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Beni culturali: sconti a chi restaura, l'apertura ai privati

Beni culturali sotto i rifliettori, il piano della Regione arriva anche a Palermo: sono previsti sconti fiscali per chi restaura. E il volto dell'amministrazione cambia

Balarm
La redazione
  • 2 ottobre 2015

Cambia, il volto dell'amministrazione dei beni culturali cambia. C'è in ballo una grande riorganizzazione che coinvolgerà musei e siti archeologici e porterà al taglio di ben novanta posti da dirigente, il tutto entro metà ottobre.

La notizia arriva proprio dall'assessorato ai beni culturali, e si ramifica in diverse novità, a partire dal decreto che prevede di concedere ai privati uno sconto, pari al 65% dell’investimento fatto, per finanziare interventi di tutela, conservazione e promozione di un qualunque bene culturale della Regione.

In sostanza, i beni culturali si aprono ufficialmente ai privati: il soggetto che investirà, ad esempio, centomila euro nel recupero e nel restauro di un bene, avrà un credito di imposta di sessantacinque mila euro da sfruttare negli anni a venire.

Ma non è tutto qui: al termine dei lavori finanziati, i privati potranno usufruire e sfruttare il bene per attività promozionale: via all'aaccesso a campagne pubblicitarie che includono immagini dei beni culturali o alla promozione dei propri marchi attraverso la cartellonistica che verrà appositamente sistemata in siti e musei.

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Prendetela come volete, ma questo sembra essere il futuro, e poco importa lo storcere del naso di chi sicuramente non vorrebbe vedere un logo tra un quadro e l'altro o un grande spot sulla facciata del monumento che ama.

L'assessore Purpura sembra però essere convinto della sua azione: sebbene abbia dichiarato che a livello nazionale quest'azione non abbia dato i risultati sperati, pare che si stiano applicando dei correttivi che la rendono più appetibile.

Proprio per questa motivazione sarà facilitata la sponsorizzazione di interventi di valore inferiore a quaranta mila euro. Con questo piano la regione spera di ottenere di più da questo settore, ritenuto uno dei principali, da cui finora si è incassato di meno di quanto previsto.

Frattanto, l'assessorato sta definendo un altro decreto, riguardante l'apertura alle associazioni culturali nelle attività di fruizione dei siti. In base a questo, le associazioni potranno interagire nella gestione dei siti per iniziative ed eventi legati alla fruizione dei siti stessi.

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