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Al Biondo Albertazzi è l’imperatore Adriano

  • 4 dicembre 2006

Uno spettacolo che da oltre diciassette anni gira i teatri sia in Italia che all’estero mantenendo inalterato il proprio fascino e la propria attualità. Una grande “storia” come quella dell’uomo che fu imperatore di Roma dal 117 al 138 d.C. Ma soprattutto un grande attore che ha finito per essere un tutt’uno con il personaggio che interpreta. Tutto questo è “Memorie di Adriano” interpretato da Giorgio Albertazzi, attore, regista ed autore che sin dalla prima edizione dello spettacolo, avvenuta il 31 luglio del 1989 a Villa Adriana di Tivoli (Roma), condivide le emozioni di questo ormai classico della scena italiana. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Biondo di Palermo dal 5 al 10 dicembre presso la sede dello stabile in via Roma, 258.

“Memorie di Adriano”, diretto da Maurizio Scaparro e prodotto dal Teatro di Roma, è tratto dall’omonimo testo di Marguerite Yourcenar, un’opera profonda scritta in prima persona che, dando voce allo stesso protagonista, ricostruisce la dimensione umana e le esperienze di vita dell’imperatore Adriano. Si tratta quindi, come nel testo così nella resa teatrale, di un Adriano che dà sfogo a riflessioni e malinconie. L’imperatore viene attraversato dai ricordi che si materializzano sul palcoscenico: con gli occhi della mente e del cuore rivede, infatti, l'amato Antinoo, si intenerisce per un canto dell'infanzia, si appaga dei precetti dell'antico maestro. Rivisita i principali avvenimenti che hanno reso grande la sua esistenza, e si prepara ad affrontare la morte con serenità e dignità.

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Una storia delle confidenze strettamente personali che però hanno il merito di superare i confini del tempo e dell’individualismo, diventando moniti e riflessioni sempre attuali. Nelle note di regia di Maurizio Scaparro si legge: «Adriano è più di un uomo, è l’immagine, o meglio il “ritratto” di ciò che noi siamo oggi, nelle sue parole ritroviamo le radici del pensiero occidentale e della nostra storia. Ma mai come oggi questo spettacolo e questo testo mi sembrano così attuali. In un mondo dove i fondamentalismi e l’ignoranza seminano morte e distruzione, in un mondo che sembra lentamente sfaldarsi sotto i colpi dell’intolleranza, della guerra, dell’egoismo, degli interessi mercantili, le parole di Adriano assumono un significato nuovo, profondo, che ci aiuta a riflettere sul nostro momento storico indicandoci, forse, uno spiraglio di speranza».

Dal testo cita infatti: «non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno dai nostri frontoni, dalle nostre cupole… e se i Barbari s’impadroniranno mai dell’impero del mondo, saranno costretti ad adottare molti nostri metodi; e finiranno per rassomigliarci». Lo spettacolo è in opzione, la prenotazione è pertanto obbligatoria fino ad esaurimento posti; “Memorie di Adriano” sarà rappresentato martedì, venerdì e sabato alle 21, mercoledì giovedì e domenica alle 17. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al botteghino del teatro Biondo telefonando allo 0917434341, dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 19, o scrivere all’indirizzo botteghino@teatrobiondo.it.

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