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Lagalla (in pulmino) tra buche e rifiuti: il tour per le vie di Palermo fa "scintille"

Il sopralluogo del sindaco con i dirigenti di Rap e Reset in vari quartieri della città ha suscitato le polemiche dell'opposizione, che la definisce "gita in pulmino"

Balarm
La redazione
  • 30 settembre 2025

Roberto Lagalla

«Un’iniziativa concreta per un’amministrazione più vicina ai cittadini», per la giunta comunale e la sua maggioranza. «Una gita in pullmino» per l'opposizione. Il sopralluogo organizzato ieri (lunedì 29 settembre) dal sindaco Roberto Lagalla in diverse zone della città, ha suscitato parecchie polemiche.

Iniziamo dalla cronaca dei fatti. Lagalla ha riunito all’interno di un mezzo del Comune i dirigenti delle società partecipate Rap e Reset, il dirigente del settore Verde pubblico, un funzionario delle Opere pubbliche e un commissario del Comando della Polizia municipale, per un sopralluogo itinerante attraverso vari quartieri e borgate della città.

Sindaco e dirigenti hanno visitato alcune delle aree più rappresentative di Palermo: da via Sciuti allo Zen, passando per viale Strasburgo, San Lorenzo, viale dell’Olimpo, le borgate di Mondello, Partanna, Sferracavallo, fino a viale Regione Siciliana, via Ernesto Basile e la Stazione centrale.

«L’obiettivo - spiega in un comunicato l'amministrazione comunale - era mostrare di persona ai rappresentanti dell’amministrazione e delle aziende comunali ciò che ogni giorno vedono i cittadini, tra ciò che funziona, ciò che si può migliorare e ciò che, invece, necessita di un intervento urgente. Spazzamento, abbandono dei rifiuti, cura del verde, manutenzione di strade e marciapiedi sono stati al centro dell’attenzione».

«Da tre anni percorro la città da sindaco, ma continuo a guardarla con gli occhi dei cittadini – ha dichiarato Lagalla –. Oggi ho voluto portare con me i dirigenti del Comune, delle partecipate e della Polizia municipale per far toccare con mano le criticità e i punti di forza. Solo così possiamo avere una visione condivisa, realistica e immediata delle priorità da affrontare, migliorando e perfezionando il programma già avviato dall’amministrazione».

Un'iniziativa che l'amministrazione annuncia di voler replicare con regolarità «coinvolgendo progressivamente anche altri quartieri, con l’obiettivo di costruire un piano d’intervento sempre più aderente ai bisogni della città».

L'iniziativa è stata aspramente criticata dall'opposizione: «Dopo tre anni da sindaco, Roberto Lagalla ha deciso oggi di organizzare una gita in pulmino per guardare Palermo da vicino, accompagnato dai dirigenti comunali e delle partecipate. Peccato che i cittadini non l’abbiano eletto per fare il turista nella propria città, ma per governarla», lo dichiarano i consiglieri e le consigliere del Partito Democratico (Arcoleo, Di Gangi e Teresi), del Movimento 5 Stelle (Randazzo, Amella e Giuseppe Miceli), di AVS (Giambrone e Mangano), di Oso (Argiroffi e Forello), del Gruppo Misto (Carmelo Miceli e Giaconia) e Franco Miceli.

«Continuare poi a rivendicare di guardare Palermo con gli occhi del cittadino non è un valore aggiunto - continuano le opposizioni -, perché i palermitani e le palermitane i problemi li vedono, soprattutto, li subiscono ogni giorno e hanno eletto lui per risolverli. Chi amministra deve assumersi la responsabilità di fare questo e non mortificare la città con operazioni propagandistiche, davvero poco opportune. Piuttosto che nuove passerelle, servono risposte immediate per cose per cui non serve organizzare sopralluoghi scenografici, a meno di non essere stati distratti in questi tre anni. La città non ha bisogno di gite organizzate, ma di un’amministrazione capace di affrontare concretamente le emergenze che vive. Dal sindaco i cittadini e le cittadine si aspettano molto di più».

In difesa dell'operato del sindaco, intervengono i consiglieri del suo partito "Lavoriamo per Palermo-Grande Sicilia". «Le opposizioni definiscono “una gita in pulmino” quella che è invece una scelta concreta e coraggiosa di responsabilizzazione della macchina comunale. Il sindaco Lagalla non si è mai nascosto dietro le scrivanie, ma ha scelto di portare i dirigenti del Comune e delle partecipate nei quartieri della città per far toccare loro con mano ciò che i cittadini vivono ogni giorno. Non è propaganda: è metodo, è presa d’atto, è chiamare tutti alle proprie responsabilità».

E si tira in causa le precedenti amministrazioni: «Chi oggi parla di “scenografie” forse rimpiange i palcoscenici del passato - rincarano la dose -, quelli dei selfie e delle promesse mancate. Noi preferiamo una città che riparte dal dovere, non dalle polemiche».

«I risultati dell’amministrazione di Roberto Lagalla sono sotto gli occhi di tutti - gli fa eco Dario Chinnici, capogruppo di “Lavoriamo per Palermo” in Consiglio comunale - Conti in ordine, cimiteri a regime, cantieri avviati, partecipate più solide, ripartenza della manutenzione stradale. Risultati innegabili ma soprattutto insperati fino a qualche anno fa, quando si preferiva inaugurare le fontanelle di acqua pubblica piuttosto che risolvere i problemi della città. Gli attacchi delle opposizioni sono sterili e strumentali e dimostrano una grave carenza di idee concrete e proposte per Palermo».
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