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Alle Eolie la maratona del gourmet: i volti dei protagonisti artigiani del gusto

Il 14 e 15 maggio le Eolie chiamano a raccolta alcuni "Artigiani del gusto", personaggi di spicco dell’enogastronomia italiana per 48 ore di alta cucina

  • 13 maggio 2017

Alcuni degli Artigiani del Gusto

Filosofia, gusto e lavorazioni artigiane. Domenica 14 e lunedì 15 maggio le Eolie chiamano a raccolta alcuni dei personaggi di spicco dell’enogastronomia italiana per una manifestazione aperta al pubblico (visualizza il programma).

Veri e propri artigiani del gusto come Walter Massa, Davide Longoni, Filippo Drago, Marilina Paternò, Francesco Guccione, Giovanna Musumeci, Gae Saccoccio e la cucina gourmet di Martina Caruso, che regaleranno ad appassionati gourmand una “48 ore” di ricercato benessere e relax in quel paradiso naturale che è l’isola di Salina.

Ma chi sono i protagonisti? Uno è, per esempio, Walter Massa: una figura leggendaria nel mondo del vino italiano. A lui si deve la riscoperta del vitigno Timorasso, dal quale è riuscito a ottenere vini memorabili. Oggi coltiva 23 ettari sulle colline di Monleale, in Piemonte e gli altri suoi vitigni sono la Barbera, la Croatina e la Freisa.

Walter è un sostenitore accanito del “vino in vigna” e meno in cantina. Per questo ha scelto di non ricorrere alle denominazioni disponibili per molte etichette, forte della sua fama consolidata di vero artigiano del vino.
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Vengono dal Piemonte anche Paola ed Elena Conti. Si sono distinte per la difesa del loro territorio, nel segno del rispetto degli antichi valori e dei tempi lenti, indispensabili per produrre un vino di lunga durata. Il Doc Boca “Rosso delle donne” è la loro etichetta più famosa.

Davide Longoni invece, è studioso e icona della panificazione nel senso più alto di questa professione: grano, cereali, farine e lievitazioni, sono il suo mestiere, la sua arte, la sua ragione di vita.

Cresciuto in Brianza con un papà che a mezzanotte si alzava per preparare e sfornare il pane, non ci ha pensato due volte e dopo la laurea in Letteratura è tornato in bottega e si è messo a impastare. La farina la compra personalmente dal mugnaio, evitando la grande distribuzione.

La lievitazione con la pasta madre, rivista in chiave moderna, è la chiave di volta dei suoi prodotti da forno. Passiamo adesso ai siciliani. Filippo Drago di Molini del Ponte è uno dei personaggi più celebri di questo settore per l’utilizzo di grani antichi siciliani e molitura in pietra. In altre parole, la sintesi tra mondo antico e contemporaneo. Il recupero dei grani antichi è stato il passo fondamentale.

Poi, nel mulino, avviene una lavorazione in purezza di ogni singolo chicco. Moderni sistemi di selezione e pulitura a controllo ottico scartano le impurità, l’antico mulino a pietra naturale restituisce alle farine tutto il sapore della varietà del grano.

Le due sorelle Marilina e Federica Paternò gestiscono la Cantina Marilina: un’azienda vitivinicola di Noto, nel sud-est della Sicilia. Nata nel 2001, oggi sotto l'ala, appunto, dal lato femminile della famiglia. La particolare ubicazione geografica e i terreni calcarei conferiscono personalità ai vini, così come gli appassimenti al sole e i metodi “ancestrali” adottati nella produzione.

Francesco Guccione, autentico vigneron di Sicilia, coltiva sei ettari di vigneto secondo i principi dell’agricoltura biodinamica. I suoi appezzamenti si trovano in contrada Cerasa, nelle alte colline di San Cipirello (Palermo).

Tra i vini prodotti, Catarratto, Nerello Mascalese, Perricone e un particolarissimo Trebbiano. Per la vinificazione, pochissimi interventi e solo lieviti indigeni, fermentazione malolattica spontanea, qualche travaso, pochi solfiti e nessuna filtrazione. Le sue bottiglie, oltre che buone, sono anche belle. Lo stemma di famiglia è nell’etichetta, la capsula è una colatura realizzata con cera d'api.

Giovanna Musumeci, figlia d’arte, è pasticcere e cake designer e il suo bar si trova sull’Etna nella piazza centrale di Randazzo. Da qualche anno ha approfondito il prodotto gelato e, nel 2015, ha partecipato alla selezione italiana per la Coppa del Mondo di Gelateria e si è classificata quinta.

Secondo alcune classifiche, la sua è la prima gelateria di Sicilia e tra le prime quindici in Italia. Tra le cose più affascinanti, Giovanna produrrà a Salina un gelato realizzato usando l’antico metodo delle “Neviere”.

Gaetano Saccoccio, pensatore e degustatore indipendente alla ricerca di vigne, vignaioli e artigiani, seguirà, anzi, "cucirà" le diverse parti dell’evento tra loro e durante l’intero programma. Gaetano costruisce ponti culturali ed esplora intimamente la “Natura delle cose”. Natura delle cose è, tra l’altro, il nome del sito da cui promuove un’educazione consapevole al bere.

Non mancherà Bonetta dell'Oglio, che stupirà con il gelato al colostro, il primo latte, una chicca assoluta. Nasce da un’idea concettuale di recupero e fondata sull’etica, resa possibile grazie al contributo dell’allevatore bio Giuseppe Grasso di Vizzini (Catania).

Il colostro utilizzato proviene, infatti, da un allevamento che pratica la transumanza in terreni salubri della Sicilia orientale e che rispetta il benessere degli animali.

Il colostro viene consumato dai vitellini, però in questo periodo dell’anno, in cui gli animali pascolano di più, c’è la possibilità di avere una quantità limitata di latte che non viene sottratta alla loro alimentazione, ma anzi essendo in eccesso deve essere necessariamente tolta dalle mammelle per evitare che le mucche possano andare in mastite.

Sarà degustato lievemente addolcito dal miele di cardo, spontanea presente nei nostri pascoli, e accompagnato da un velo di Pan di Spagna di Maiorca, con qualche goccia di distillato di miele in purezza e rifinito con fiori di campo brinati.

Martina Caruso non è semplicemente una giovane e famosa chef stellata (1 Stella Michelin), ma anche padrona di casa e parte integrante del programma di questa “due giorni”. Martina, giovanissima, è tra i nuovi simboli della cucina eoliana; acclamata dalla critica e pluripremiata come una delle migliori interpreti dell’alta cucina di Sicilia, sfoggia uno stile creativo e ricercato, un assoluto riferimento gourmet per appassionati.

I suoi piatti, freschi e leggeri, sono interpretati con eleganza e originalità e racchiudono l’essenza stessa di Salina e del Signum, Luxury boutique hotel ricavato da un antico borgo eoliano che sarà quartier generale della due giorni.
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