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“AntePrima, frequenze contemporanee”, laboratorio artistico globale

  • 29 agosto 2005

Un inedito connubio fra arte e teatro prende forma a Palermo con la rassegna “AntePrima – frequenze contemporanee”, curata da Simone Mannino e nata dalla collaborazione tra la Galleria Prati ed il Teatro Garibaldi, che fino al 15 dicembre apre i suoi spazi collaterali, in via Castrofilippo 30 a Palermo, alle sei esposizioni in programma. Un “luogo” della parola, della musica, della danza accoglie l’arte figurativa e vi interagisce, si fa fonte di suggestioni, si mescola con i lavori stessi dei giovani artisti coinvolti nel progetto. Se nel termine “Anteprima” è chiaro il richiamo alla dimensione teatrale del ciclo di mostre e il riferimento anche agli orari di visita delle stesse, ovvero prima delle performances, in “frequenze contemporanee”, che completa il nome della rassegna, c’è ulteriore indicazione dei fini, meglio dire auspici, dell’evento: fornire un’occasione di incontro e frequentazione culturale fra artisti di diverso segno, dare vita ad un luogo di creazione secondo percorsi sperimentali ed alternativi, sfruttando ambienti idonei a trasformazioni, non chiusi a poche soluzioni d’allestimento, e valorizzando uno spazio prezioso in sé. Il tutto a stretto contatto con l’attività teatrale, anzi in dimensione di continuità con essa. Inaugurata venerdì 26 agosto e visitabile ogni giorno (ore 18./20.30) fino al 7 settembre, la prima mostra del ciclo propone l’istallazione “Quadrivium” del giovane ed eclettico palermitano Andrea Cusumano. Qui la fusione fra arte plastica e teatro è fatto compiuto.

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Il lavoro, già presentato con alcune varianti a Londra, comprende quattro sculture di dimensioni naturali realizzate in polistirolo, cartapesta e foglia d’oro, e un piccolo pupazzo in cartapesta e polistirolo; lo spazio dell’allestimento comprende due vani comunicanti che si presentano come un’unica “scena” in cui ad elementi fissi più grandi corrispondono altrettanti elementi in movimento. I quattro attori introducono il visitatore in uno spazio straniato, in un “paesaggio interiore” che cattura d’improvviso, e le sculture nel secondo locale compongono un quadro speculare alla performance in corso. Un paesaggio interiore si è detto: di più, un paesaggio intimo, in cui quelle quattro figure, gli attori o le sculture, sono degli alter-ego in dialogo con un sé rappresentato dal pupazzo/fanciullo. Con le altre esposizioni in calendario, si spazia fra diversi linguaggi artistici. Dai lavori fotografici e grafici del siracusano Lorenzo Pasqua alle singolari sculture del francese Philip Berson; opere scultoree anche con la palermitana Elisa Nicolaci, per proseguire con i lavori più sperimentali dell’intero ciclo, su video ed audio, dei palermitani Gianluca Scuderi e Samuele Calabrò, fino alla penultima esposizione in programma, che avrà per protagonista un video inedito girato in Libano e in Siria da Michel Ferraro. Ultimo evento in calendario, una mostra pittorica di Simone Mannino, che realizzerà i dipinti durante lo svolgimento di AntePrima, vivendo appieno quelle potenzialità dello spazio teatrale quale laboratorio artistico “globale” che la rassegna stessa intende suggerire e promuovere.

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