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La "Lourdes di Sicilia" tra acqua miracolosa e storia: a Palermo la grotta dell'acquasanta

L'acqua miracolosa sgorga ancora dalla grotta usata per le cure termali fin dall'anno mille: chiusa e vandalizzata oltre cento anni fa la grotta - santuario è adesso visitabile

Balarm
La redazione
  • 28 settembre 2018

L'ingresso alla grotta santuario di Palermo

La grotta dell'Acquasanta si trova nell'omonima borgata ai margini di Palermo, sul mare: fin dai tempi più antichi l'antro era considerato un santuario, prima dedicato dai Fenici al Dio Baal, e poi nell'anno 1022 come tempio cristiano dopo che venne scoperta una statuetta della Madonna.

Dentro la grotta sgorga una sorgente che da sempre è stata usata per le cure termali. Le proprietà mediche dell’acqua erano consigliate come efficaci contro diversi disturbi e furono premiate durante l’Esposizione Nazionale di Palermo nel 1892.

E in tempi più recenti la ricerca medica ha provato le effettive qualità chimiche per definire l'acqua "solfatica mista magnesiaca ferruginosa" e di fatto confermandone l'azione terapeutica.

Anticamente la borgata si chiamava feudo Barca e dalla fine del 1200 apparteneva alla famiglia Calvello (o Caravello).

Nel 1451 per testamento il feudo passò ai padri benedettini di San Martino delle Scale che promossero la devozione alla Madonna nella grotta, che allora era l'unica chiesa per i pescatori dell'Acquasanta.
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Nel 1774, concessa al barone Lanterna che la adornò di altari, affreschi e marmi, la grotta fu affidata al frate Bernardo Lanterna che incrementò il culto della Madonna attraverso la proclamazione di miracoli e guarigioni.

Chiamata "La Lourdes della Sicilia", nel 1871 fu acquistata dai sacerdoti fratelli Pandolfo che diedero vita allo stabilimento termale.

Parliamo dei primissimi del Novecento: un bagno freddo costava 1.50 lire, quello caldo 2 lire e un litro, da bere, 20 centesimi di lira.

In seguito alla morte dei fratelli Pandolfo la grotta fu chiusa e vandalizzata: quando nel 1993 venne fatto un sopralluogo dai vigili urbani e dalla sovrintendenza erano mancanti tutte le opere d'arte e i decori di cui era guarnita.

La sorgente però era ancora utilizzabile: la preziosa acqua, attraverso cunicoli sotterranei, ancora oggi finisce a mare.

Ancora oggi si vede, restaurata, la scritta ottocentesca "Stabilimento balneare Bagni minerali Fratelli Sacerdoti Pandolfo".

Per visitarla basta organizzarsi per i fine settimana de "Le Vie dei Tesori", festival che apre i monuimenti di Palermo dal 5 ottobre al 4 novembre (prenota la visita alla grotta).
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