il rapporto con il presidente è sempre stato franco e improntato sulla reciproca collaborazione».

Ma i momenti di tensione in questi tre anni di sindacatura non sono mancati: «È normale che su certi temi si possano presentare diverse vedute e opinioni e credo che questo sia anche il sale della politica, ma senza che sia mai mancato il confronto tra due persone che si stimano».

E con la classifica del Sole 24 ore come la mettiamo? «Messi i conti in ordine e rinforzato il personale del Comune, mi auguro che potremo presentare le tante opere messe in campo, in modo da guadagnare ancora più fiducia da parte dei cittadini».

Fiducia che nei giorni scorsi è stata espressa da alcuni esponenti di coalizione, non ultimo Gianfranco Micciché in un articolo pubblicato da Balarm (qui l'intervista). «Lo ringrazio - continua il sindaco -, così come ringrazio coloro che riconoscono l’impegno e il grande sforzo che questa amministrazione ha messo in campo per rimettere in piedi un Comune che, quando ci siamo insediati, non partiva da zero, ma da sottozero».

Per Lagalla, in sostanza, il tempo è (o sarà) galantuomo. «Abbiamo ripreso a spendere e a investire centinaia di milioni ed è chiaro che non tutto si potrà vedere nel giro di pochi mesi. Ma se oggi abbiamo ripreso a riasfaltare con sistematicità le strade, ad aprire ville e giardini storici e cantieri per le infrastrutture sportive e viarie, questo lo si deve al profondo lavoro di risanamento fatto nei primi anni di sindacatura».

Nella lista dei buoni risultati, Lagalla inserisce la ripresa della vitalità negli eventi organizzati, la crescita del turismo, gli interventi per il sociale e contro l’emergenza abitativa. «Per il resto - dice -, non ho la presunzione di dire che non siano stati fatti errori che, proprio per la grande quantità di cose fatte e di certo non solo annunciate, credo sia inevitabile compiere».

Una promessa per Palermo? «Proseguire a fare le cose, rispondendo alle esigenze dei cittadini», dice. E annuncia l'avvio di una nuova fase di rifacimento delle strade che partirà in estate in 9 diverse aree della città con lavori che verranno realizzati soprattutto di notte.

«Oltre a questo - annuncia -, contiamo di sbloccare nuove decine di milioni di euro di avanzo di amministrazione, in collaborazione con il Consiglio comunale per nuovi servizi e nuove infrastrutture».
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