ATTUALITÀ

HomeNewsAttualità

Botta e risposta con il candidato: la Mobilità secondo Fabrizio Ferrandelli

Le congestioni alle ore di punta, le Ztl e le pedonalizzazioni: nell'attesa che Palermo risolva il problema del traffico, che farebbe il candidato a sindaco?

  • 11 aprile 2017

Fabrizio Ferrandelli

Aree congestionate, tram, anello, metro, pedonalizzazioni e zone a traffico limitato. Quello della mobilità a Palermo resta un pantano difficile su cui camminare e mentre procedono le migliorie la città si divide in due, se non tre, su quasi ogni punto. Resta in piedi il problema traffico, un vanto per Palermo che è stata più volte menzionata come città più trafficata d'Italia. Più volte.

Quindi sui social ma non solo, il traffico sembra essere una delle piaghe che soffocano i palermitani: e abbiamo chiesto a uno dei candidati a sindaco di Palermo che farebbe, se vincesse le prossime elezioni, per la mobilità della città.

«Abbiamo in programma diversi focus da fare su diversi temi - annuncia Fabrizio Ferrandelli, candidato alle amministrative 2017 - ma il focus sulla mobilità lo abbiamo già fatto e sembra che il problema si poggi sull'assenza di politche di intemobilità».

Che significa? «Si tratta della creazione di punti intermodali di scambio - spiega - delle aree in cui convergono diversi mezzi come tram, ferrovie, bus, car sharing e anche bike sharing che permettono al cittadino di lasciare l'auto e spostarsi con la linea che più gli conviene. È la soluzione a cui abbiamo pensato e non potendo far leva su grosse finanze opereremmo su luoghi e parcheggi già esistenti».
Adv
Sono stati individuati cinque nodi: stazione centrale, stazione Notarbartolo, Francia, Basile e Roccella, punti strategici in corrispondenza della Circonvallazione nei quali sono già presenti fermate del passante ferroviario e parcheggi.

«Sappiamo che durante il giorno sono centomila i cittadini in più che si muovono in centro. Vengono spesso dalla zona sud, quindi da Termini Imerese e Villabate e noi vorremmo terminare lo svincolo Roccella, che oltretutto è già stato finanziato. In aggiunta all'operazione si potrebbe agire anche sulle zone di via Galilei, Notarbartolo, Francia, Brasa, piazza Indipendenza».

Un grande sistema di scambio con grande parcheggio negli immediati pressi della Ztl, quello pensato per la stazione centrale «Che verrebbe aggangiato a delle "strade-parcheggio" e a dei parcheggi, sempre in centro, che verrebbero realizzati grazie all'intervento di attori privati».

Una delle questioni che più scaldano gli animi però è il tram, non in assoluto, ma la linea che attraverserebbe via Libertà. «Noi siamo contrarissimi - commenta - la prima cosa che farei sarebbe rimodulare il Patto per Palermo per bloccare l'idea del tram su via Libertà e su Mondello. Trovo che il sistema di trasporto su ferro costi molto di più rispetto a quello su gomma e anche i costi futuri di gestione sarebbero ingestibili».

«Gli stessi tratti possono essere serviti da un sistema di Brt (bus rapid transport): autobus elettrici e satellitari che si sincronizzano con i semafori e che avrebbero le loro corsie. Si possono comprare e avere immediatamente senza dover abbattere alberi né allestire cantieri creando disagi. Lo stanno facendo sugli champs Elysees parigini».

«I bus avrebbero infatti un piccolo asse dedicato restando comunque su asfalto e non su rotaie - spiega - un mezzo potrebbe essere in città nel giro di due mesi ed è tecnoligico: avrebbe tempi di percorrenza certi e penseremmo a delle app innovative e affidabili. Noi vogliamo una città ecologica e sostenibile ma anche economica».

Per collegare le periferie Ferrandelli immagina uno studio propedeutico. «Andrebbero disegnate delle linee di trasporto per le periferie soltanto dopo aver studiato i desideri di chi le abita, non conosciamo le esigenze di traffico dei cittadini che potrebbero voler andare anche altrove e non solo in centro. Collegare il centro con l'esterno e viceversa è facile: io immagino i quartieri periferici come delle isole che devono poter comunicare anche tra loro».

Immagina anche di trasformarle in piccoli centri ma quello delle periferie è un argomento troppo vasto che andrà ampliato a suo tempo, intanto il candidato a sindaco annuncia che «Sicuramente andremmo avanti sulle virtuose pedonalizzazioni in atto estendendole anche in periferia e decentrare uffici di pubblica utilità potrebbe snellire il flusso di traffico».

La scommessa è comunque convincere i palermitani a parcheggiare la macchina definitivamente. «Ovunque nel mondo la media persone che prende i mezzi è del 30% mentre a Palermo resta intorno al 10%. Questo non succede per scelta ma perché è la soluzione a lunghe attese e incertezze».

«I mezzi a oggi non sono affidabili né per orario né per percorrenza - conclude - il trasporto pubblico va migliorato nelle condizioni, integrato e anche ampliato. Soltanto dopo questi miglioramenti penserei a una grossa campagna gratuita, magari da applicare nei weekend, per incentivare l'uso de trasporto pubblico».
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI