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Battuta l'Ucraina, Italia in semifinale

  • 3 luglio 2006

Italia-Ucraina 3-0 (primo tempo 1-0)
Reti
: Zambrotta al 6’, Toni al 14’ st e al 24’ st
Italia (4-4-1-1): Buffon; Zambrotta, Barzagli, Cannavaro, Grosso; Camoranesi (23’ st Oddo), Pirlo (23’ st Barone), Gattuso (32’ st Zaccardo), Perrotta; Totti; Toni. All. Lippi
Ucraina (3-5-2): Shovkoskyi; Sviderskyi (20’ Vorobey), Rusol (47’ Vashchuk), Nemaschnyi; Gusin, Gusev, Tymoschuk, Shelayev, Kalinichenko; Milevskiy (26’ st Belik), Shevchenko. All. Blokhin
Arbitro: De Bleeckere (Belgio)
Ammoniti: Sviderskyi, Kalinichenko, Milevskyi

Con la rotonda vittoria per 3-0 contro l’Ucraina l’Italia si conquista l’accesso alle semifinali del Mondiale, dove l’attende la Germania, padrona di casa, spinta dall’entusiasmo del suo pubblico. Sulla carta era il quarto di finale più semplice perché i nostri avversari sono praticamente debuttanti e sono arrivati ai quarti battendo ai rigori una Svizzera che è uscita dalla competizione senza subire reti. Ma il valore degli avversari non va affatto sminuito perché non va dimenticato che questa nazione, prima della scissione, ha regalato alla nazionale sovietica fior di giocatori ed oggi vanta tra le sue file un Pallone d’oro come Shevchenko. Partita quindi insidiosa, da non sottovalutare, specie dopo le ultime prestazioni degli azzurri poco convincenti.

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Lippi torna al modulo ad una sola punta supportata da Totti. Spazio quindi per Toni, ancora a secco di gol, ma sempre molto pericoloso. Un 4-4-1-1 apparentemete più prudente. Eppure bastano pochi minuti per rendersi conto che i nostri giocatori sono scesi in campo con una determinazione ed una preparazione nettamente superiore alle precedenti uscite. Dopo appena sei minuti l’Italia è in vantaggio grazie ad un bel tiro dalla distanza di Zambrotta che sorprende il portiere. Grande la gioia del difensore della Juventus, migliore in campo. Per tutto il primo tempo l’Italia non confeziona azioni da gol particolarmente pericolose, ma gioca a tutto campo, regalando qualche sprazzo di bel gioco. Totti sembra in palla e si lascia andare in quelli che sono i pezzi più pregiati del suo repertorio, vale a dire colpi di tacco e passaggi filtranti. È un’altra Italia, bella e concreta. Dietro Cannavaro e Barzagli annullano Shevcenko e compagni e Buffon sembra riposare.

Nella ripresa però l’Ucraina scende con una determinazione maggiore ed in 15 minuti sfiora per tre volte il gol. Ancora una volta dobbiamo ringraziare San Buffon che prima devia in angolo un colpo di testa ravvicinato di Kalinichenko. Poi al 13' respinge un tiro ravvicinato di Gusey e sulla ribattuta Zambrotta sulla linea allontana un tiro ancora di Kalinichenko. Sono momenti di sofferenza, quasi del tutto inspiegata, perché per come era stato condotto il primo tempo nulla poteva far presagire un così drastico cambio della rotta. Serve assolutamente un gol ed al 59’ si sblocca Toni: su azione di calcio d’angolo assist di Totti; non ci arriva Cannavaro ma ci arriva Toni che di testa mette a segno il suo primo gol mondiale. Era ora che l’ex centravanti del Palermo mettesse la sua firma su questo campionato. Toni si ripete 10 minuti dopo quando Zambrotta, al termine di una bella azione personale sulla sinistra, gli offre un pallone che deve soltanto essere depositato in rete per il più facile dei gol. Doppietta dell'attaccante e Italia in vantaggio per 3-0.

La partita è virtualmente finita ed allora Lippi da spazio ai “panchinari”. Dentro Oddo, Barone e Zaccardo che possono mettere la loro firma su questa gara. Grande merito va comunque dato all’Ucraina che fino all’ultimo ha lottato, cercando il gol della bandiera, ma se c’è una cosa che bisogna ammettere è che questa Italia si è portata in Germania anche una discreta dose di fortuna, forse accumulata durante le precedenti edizioni in cui le cose non sono andate per il verso giusto. Finisce così 3-0, una vittoria dedicata a Gianluca Pessotto, da qualche giorno in ospedale in gravi condizioni. Adesso ci aspetta la Germania e sarà una semifinale suggestiva, carica di bei ricordi e soprattutto densa di emozioni.

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