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Le 10 cascate più belle da vedere in Sicilia: un tour (da favola) fra canyon e giochi d'acqua

Vi mostriamo un lato meno esplorato, ma altrettanto suggestivo e meraviglioso dell'isola. Una guida alla scoperta delle cascate più belle e come raggiungerle

Balarm
La redazione
  • 1 agosto 2022

Parchi fluviali tra pareti rocciose imponenti, sorprendenti giochi d'acqua e una biodiversità tutta da scoprire, tra rare specie animali e vegetali. Una natura incontaminata che regala scenari da favola. La Sicilia non è solo spiagge e mare, borghi e città d'arte, ma anche terra di cascate.

Con questo articolo vi mostriamo un lato meno esplorato, ma altrettanto suggestivo e meraviglioso dell'isola. Un tour fra le 10 cascate da non perdere in Sicilia.

Una guida che vi porta in giro per la regione - dalla provincia di Palermo al Siracusano, passando per Mistretta e Caronia -, alla scoperta dei canyon "nostrani".

Piccole oasi che mostrano tutto il loro fascino con la primavera e che in un'estate così calda possono essere rifugi naturali dove trovare un po' di frescura.

Valle delle Cascate

Già il nome dice tutto. Nel cuore del Parco dei Nebrodi, nel territorio di Mistretta - in provincia di Messina - troviamo la Valle delle Cascate, un sito naturalistico eccezionale dove poter ammirare ben nove cascate lungo il percorso. Tra queste, da non perdere assolutamente è la cascata dell’Amore (alta 7 metri), chiamata così per la presenza della cosiddetta "chioma di Venere", la felce capelvenere molto rigogliosa.
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Si tratta di un luogo accessibile tutto l'anno, ma è in primavera e in estate che il paesaggio regala il meglio di sè. Il percorso per visitarle è abbastanza semplice per chi è abituato a fare trekking, ma non è adatto ai bimbi piccoli.

Come raggiungere la Valle delle Cascate: la strada più semplice parte da Santo Stefano di Camastra, all'uscita dello svincolo autostradale dovete seguire le indicazioni per Mistretta e quelle per la Fiumara d’arte. Poco dopo la Stanza di Barca d’oro, troverete un cartello che indica l’arrivo alle cascate.

Cascate dell'Alcantara

Sempre in provincia di Messina, incontriamo le Gole dell'Alcantara, nella Valle dell'Alcantara, tra i comuni di Castiglione di Sicilia e di Motta Camastra.

Sono delle gole alte anche 25 metri e larghe dai 2 metri ai 5 metri. Tra le pareti rocciose scorre un canyon naturale sorprendente, scavato nel corso di migliaia di anni dall'acqua.

Indicazioni per le Gole dell'Alcantara: si possono seguire diversi percorsi. Attraverso la statale 114, si può prendere l'uscita per Giardini Naxos e immettersi sulla statale 185, direzione Francavilla di Sicilia e da qui si arriva direttamente alle Gole dell'Alcàntara.

Oppure attraverso l'Autostrada A 18, uscendo allo svincolo di Giardini Naxos, da qui si prosegue sempre in direzione di Francavilla di Sicilia e si arriva alle cascate.

Cascata del Catafurco

La cascata del Catafurco si forma in corrispondenza di un dislivello di circa 30 metri lungo il corso del torrente San Basilio, nel parco dei Nebrodi, nel territorio di Galati Mamertino, ancora nel Messinese.

Indicazioni per la Cascata del Catafurco: Per raggiungerla, una volta arrivati a Galati Mamertino, dovete fare una bella passeggiata di circa quattro chilometri. Per arrivare più rapidamente si può imboccare la vecchia trazzera di contrada San Basilio e da lì mettersi in cammino fino alla cascata.

Il tragitto vi regalerà dei paesaggi unici tutti da scoprire, come il villaggio dei pastori in Contrada Molisa e i caratterstici pagliai “pagghiari”(i pagliai), i rifugi dei pastori, oltre che le piccole casette in pietre.

Cascata Nicoletta

Ci troviamo nel Parco dei Nebrodi, nel territorio di Caronia, in provincia di Messina. Per vederle bisogna camminare un po’, ma la meraviglia che vi aspetta vi farà dimenticare d'un colpo la stanchezza. Non a caso, è un luogo ideale per chi fa trekking fluviale, dato che per arrivarci bisogna attraversare l'alveo del torrente, tra rocce e massi.

