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Le "battaglie" a Palermo con il Poetry Slam: ci si sfida (anche) per strada ma non è rap

Nessuna base musicale. Nessun oggetto in scena. Nessun costume. Quelli che partecipano a questo tipo di gare si chiamano slammer. E ora si fa anche a scuola

  • 16 ottobre 2022

Poetry Slam con il poeta Emanuele Ingrosso

Il Poetry Slam sta crescendo anche in Sicilia, grazie alle iniziative portate avanti da vari collettivi culturali sparsi sul territorio e alla Lips, ossia la Lega Italiana Poetry Slam. A questo punto, chi legge queste righe magari si starà chiedendo che cosa è.

Ebbene, si tratta della cosiddetta poesia di strada. Non sono altro che una serie di competizioni dove si vedono affrontarsi vari poeti a suon di versi. Nessuna base musicale. Nessun oggetto in scena. Nessun costume.

Tutto ciò di cui può servirsi uno slammer – cioè un poeta che partecipa a questo tipo di gare – sono le parole, scritte di suo pugno, la voce e la gestualità: quest’ultima gioca un ruolo abbastanza rilevante, quasi fondamentale.

Questa forma di arte poetica e performativa nasce sul finire degli anni Ottanta a Chicago, esattamente nel 1986, grazie a una vera e propria intuizione di Marc Kelly Smith. Un uomo appassionato di poesia, consapevole che questa rimaneva qualcosa che non piaceva a molti.
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Un giorno invitò i frequentatori di un pub a proporre ogni fine settimana dei loro componimenti, che venivano giudicati, e quindi non fece altro che inserire il gusto della sfida nella poesia, questo dettaglio segnò la nascita del Poetry Slam al Green Mill Cocktail Lounge.

Interessante curiosità è che il locale è situato nella parte Nord della città di Chicago ed è stato anche uno dei bar preferiti di Al Capone, dove aveva a disposizione una sorta di area riservata dalla quale poteva tenere d’occhio i punti di ingresso in caso di blitz da parte delle forze dell’ordine per poi fuggire dai tunnel sottostanti al locale, che portavano direttamente in strada.

Dunque, dal 1986 in poi, grazie all’intuizione di Smith, il Poetry Slam si diffuse sempre di più, raggiungendo anche l’Europa e il mondo intero, fino ad arrivare in Italia tra gli anni Novanta e gli inizi del Duemila.

In Sicilia, invece, il Poetry Slam sbarca ufficialmente tra il 2010 e il 2011 e a raccontare questa realtà nell’Isola è la coordinatrice regionale per la Sicilia Nausica Zocco: «Per quanto riguarda gli inizi del Poetry Slam in Sicilia, bisogna dire subito che andava fortissimo a Palermo con il grande contributo dell’ex coordinatore regionale Massimo Mirabile, che credette fino in fondo a questo tipo di arte poetica.

Quando mi è stato passato il testimone per questo ruolo, nel 2017, già vi erano molte iniziative che erano state realizzate a Palermo, anche grazie a luoghi divenuti simboli nella città, dove si organizzavano frequentemente degli Slam, cioè il Piccolo Teatro Patafisico ad esempio. Al momento in questa struttura non si organizza nulla, si aspettano però aggiornamenti in merito».

Quando «sono diventata coordinatrice – dice Zocco - il mio obiettivo principale è stato fin da subito di espandere il Poetry Slam nel nostro territorio. Infatti, grazie all’aiuto di tante associazioni culturali siamo riusciti a organizzare competizioni a Modica, Noto e Ragusa. In quest’ultima città si è tenuta la finale regionale di quest’anno, la vincitrice è stata Viola Margaglio.

Stiamo riuscendo come coordinamento regionale a toccare piano piano sempre più città siciliane, adesso, il nostro prossimo passo consiste nel portare la poesia di strada nell’entroterra e riprendere attività consistenti nel capoluogo siciliano».

Il Poetry Slam in Sicilia è in forte crescita, molti poeti partecipano e c'è anche una buona accoglienza da parte di chi assiste semplicemente come spettatore. Alle competizioni prendono parte poeti di qualsiasi età, sia a quelle di carattere locale che regionale. Si parte dai 20 anni fino ad arrivare oltre i 60 a volte.

Tra l’altro, questo aspetto permette un confronto tra le varie concezioni di poesie in queste fasce d’età, ma non solo, è interessante notare che chi partecipa non per forza proviene dal mondo artistico o teatrale. C’è chi fa l’insegnante, chi ancora studia e così via. Insomma, nessun limite per partecipare.

