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Chi dice "Pedonalizziamo" si faccia una passeggiata

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un residente di Mondello che spiega il suo No all'ordinanza che prevede la pedonalizzazione della borgata marinara

Balarm
La redazione
  • 21 settembre 2012

Questo ritrovato amore per Mondello, dovrebbe trovarmi contento, considerando il progressivo stato di degrado e abbandono a cui la borgata è stata sottoposta negli ultimi anni. Temo, tuttavia, e sarò diretto, che questo ritrovato amore sia piuttosto una strumentalizzazione della nostra amministrazione comunale (che io, come molti, ho eletto) per distrarre l'opinione pubblica da problematiche, operazioni e movimenti ben più gravi. Lasciando al dubbio quest'insinuazione, una cosa è certa: chiunque dichiari che Mondello vada pedonalizzata, una passeggiata a Mondello non se la fa da molto tempo. Si sarebbe altresì accorto, che Mondello è tutto fuorchè a misura di pedone.

Penso che prima di spiegare meglio, sia necessario fare due premesse: primo, io non sono un commerciante. Sono un semplice residente, che a Mondello ci vive. Ho letto che commercianti e ristoratori, sfavolevolissimi alla pedonalizzazione, sono stati accusati di scarsa indole cosmopolita, di star chiusi nei loro egoistici interessi. Di mio, credo che se l'economia giri in questa città, città in cui questa sorta di "giri" sono tutto fuorchè che pindarici, dovrebbe essere un interesse della collettività. Ma andiamo oltre. Io, non sono contrario alla pedonalizzazione. Anzi, favorevole. Più che favorevole. Sfavorevole a questo attaccamento atavico alla macchina.

Da quando ero bambino sogno una Mondello più silenziosa e sicura, una Mondello che mostri la sua unicità, che anelo di percorrere a piedi o in bici, con il mare negli occhi. Peccato, però, che questa pedonalizzazione imminente e sperimentale, per come è stata definita, mi ricordi una bella signorina che pur non lavandosi, per pigrizia, si mette il profumo. Se la metafora è troppo oscura, invito tutti coloro che non l'abbiano finora fatto e fanno un gran parlare di questa pedonalizzazione, di recarsi a passeggiare, nel marciapiede antistante l'ex Arena La Sirenetta (ormai le Arene, sono solo Ex Arene).

Oltre lo stato di penoso abbandono, la scarsa illuminazione e le anti-igieniche condizioni, dovrete stare attenti a dove mettete i piedi. In quanti parlano di pedonalizzazione, hanno percorso a piedi questa traversa (che è una traversa battuta centinaia di volte, da centinaia di persone)? In quanti si sono accorti che un Ficus (peraltro splendido) ha con le sue radici scardinato la pavimentazione, creando un pietrisco su cui è impossibile o difficoltoso (a seconda della prestanza di ognuno; mia moglie incinta ha qualche difficoltà), camminare? Ma come questo, molti sono i marciapiedi in rovina.

Per non parlare dell'annoso problema delle reti fognarie e degli allagamenti non appena piove, del buio nella maggiorparte delle vie, della sporcizia, della mancanza di forze dell'ordine, del randagismo, dell'assenza di navette, bus, parcheggi adeguati e piste ciclabili, eccetera eccetera eccetera. Non era forse meglio prima colmare queste lacune? Enormi, lacune. Eppure colmabili con non grossi sforzi economici. Non era forse meglio ragionare in modo integrato con residenti, commercianti e cittadinanza e arrivare in primavera ad un'azione condivisa e soprattutto meglio organizzata?

Dopo la ridicola pedonalizzazione estiva della piazza, in un'esigua fascia oraria, questa mi risulta essere un'operazione confusionaria, organizzata da chi Mondello non la conosce per niente. Sarà pure un mese sperimentale, questo, ma il senso, con tutta onestà, mi sfugge. Invito, peraltro, tutti coloro che desiderano che Mondello sia aperta per le passeggiate, a farsela al più presto questa passeggiata. Risulterà evidente, che le priorità, erano e sono, ahimè, ben altre.

Un cittadino residente di Mondello

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