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All'Albergo delle Povere si presenta l'arte etrusca

Un'anteprima, ad ingresso gratuito, della nuova collezione etrusca finalmente riunita, prima dell’esposizione definitiva al Museo Regionale Salinas

Balarm
La redazione
  • 21 ottobre 2012

Una prova generale di un grande evento: il Reale Albergo delle Povere ospita da fino a domenica 6 gennaio la mostra “Gli Etruschi a Palermo", un'anteprima della nuova presentazione al pubblico della collezione etrusca, prima dell’esposizione definitiva all’interno del Museo Regionale Salinas, il cui restauro dovrebbe essere terminato entro i primi mesi del 2013. Per la prima volta la collezione mette finalmente insieme i reperti lapidei, le terrecotte, i bronzi, le ceramiche, gli avori, in una visione unitaria che mancava nel precedente allestimento museale.

La mostra, che può essere visitata ogni giorno dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 ad eccezione di domenica e festivi, è ad ingresso gratuito: la Collezione Casuccini, acquistata nel 1865 dal Regio Museo di Palermo, è senz’altro una delle più importanti raccolte di materiali etruschi esistenti in Italia e comprende circa 10.000 reperti. «E’ un’esposizione bellissima – spiega Agata Villa, direttore del museo Salinas e coordinatore scientifico della mostra – che presenta una collezione unica di reperti dell’epoca etrusca, salvati dalla dispersione e assicurati al patrimonio nazionale grazie alla segnalazione dell’allora Commissione di Antichità e Belle Arti della Sicilia e del ministro dell’Istruzione, Michele Amari. I reperti furono acquistati per 35 mila lire dell’epoca e collocati nel museo nazionale di Palermo, oggi museo archeologico regionale Salinas»

La mostra propone una selezione di grande bellezza delle opere della collezione etrusca: bronzi, ceramiche e avori sono esposti secondo un criterio cronologico, proponendo in mostra per la prima volta alcune opere. Spiega la Villa: «Tra i reperti più preziosi c’è un canopo, ovvero un monumentourna funeraria indicato con il nome di Plutone, risalente alla prima metà del VI secolo». Dall’Attica arrivano ancora vasi e oinokoe (i vasi per il vino), dalla cittadella etrusca di Poggio Gallinella provengono una serie di reperti lapidei, parti di monumenti funebri realizzati con sovrapposizioni finemente scolpite, ritratti e animali mitologici.

«Questo evento – dice l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Amleto Trigilio – offre la duplice possibilità di valorizzare la struttura museale dell'Albergo delle Povere e consente ai visitatori di apprezzare un'esposizione unica al mondo, riallestita per l'occasione. I nostri capolavori devono essere ammirati, non dobbiamo chiuderli in depositi polverosi. Nei nostri magazzini esistono opere d’arte che possiamo offrire al pubblico a costo zero. Questa, come altre iniziative, sono il segnale di come si può fare grande cultura anche con investimenti ridotti».

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