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Dalla Sicilia, solo “Dolci tentazioni”

Da oggi si potranno gustare ogni giorno tutte le fresche e genuine prelibatezze della pasticceria siciliana in ogni città italiana, direttamente da Casteldaccia

  • 31 ottobre 2008

Quante sono le cose di cui noi isolani andiamo fieri? Modestamente “assai”. Il sole generoso, il mare cristallino, i profumi e i colori tra i più sorprendenti del mondo, e poi la cucina. Si, la cucina: l’unica che noi tutti riteniamo plausibile, quella della domenica a casa della nonna, quella che all’estero non esiste niente di lontanamente paragonabile, quella che a raccontarla non ci si può credere e a chi ascolta sembra, in effetti, di non aver mai saputo cosa vuol dire mangiare.

Per non parlare dei nostri dolci, risultato irripetibile dei preziosi lasciti delle antiche dominazioni, rielaborati e custoditi dalle pazienti tradizioni monastiche locali. Così, ecco che se un gruppo di tedeschi sbarca a Palermo, dopo un breve giro alla Cattedrale e al Palazzo dei Normanni, viene immediatamente condotto ad assaggiare un cannolo o una cassata. Ma la passione per la pasticceria siciliana non nasce solo in chi ne apprezza le delizie, è ancora più forte in coloro che da anni vi si dedicano, rendendola autentica ed originale ogni volta.

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Tra questi, un’azienda in particolare ha scelto di rallegrare le papille gustative d’oltre stretto, esportando quotidianamente il frutto della propria esperienza nel resto dello stivale. La Dolci Tentazioni s.r.l., azienda giovane ed attenta alle ultime tendenze del Mercato, mantiene viva la nostra tradizione dolciaria inserendola nel nuovo panorama gastronomico e custodendo con cura la ricchezza ed il folclore della produzione artigianale. Quindi da oggi si potranno gustare, fresche e genuine, tutte le prelibatezze della pasticceria siciliana in ogni città italiana, direttamente da Casteldaccia, ogni giorno.

Chissà se questo costituirà un motivo in più per visitare la Sicilia o uno in meno? Lo scopriremo solo vivendo. Intanto qualche aneddoto sulle origini delle specialità della Dolci Tentazioni servirà a stimolarvi l’acquolina e la curiosità. La frutta di Martorana, per esempio, è la più antica preparazione fatta col marzapane, confezionata ufficialmente per la prima volta dalle suore del convento della Martorana di Palermo. In occasione della festa di Ognissanti, le monache preparavano dei piccoli dolci che riproducevano nei dettagli ogni genere di frutto.

Successivamente lo stesso impasto venne chiamato “pasta reale” in onore di Federico II ed impiegato nella preparazione di altri dolci, come l’Agnello Pasquale. Il cannolo certamente ha testimonial più illustri di me, M. Tullio Cicerone lo descriveva così: “tubus farinarius, dolcissimo, edulio ex lacte factus” ovvero cilindro a base di farina, molto dolce, preparato con latte buono da mangiare. Ed effettivamente questo è il cannolo, antica creazione di un monastero palermitano, veniva originariamente preparato in occasione del carnevale e voleva rappresentare una burla, probabilmente una banana o un rubinetto.

Last but not least la famosa cassata. Eredità della dominazione araba (quas’at- bacinella), era in origine un involucro di pasta frolla farcito di ricotta zuccherata e poi infornato. Con l’intervento delle dominazioni successive e della dedizione delle monache, la pasta frolla venne sostituita da uno strato di pasta reale, venne composta a freddo e decorata con la frutta candita di origine barocca, fino ad acquistare il valore attuale di specialità tipica ed unica dell’isola. Insomma si potrebbe continuare ancora a lungo a tentare i vostri sensi con l’elenco delle bontà siciliane, ma la vera novità è che il supplizio di Tantalo è terminato, in qualsiasi parte del paese voi vi troviate basterà ordinare e vi verrà dato. Sul web: www.dolcitentazionisrl.com.

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