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Cheech Skaos e il ritorno dello ska al BlowUp

  • 10 aprile 2005

Atteso ritorno alle scene, dopo otto mesi di lontananza forzata dal palco, per i Cheech Skaos, portavoci di uno ska a metà strada tra l’ortodossia di matrice caraibico/americana e una suggestiva voglia di mettere sul piatto un po’ di sana sperimentazione, utile per chi vuole dare un volto costituzionale a una forma sonora inedita e per nulla “coveristica”. Il concerto del Blow Up (piazza Sant'Anna a Palermo), sabato 16 aprile (ingresso 5 euro), segna dunque una gradita e attesa rentrée per i sette musicisti palermitani (che dopo l’esibizione lasceranno spazio al dj-set di Dr Rouge). L’intento è quello di riprendersi il pubblico, salutato l’ultima volta nell’agosto 2004, ritessendo la tela musicale proprio da dove era stata interrotta. Giusto un rapido sguardo al passato ed al primo album prodotto dalla “Etna Gigante” di Roy Paci e distribuito dalla Goodfellas, seguito da una fitta rete di concerti in giro per l’Italia; uno su tutti, sicuramente suggestivo per numero di teste guardanti, targato 2001, quando a dividere il palco con i nostri c’era l’ex Mano Negra Manu Chao.

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Altre tappe in giro per lo stivale, poi la pausa ed un nuovo assesto alla line-up, pronto a raccontare il suo manifesto sonoro, originale, ma che rimanda inevitabilmente ai grandi “guru” di genere, spaziando dagli Skatalites al “padrino dello Ska” Laurel Aitken, senza dimenticare gli scenari “recenti” che abbracciano l’asse New York-Londra, dai quali ereditano anche l’aspetto decisamente “rude boys”. Il concerto verterà sulle canzoni che hanno composto l’album d’esordio più una doverosa “prova generale” di quello che vuole e deve essere un repentino ritorno alla discografia: un E.P. da registrare e distribuire nell’arco di pochi mesi coadiuvato da un tour nazionale. Nuove idee buttate giù in questo lasso di tempo e pronte, anche in questo caso, a riprendere lo stesso discorso sonoro degli anni precedenti. Nessun cambiamento di rotta dunque, ma un valido e coerente tentativo di farsi rappresentare da un certo tipo di musica rigorosamente in levare, rigorosamente e straordinariamente ballabile e pura, nei suoni e negli intenti. La formazione attuale prevede Giuseppe D’Arpa alla voce, Paco Fatta al basso, Pietro Zolfo al sassofono, Lucone Di Vizio al trombone, Paolo Gurgone alla chitarra, Dario Sparacio alle tastiere e Andrea Scalavino alla batteria.

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