Il Poetry Slam è un’occasione interessante per raggiungere con la poesia tutte le persone, perché non si tratta della poesia che non trova via di fuga da un’aula scolastica, o da altri ambienti di nicchia. A tal proposito, si tratta di una forma poetica capace di toccare le persone con parole che non obbligatoriamente rispettano metriche astruse, o chissà quali auliche forme stilistiche.

Si arriva dritti al cuore delle persone, ai corpi lì presenti, alle emozioni, la poesia si tocca con mano. Il viaggio del Poetry Slam in Sicilia in particolare continua, e sta iniziando a diffondersi sempre di più, non può e non deve essere un fenomeno culturale all’attenzione di pochi, così come lo pensò già il fondatore Marc Kelly Smith, ma deve arrivare a tutti, nessuno escluso.

Una competizione di Poetry Slam funziona così: prima di tutto occorrono un minimo di sei poeti, dopodiché questi recitano una o più poesie nell’arco di tre minuti, chi sfora il tempo indicato subirà delle penalità a partire da 0,5 punti a un massimo di 2.

A dare i voti è la giuria, composta da persone facenti parte del pubblico, il più delle volte scelte poco prima dell’inizio della competizione e in modo casuale, che non abbiano legami di parentela, o altri tipi di favoritismi verso i poeti in gara. Chi prende i voti più alti passa al secondo round, nonché ultimo, fino a decretare il vincitore.

Da non dimenticare che al secondo turno la giuria viene cambiata. Il tutto viene guidato dal Maestro o Maestra di Cerimonia. Queste sono le regole ufficiali riconosciute dalla Lega Italiana Poetry Slam, all’interno del sito ufficiale è possibile prendere visione del regolamento completo.

Invece, per il raggiungimento di campionati italiani e internazionali, bisogna vincere le competizioni locali, successivamente arrivare alle regionali e vincere la finale regionale, così si accede alla gara nazionale. Nel voler diffondere ancor di più il Poetry Slam soprattutto tra i giovanissimi e all’interno delle scuole di Palermo vi è un giovane professore palermitano di italiano e latino, che insegna presso il liceo Danilo Dolci.

«Ho presentato il progetto nella scuola dove insegno e la dirigenza si è dimostrata aperta alla proposta - spiega Andrea Castrovinci Zenna -. Esattamente il Poetry Slam nella scuola, la Lips, prevede le attività aperte agli under 20. Consiste in questo: le regole di gara rimangono quelle tradizionali, ma andrebbero aggiunti due brevi momenti di approfondimento culturale sulla poesia del Novecento, uno a inizio evento, e uno nell'intermezzo tra il primo e il secondo turno di gara.

Si ritiene preferibile approfondire autori che, durante il corso degli studi, riesce difficile studiare per mancanza di tempo. In questo senso si potrebbe pensare a interventi dei docenti di max 30 minuti, per lasciare maggiore spazio ai giovani partecipanti di esibirsi nel loro atto di recitazione poetica. In alternativa all'approfondimento su un autore (o un'opera) sarebbe anche possibile presentare una lezione breve di tecnica poetica, di metrica retorica e stilistica.

Tali attività sarebbero in ogni caso secondarie rispetto al nucleo dell'azione scenica, i cui protagonisti, come poeti e come giurati, saranno i discenti.

È un’ottima iniziativa per offrire la poesia agli alunni in modo diverso, come atto performativo per mettere al centro l’importanza della persona. Un’attività divertente, se presa nel modo giusto chiaramente, che propone la poesia in modo non troppo canonico e noioso, come può risultare certe volte» aggiunge il professore.

Il progetto del docente palermitano si realizzerà presso i Magazzini Brancaccio che l’istituto palermitano sta rivalorizzando a partire anche da questa interessante attività. Oggi, con l’attività di vari collettivi culturali ed ex campioni delle fasi regionali si sta lavorando all’organizzazione in modo più frequente di eventi di Poetry Slam.

Come Renata Prado, la quale ha vinto l’edizione della finale regionale in Sicilia del 2021 e con l’associazione culturale Vionnet di Noto vuole far arrivare la poesia di strada anche a Catania e Messina, e altro obiettivo che vogliono realizzare è di fare più eventi a Palermo.

Qui, venerdì 14 ottobre si terrà il prossimo appuntamento di Poetry Slam nel locale Mala Cara di via Paternostro alle 18.30, Maestra di Cerimonia sarà Emanuela Tolomeo, che organizza nel capoluogo siciliano molti eventi legati a questa forma di arte poetica e performativa con il collettivo StraniAttrattori. Infine, il prossimo Poetry Slam che si terrà in territorio nostrano sarà a Modica, in occasione del Versi di Luce Festival che si terrà nel mese di dicembre.
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