Lungo il torrente si possono ammirare le rocce del Flysch Numidico, ovvero alternanze di quarzareniti grigie, in grossi banchi, e argille silicee scagliettate che col tempo sono state modellate dall’azione erosiva dell’acqua.

La vegetazione è rigogliosa, caratteristica delle fiumare del Messinese, mentre nelle zone più alte dei versanti ci sono sugherete e lecci.

Come arrivare: Da Palermo, autostrada direzione Messina, svincolo Santo Stefano di Camastra e poi SS113 direzione Messina, dirigersi verso il bivio per contrada Badetta (località Torre del Lauro), all’altezza dell'ex svincolo autostradale per Acquedolci.

Chi viene da Messina deve invece uscire a Sant’Agata di Militello e procedere in direzione Palermo, e poi sempre Ss113 verso contrada Badetta. Qui si può lasciare l'auto e iniziare il cammino verso la cascata.

Dal Messinese ci spostiamo in provincia di Palermo, dove il territorio riserva paesaggi meravigliosi (anche a pochi passi dal capoluogo). e spesso poco noti.

Cascata delle Due Rocche

Ci troviamo a Corleone, dove scorre il fiume San Leonardo, affluente del Belice. È proprio il San Leonardo durante il suo percorso a dare vita a uno dei luoghi più magici della Sicilia. Ai piedi della cascata si trova un mulino ad acqua, mentre poco distante si possono ammirare i resti di un acquedotto, probabilmente di origine medievale.

Nel censimento del FAI (Fondo Ambientale Italiano), il sito è stato tra i più votati della campagna "Luoghi Del cuore" in Sicilia ed il secondo come luogo d' acqua. La natura, soprattutto in primavera, regala uno spettacolo di colori e luci davvero unico. Un posto incantevole che vale la pena vedere, nonostante il percorso per raggiungerla non sia facile.

Come arrivarci: raggiungere la cascata non è facilissimo e d'altronde, stiamo parlando un luogo incontaminato (dunque non frequentato abitualmente). Una volta arrivati al paese di Corleone basta seguire le indicazioni che portano verso il Parco. Il percorso per arrivarci è fatto di stradine molto strette. Consigliamo assolutamente scarpe da trekking perchè vicino alle cascate il terreno è abbastanza fangoso.

Cascata "Naca Nica"

Un altro luogo incantevole a pochi passi da Palermo. Ci troviamo a Pioppo, frazione di Monreale. Qui il fiume Sant'Elia, il maggiore affluente del fiume Oreto (che scorre lungo il capoluogo siciliano), regala una piccola cascata ma in un luogo ricco di biodiversità che è una meraviglia. Il percorso per arrivarci è anche abbastanza semplice ed è adatto persino ai bambini.

Indicazioni stradali: una volta arrivati a Pioppo, bisogna percorrere la via principale del paese (la via Provinciale sulla statale 186) e qui raggiungere il ponte di via Molino, unico punto di attraversamento del fiume. Proseguendo per meno di un chilometro si arriva alla cascata.

Gole di Tiberio

Si trovano sulle Madonie, al confine tra il comune di San Mauro Castelverde e Castelbuono, lungo il fiume Pollina. Tra i siti citati, le Gole di Tiberio sono le più conosciute e dal 2001 fanno parte dell' “European Geoparks Network”, riconosciute dall’Unesco per le sue valenze geologiche.

Sono un habitat ideale per specie animali, alcune anche molto rare e protette, soprattutto volatili. Anche la flora è molto ricca: oleandri, salici, pioppi, tamerici e giunchi. Qui il fiume Pollina forma laghetti e piccole cascate e in estate il fiume diventa navigabile e si può fare anche il bagno.

Come arrivare: Sull'autostrada Palermo-Messina A 20, uscita per Castelbuono o Tusa, seguire direzione per Finale di Pollina in entrambi i casi. Immettersi sulla Sp 52 (superato il paese per chi arriva da Castelbuono o prima del paese per chi arriva da Tusa) e dirigersi verso San Mauro Castelverde, poi proseguire proseguire sulla SP 60 fino al bivio Tiberio (ci sono le indicazioni lungo la strada). Da qui proseguire svoltando a destra e percorrere la stradina che porta fino all’inizio del sentiero. Ci sono diverse capannine segnaletiche lungo il percorso. A fine sentiero si arriva alla famosa scalinata: 400 gradini diretti alle Gole.

In alternativa, si può parcheggiare l'auto vicino all’area attrezzata La Rocca e percorrere un sentiero più agevole oppure usufruire il servizio navetta.

Cascate di San Nicola

Le Cascate di San Nicola sono immerse nella natura più selvaggia, non troverete nulla di turistico ad accogliervi e avrete a disposizione poche indicazioni per raggiungerle. Ma ne vale davvero la pena.

Si trovano nella vallata di Bolognetta (in provincia di Palermo, a una trentina di minuti dal capoluogo siciliano), nel punto in cui i due promontori Torretta e Pizzo Cicero creano un restringimento.

A dar vita alla cascata è il fiume Milicia, che scorre lungo Casteldaccia e Altavilla Milicia ma sorge nella zona del bosco Ficuzza.

Si consiglia di visitare le Cascate durante la loro piena attività, preferibilmente nei periodi che vanno da ottobre a maggio.

Come raggiungerle: bisogna prendere l'autostrada per Catania e uscire allo svincolo di Casteldaccia, salire e seguire le indicazioni per Baucina, Ventimiglia e Ciminna. Proseguire sulla strada provinciale 61 e poi 16.

A circa 50 metri dall’incrocio tra le due provinciali, imboccare una stradina sulla destra e proseguire, sempre dritto, per un chilometro e mezzo in mezzo agli uliveti. Si arriva quindi in uno slargo dove si può posteggiare l'auto e proseguire a piedi.

Dobbiamo attraversare il fiume e proseguire per 900 metri, fare un'ultima salita e prendere un piccolo sentiero che scende alla nostra destra. Sentirete già il rumore dell'acqua e già è iniziata la poesia.

Cascate dell'Oxena

Le cascate dell'Oxena si trovano nel territorio di Militello in Val di Catania, comune della provincia di Catania, ma al confine con il territorio di Francofonte (provincia di Siracusa).

Il fiume Oxena scorre sugli Iblei nordorientali ed il suo nome ricorda l’antichissima storia di queste terre, ovvero l’insediamento di Essena: un antico centro abitato i cui ruderi sono situati lungo il corso del fiume, più a valle. Il corso d’acqua ha scavato una sinuosa gola (localmente chiamata ‘cava’) oggi colonizzata da una lussureggiante vegetazione.

Si formano così le cascate dell’Oxena, una piccola meraviglia paesaggistica, arricchita dalla presenza di alcune piscine naturali che consentono un bel bagno ristoratore. Lungo la Valle dell'Oxena si incontrano spettacolari "gallerie vegetal"i, generate da olmi, frassini, salici, oleandri, fichi d’india e olivastri.

Come arrivare: le cascate dell’Oxena si raggiungono dall’autostrada A19 Palermo-Catania (uscita Gerbini), percorrendo poi la SS192, SP74 /ii e SP69ii in direzione Scordia, e poi SP28i fino a Militello. Usciti dal paese si segue la SP28/ii e dopo circa 2 km si svolta a sinistra sulla SP47. Dopo circa 6 km si incontra una curva da cui, sulla destra, si diparte una strada asfaltata che raggiunge un centro per disabili. Posteggiate la macchina nei pressi del cancello del centro e proseguite a piedi.

Seguire la sterrata fino ai ruderi di una casa, da qui proseguire su un sentiero che raggiunge il letto del fiume e le cascate. Necessario indossare stivali per risalire i tratti del fiume percorribili.

Cavagrande

La riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile è un'area naturale protetta situata nei comuni di Avola, Noto e Siracusa, in provincia di Siracusa. Luogo abbastanza noto per i suoi "laghetti", piscine naturali di acqua limpida e cristallina immerse in una natura incontaminata.

Cavagrande è una delle riserve più belle della Sicilia. Qui scorre il fiume Cassibile, che nel corso dei millenni ha creato una serie di canyon lunghi chilometri. Nel fondovalle, si è creato un complesso sistema di piccole cascate e invasi naturali, detti “uruvi”.

Se arrivarci non è proprio semplice, risalire è una vera fatica. Diciamo che è il luogo ideale per gli amanti delle arrampicate. Ma ne vale davvero la pena, perchè sembra di stare in un paradiso terrestre. La meraviglia! La Riserva naturale Cavagrande è inoltre ricca di rilevanze paesaggistiche e archeologiche.
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