ARTE E ARCHITETTURA
“A Suitcase”: Lee Kit e la poesia del quotidiano
Al suo schiudersi, come uno scrigno, tutta la poesia e l’intensità narrativa di una vita prendono posto e invitano lo spettatore a prenderne parte
Alla Galleria dell’Arco ( via Siracusa, 9) è approdata la mostra del giovane artista cinese Lee Kit, classe 1978, che sarà possibile visitare fino a sabato 5 dicembre. A cura di Helga Marsala, il progetto espositivo ha un significativo titolo, “A Suitcase”: una valigia di stoffa dipinta a mano assume su di sé tutta la carica emozionale dello spostamento fisico, concretamente vissuto dall’artista. Nel piccolo bagaglio egli ha custodito le opere artistiche che ha portato fino a Palermo, durante le ventidue ore di volo che la separano da Hong Kong, città natale di Kit. Al suo schiudersi, come uno scrigno, tutta la poesia e l’intensità narrativa di una vita prendono posto nei locali della galleria e invitano lo spettatore a prenderne parte e condividerla.
Formatosi all’Istituto di Arti Applicate, Kit ripone tutta l’abilità tecnica acquisita nelle sue creazioni: recupera tessuti senza identità alcuna e li dipinge a mano. Come astratte tele, queste stoffe si animano di trame decorative geometriche e acquistano una loro ragion d’essere nel riuso che ne fa l’artista, laddove trovano la loro nuova dimensione nel quotidiano divenire. Diventano infatti tovaglie da tavola, asciugamani, fazzoletti; trovano un loro posto nel mondo, passando attraverso l’intimità domestica di Kit: testimoniano dei rituali ordinari che compie, partecipano degli eventi straordinari che danno valore a un’esistenza. Questi momenti sono documentati da scatti fotografici che, senza pretese, raccontano, con toni pacati e discreti, l’esistenza dell’artista e le relazioni che tesse: trama e ordito delle sue stoffe dipinte, persone e oggetti che compongono la sua biografia, un tutt’uno nella fitta rete artistica della poetica di Kit.
Un’operazione site specific ha inoltre contraddistinto l’esperienza palermitana dell’artista cinese: al suo arrivo, infatti, ha invitato la curatrice Helga Marsala a fargli dono di oggetti personali, significativi e importanti nella sua vita. Un libro, uno specchio, due piccoli panni bianchi, trascorrono da un’esistenza a un’altra: portatori della memoria storica individuale della donna sono investiti di un nuovo valore affettivo da parte di Kit che li riceve e ne diventa garante nel presente, rinnovandoli nella loro veste e riconfigurandoli nello spazio più interno della galleria. Come per le altre opere in mostra, la condivisione dell’intimità dei suoi protagonisti, toccante e delicata, prende corpo e verità nel dono che l’artista destina ai suoi spettatori. La mostra è visitabile gratuitamente dal lunedì al sabato, dalle ore 16 alle 20; per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.dearco.it.
Formatosi all’Istituto di Arti Applicate, Kit ripone tutta l’abilità tecnica acquisita nelle sue creazioni: recupera tessuti senza identità alcuna e li dipinge a mano. Come astratte tele, queste stoffe si animano di trame decorative geometriche e acquistano una loro ragion d’essere nel riuso che ne fa l’artista, laddove trovano la loro nuova dimensione nel quotidiano divenire. Diventano infatti tovaglie da tavola, asciugamani, fazzoletti; trovano un loro posto nel mondo, passando attraverso l’intimità domestica di Kit: testimoniano dei rituali ordinari che compie, partecipano degli eventi straordinari che danno valore a un’esistenza. Questi momenti sono documentati da scatti fotografici che, senza pretese, raccontano, con toni pacati e discreti, l’esistenza dell’artista e le relazioni che tesse: trama e ordito delle sue stoffe dipinte, persone e oggetti che compongono la sua biografia, un tutt’uno nella fitta rete artistica della poetica di Kit.
Un’operazione site specific ha inoltre contraddistinto l’esperienza palermitana dell’artista cinese: al suo arrivo, infatti, ha invitato la curatrice Helga Marsala a fargli dono di oggetti personali, significativi e importanti nella sua vita. Un libro, uno specchio, due piccoli panni bianchi, trascorrono da un’esistenza a un’altra: portatori della memoria storica individuale della donna sono investiti di un nuovo valore affettivo da parte di Kit che li riceve e ne diventa garante nel presente, rinnovandoli nella loro veste e riconfigurandoli nello spazio più interno della galleria. Come per le altre opere in mostra, la condivisione dell’intimità dei suoi protagonisti, toccante e delicata, prende corpo e verità nel dono che l’artista destina ai suoi spettatori. La mostra è visitabile gratuitamente dal lunedì al sabato, dalle ore 16 alle 20; per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.dearco.it.
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