ITINERARI E LUOGHI

HomeTurismoItinerari e luoghi

La Sicilia sempre più patrimonio Unesco: i dettagli del nuovo "progetto Saline"

Sempre di più aderiscono all’iniziativa, dai salinari all’università, dal mondo della cultura alle imprese, ma soprattutto è da evidenziare l’entusiasmo dei giovani

Jana Cardinale
Giornalista
  • 29 dicembre 2025

Le Saline di marsala (ph: Passion photo events)

Il progetto "Saline di Sicilia", legato al programma MaB UNESCO, che promuove la gestione sostenibile degli ecosistemi combinando tutela della natura, sviluppo economico sostenibile, ricerca scientifica e coinvolgimento delle comunità locali, fa un importante passo in avanti, e dentro questa realtà, adesso, c’è un intero territorio (finora riguardante i Comuni di Trapani, Marsala, Paceco e Misiliscemi) che vuole scommettere sul rapporto uomo-natura per costruire il proprio futuro.

Non più solo le saline e le aree già tutelate, ma anche i centri urbani e l’aeroporto di Trapani Birgi che, volendo assumere il ruolo di porta d’accesso privilegiata, ha accettato di impegnarsi in un percorso di decarbonizzazione e sostenibilità. Il Comitato promotore della candidatura delle Saline di Sicilia si è riunito nei giorni scorsi nel salone della Camera di commercio di Trapani, per approvare la nuova perimetrazione dell’area, completando il dossier della candidatura e presentandolo al pubblico.

«Nel corso di tutto quest’anno – ha spiegato Giuseppe Pace, commissario straordinario della Camera di commercio di Trapani e presidente di Unioncamere Sicilia – attraverso centinaia di tavoli tecnici e di incontri con la gente, che ha volentieri risposto ai nostri questionari, siamo riusciti a costruire un percorso partecipato da tutte le istituzioni, le associazioni, le imprese e le comunità locali.

È nata una candidatura "di territorio" dai contenuti condivisi, che individua e sceglie tre pilastri su cui costruire il futuro della Riserva della Biosfera: conservazione e tutela della natura, sviluppo sostenibile e promozione dei luoghi, dei loro tesori e delle attività tipiche, nonché supporto logistico. Sono sempre di più i protagonisti che aderiscono all’iniziativa, dai salinari all’università, dal mondo della cultura alle imprese, ma soprattutto è da evidenziare l’entusiasmo dei giovani che vedono in questa iniziativa una opportunità concreta per il loro sviluppo professionale».

Il prossimo passo, ora, sarà quello di definire la governance di gestione della Riserva, e quello successivo sarà la presentazione ufficiale del dossier al Ministero dell’Ambiente da parte del Comitato promotore, composto da Regione siciliana, Camera di commercio di Trapani, Libero consorzio di Trapani, Comuni di Trapani, Marsala, Misiliscemi e Paceco, e Wwf.

La Regione, per voce dell’assessore all’Ambiente, Giusi Savarino, ha assicurato la propria presenza a Roma per sostenere la candidatura: «Il governo Schifani – ha detto – si è particolarmente distinto per l’impegno a favore dell’ambiente e proprio nella Finanziaria all’Ars abbiamo inserito nuovi fondi per parchi e riserve e speriamo di riuscire anche a dare copertura a tutti i 245 progetti di parchi urbani pervenuti». In caso di riconoscimento Unesco, dunque, anche le Saline di Sicilia potranno contare sul supporto della Regione che, sotto il profilo dello sviluppo delle imprese e dell’economia turistica, arriverà anche dall’assessorato Attività produttive, come ha fatto sapere l’assessore Edy Tamajo.

I deputati regionali garantiscono la loro attenzione: tra questi Dario Safina, del Pd, che ha auspicato che il progetto nella sua evoluzione trovi il modo di integrarsi con lo sviluppo programmato del porto di Trapani, e Cristina Ciminnisi, del M5S, che ha definito il percorso avviato pienamente coerente con l’impegno politico e istituzionale che da tempo porta avanti, volto alla tutela e alla valorizzazione del paesaggio e delle sue straordinarie bellezze naturali, intese come patrimonio identitario e come leva di uno sviluppo responsabile, sostenibile e duraturo.

Il coordinatore scientifico della candidatura, Giorgio Andrian, si è rivolto ai giovani e ha evidenziato loro come «il percorso aggancerà questo territorio al resto del mondo» aspirando all’impatto positivo che assicura un riconoscimento Unesco in tutte le località che l’hanno già ottenuto: in media +14 per cento di turisti nel 2024. L’esperto Luca Dalla Libera, dopo avere riassunto l’intero lavoro svolto nel 2025 che ha consentito al Comitato di elaborare la strategia, ha annunciato che l’impegno nel 2026 sarà quello di individuare "azioni bandiera" che chiariscano al ministero su quali settori la comunità intenda puntare per garantire uno sviluppo permanente dell’area.

Tutti i successivi interventi hanno confermato la volontà di un complessivo impegno del territorio ad assumere un ruolo attivo a sostegno della candidatura. Il progetto, insomma, ha compiuto un passo decisivo e diventa espressione di un’intera zona che sceglie di investire sul rapporto tra uomo e natura per costruire il proprio futuro, mentre il sole dei pomeriggi scivola lento sulle vasche delle saline, e il vento porta con sé l’odore del sale e del mare.

L’incontro dei giorni scorsi non è stato un semplice convegno, ma il racconto collettivo di una visione condivisa e le Saline di Sicilia non sono più solo un paesaggio da tutelare, ma un laboratorio vivo dove natura, comunità e sviluppo provano a camminare nella stessa direzione. Un programma che sembra trovare la sua immagine più potente nelle vasche rosa al tramonto: emblema di un territorio che non chiede solo di essere protetto, ma riconosciuto per la capacità di immaginare il proprio domani e capace di ricordare perché merita di essere riconosciuto.

Certamente per la sua bellezza, ma soprattutto per la capacità di costruire sviluppo partendo dall’equilibrio tra uomo e ambiente. In un magico contrasto, tra il silenzio di quelle vasche e il fermento delle persone che sono al lavoro per ottenere l’ambito traguardo, la candidatura Unesco trova il suo senso più profondo: non un obiettivo simbolico, ma un patto collettivo sul domani.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI