La storia a lieto fine dei pesciolini di villa Sperlinga: salvataggio in corner a Palermo
E non solo loro: ranocchie e tartarughe sono state lasciate all'asciutto per diverse ore perché la fontana andava pulita, sui social e tra gli animalisti si è scatenato il panico
I pesci di villa Sperlinga a Palermo
Tutto bene quel che finisce bene, ma hanno rischiato grosso i pesci, le tartarughe e le rane della fontana di villa Sperlinga a Palermo.
Gli operai del Coime (la squadra edile del Comune) stavano procedendo alla pulizia della vasca che si trova all'interno della villa, piena di rifiuti, e al momento di rimettere l'acqua dentro la grande fontana si è rotto il manicotto e non è stato possibile ripristinare la quantità d'acqua al livello previsto mettendo in pericolo la vita degli animali.
Sui social e tra gli animalisti si è scatenato il panico e così in serata il consigliere comunale Paolo Caracausi, accompagnato dalla moglie, è andato sul posto, dove ha trovato l'assessore regionale Territorio e Ambiente Totò Cordaro.
Insieme hanno chiamato l'assessore comunale al verde pubblico ville e giardini Sergio Marino che ha fatto arrivare immediatamente un'autobotte per gli animali in pericolo di vita data la pochissima acqua e la calda giornata.
«Ultimamente sono un po' giù di morale - spiega Caracausi - da sei anni lavoro costantemente senza sosta anche ieri sono arrivato in ritardo a cena a casa dei miei genitori anziani per salvare gli animali acquatici di villa Sperlinga, eppure dall'opposizione arrivano sempre attacchi inopportuni».
«Anche gli operai del Coime: perché sono andati via lasciando gli animali in pericolo di vita e un lavoro a metà? - continua - Cosa ci voleva a chiamare l'assessore per farsi mandare un'autobotte o anche a pensare a un'altra soluzione per riempire d'acqua la fontana?».
«Spesso - conclude - per migliorare lo stato delle cose basta davvero poco e qualche minuto in più da dedicare alla città».
Gli operai del Coime (la squadra edile del Comune) stavano procedendo alla pulizia della vasca che si trova all'interno della villa, piena di rifiuti, e al momento di rimettere l'acqua dentro la grande fontana si è rotto il manicotto e non è stato possibile ripristinare la quantità d'acqua al livello previsto mettendo in pericolo la vita degli animali.
Sui social e tra gli animalisti si è scatenato il panico e così in serata il consigliere comunale Paolo Caracausi, accompagnato dalla moglie, è andato sul posto, dove ha trovato l'assessore regionale Territorio e Ambiente Totò Cordaro.
Insieme hanno chiamato l'assessore comunale al verde pubblico ville e giardini Sergio Marino che ha fatto arrivare immediatamente un'autobotte per gli animali in pericolo di vita data la pochissima acqua e la calda giornata.
«Ultimamente sono un po' giù di morale - spiega Caracausi - da sei anni lavoro costantemente senza sosta anche ieri sono arrivato in ritardo a cena a casa dei miei genitori anziani per salvare gli animali acquatici di villa Sperlinga, eppure dall'opposizione arrivano sempre attacchi inopportuni».
«Anche gli operai del Coime: perché sono andati via lasciando gli animali in pericolo di vita e un lavoro a metà? - continua - Cosa ci voleva a chiamare l'assessore per farsi mandare un'autobotte o anche a pensare a un'altra soluzione per riempire d'acqua la fontana?».
«Spesso - conclude - per migliorare lo stato delle cose basta davvero poco e qualche minuto in più da dedicare alla città».
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