La "prima donna" di Matteo Salvini a capo dell'Autorità portuale: chi è Annalisa Tardino
Da europarlamentare a commissario della Lega in Sicilia (prima volta per una donna), dopo un lungo tira e molla, Schifani avrebbe detto sì al leader del Carroccio

Matteo Salvini con Annalisa Tardino
L'ultimo scoglio sarebbe stato superato: dopo un lungo tira e molla con la Lega, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani avrebbe dato il suo ok alla nomina di Annalisa Tardino a capo dell'Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, succedendo a Pasqualino Monti.
La decisione non è ancora ufficiale anche se confermata da più parti. Del resto, l'europarlamentare ed ex segretaria del Carroccio nell'Isola era stata ampiamente indicata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini per sovrintendere ai porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle.
La scelta di Annalisa Tardino pone dunque fine alle speranze di Luca Lupi, segretario generale con Monti, su cui puntava lo stesso governatore. Con tutta probabilità continuerà a ricoprire il suo attuale ruolo.
Tra i nomi in corsa c'era anche quello di Carlo Amenta, professionista palermitano e docente universitario, ed ex commissario della Zes della Sicilia Occidentale.
Ma dopo Monti, al vertice dell'ente in seguito alla riforma dei porti, che ha trasformato le ex autorità portuali in uffici territoriali, e dopo i suoi predecessori del recente passato Nino Bevilacqua e Vincenzo Cannatella, toccherà a una donna. La prima volta.
Ma chi è Annalisa Tardino, fortemente voluta da Salvini alla guida dell'Autorità portuale della Sicilia occidentale? Ex eurodeputata della Lega, di 46 anni, è nata a Licata ma ha studiato a Palermo dove è diventata avvocato.
Sul suo profilo ai tempi del seggio al parlamento europeo si legge: «Ho affrontato la mia carriera professionale e la vita da semplice cittadina con le difficoltà, logistiche, strutturali, economiche e sociali che la nostra terra, seppure avvolta in un fascino che non trova eguali, riserva alla sua gente».
Il suo ingresso ufficiale nella Lega risale al settembre del 2018 dopo aver tentato senza successo la corsa a sindaco di Licata. Nel maggio dell'anno dopo l'elezione al Parlamento europeo, candidata nella Circoscrizione Italia insulare, diventando la candidata leghista più votata nella sua circoscrizione dopo il capolista Matteo Salvini.
Nel 2023 un altro riconoscimento: fu scelta come commissario della Lega in Sicilia, prima donna alla guida del partito nell'Isola, incarico lasciato nel febbraio del 2024, sostituita da Claudio Durigon per potersi concentrare sulla campagna elettorale per le europee di giugno. Candidata come capolista della Lega nella circoscrizione isole non è stata rieletta.
Intanto, sulla nomina di Annalisa Tardino insorge il Movimento 5 Stelle. «E' ora di dire basta al baratto sistematico dello sviluppo della Sicilia con le poltrone di prestigio da garantire agli amici e ai trombati della politica», commentano i deputati M5S all'Ars.
E commentano: «La crescita dell'isola non può essere sistematicamente mortificata dai giochi di partito, specie se si affidano incarichi fondamentali a persone che nel settore che andranno a guidare non hanno la benché minima competenza specifica».
«La Sicilia - concludono - non può permettersi di trasformare un'istituzione così strategica in un banco di prova per inesperti. L'altezza della sfida che i nostri porti devono affrontare richiede visione, competenza e autorevolezza. Qualsiasi passo diverso da questo rappresenterebbe un danno grave e difficilmente giustificabile».
Critiche anche dal Pd: «Se verrà confermata la nomina di Annalisa Tardino alla guida dell'Autorità Portuale di Palermo, che comprende anche la gestione del porto di Trapani, chiederò con urgenza un'audizione in Commissione Trasporti all'Assemblea regionale siciliana», commenta il deputato regionale Dario Safina.
E aggiunge: «Con Monti si è avviato un cammino ambizioso di rilancio e rigenerazione, basti pensare al progetto del waterfront, simbolo di una visione moderna e strategica per il territorio. Questo processo non può e non deve essere compromesso da scelte che rispondano esclusivamente a logiche politiche».
Dai banchi del Pd all'Ars protesta anche Giovanna Iacono, che annuncia un'interrogazione parlamentare «per chiedere al governo di chiarire pubblicamente con quali criteri sia stata proposta la nomina di Annalisa Tardino, se sia stata prevista una procedura di selezione pubblica e trasparente, e perché non siano stati coinvolti nella decisione enti locali, portatori di interesse e rappresentanze territoriali».
La decisione non è ancora ufficiale anche se confermata da più parti. Del resto, l'europarlamentare ed ex segretaria del Carroccio nell'Isola era stata ampiamente indicata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini per sovrintendere ai porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle.
La scelta di Annalisa Tardino pone dunque fine alle speranze di Luca Lupi, segretario generale con Monti, su cui puntava lo stesso governatore. Con tutta probabilità continuerà a ricoprire il suo attuale ruolo.
Tra i nomi in corsa c'era anche quello di Carlo Amenta, professionista palermitano e docente universitario, ed ex commissario della Zes della Sicilia Occidentale.
Ma dopo Monti, al vertice dell'ente in seguito alla riforma dei porti, che ha trasformato le ex autorità portuali in uffici territoriali, e dopo i suoi predecessori del recente passato Nino Bevilacqua e Vincenzo Cannatella, toccherà a una donna. La prima volta.
Ma chi è Annalisa Tardino, fortemente voluta da Salvini alla guida dell'Autorità portuale della Sicilia occidentale? Ex eurodeputata della Lega, di 46 anni, è nata a Licata ma ha studiato a Palermo dove è diventata avvocato.
Sul suo profilo ai tempi del seggio al parlamento europeo si legge: «Ho affrontato la mia carriera professionale e la vita da semplice cittadina con le difficoltà, logistiche, strutturali, economiche e sociali che la nostra terra, seppure avvolta in un fascino che non trova eguali, riserva alla sua gente».
Il suo ingresso ufficiale nella Lega risale al settembre del 2018 dopo aver tentato senza successo la corsa a sindaco di Licata. Nel maggio dell'anno dopo l'elezione al Parlamento europeo, candidata nella Circoscrizione Italia insulare, diventando la candidata leghista più votata nella sua circoscrizione dopo il capolista Matteo Salvini.
Nel 2023 un altro riconoscimento: fu scelta come commissario della Lega in Sicilia, prima donna alla guida del partito nell'Isola, incarico lasciato nel febbraio del 2024, sostituita da Claudio Durigon per potersi concentrare sulla campagna elettorale per le europee di giugno. Candidata come capolista della Lega nella circoscrizione isole non è stata rieletta.
Intanto, sulla nomina di Annalisa Tardino insorge il Movimento 5 Stelle. «E' ora di dire basta al baratto sistematico dello sviluppo della Sicilia con le poltrone di prestigio da garantire agli amici e ai trombati della politica», commentano i deputati M5S all'Ars.
E commentano: «La crescita dell'isola non può essere sistematicamente mortificata dai giochi di partito, specie se si affidano incarichi fondamentali a persone che nel settore che andranno a guidare non hanno la benché minima competenza specifica».
«La Sicilia - concludono - non può permettersi di trasformare un'istituzione così strategica in un banco di prova per inesperti. L'altezza della sfida che i nostri porti devono affrontare richiede visione, competenza e autorevolezza. Qualsiasi passo diverso da questo rappresenterebbe un danno grave e difficilmente giustificabile».
Critiche anche dal Pd: «Se verrà confermata la nomina di Annalisa Tardino alla guida dell'Autorità Portuale di Palermo, che comprende anche la gestione del porto di Trapani, chiederò con urgenza un'audizione in Commissione Trasporti all'Assemblea regionale siciliana», commenta il deputato regionale Dario Safina.
E aggiunge: «Con Monti si è avviato un cammino ambizioso di rilancio e rigenerazione, basti pensare al progetto del waterfront, simbolo di una visione moderna e strategica per il territorio. Questo processo non può e non deve essere compromesso da scelte che rispondano esclusivamente a logiche politiche».
Dai banchi del Pd all'Ars protesta anche Giovanna Iacono, che annuncia un'interrogazione parlamentare «per chiedere al governo di chiarire pubblicamente con quali criteri sia stata proposta la nomina di Annalisa Tardino, se sia stata prevista una procedura di selezione pubblica e trasparente, e perché non siano stati coinvolti nella decisione enti locali, portatori di interesse e rappresentanze territoriali».
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