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Donne in viaggio (ieri come sempre)

  • 18 ottobre 2004

Il Centro Culturale Polivalente Agricantus di Palermo (via XX Settembre 82/a), ospita dal 22 al 24 ottobre la prima edizione de “L’arsenale delle apparizioni - La parola e le armi”, organizzata dalla Compagnia dell’Elica guidata da Gigi Borruso: un momento di verifica e riflessione sulla propria ricerca teatrale, sulle ragioni della parola e del sogno nel tempo della menzogna, della barbarie, della guerra. Durante il primo giorno, dopo la presentazione del programma (ore 20,30) e del lavoro, ancora in fase di studio, “Formiche” di Gigi Borruso, con Ester Cucinotti, Maria Cucinotti e lo stesso Borruso (ore 21,15), verrà proiettato il video (ore 22), a cura della CLCT Broadcasting, dello spettacolo di Gigi Borruso “E’ una stella o un buco?” con la Compagnia dell’Elica, deliziosa e intensa pièce vista lo scorso anno a Palermo (ma lo spettacolo è andato in giro anche fuori dalla Sicilia). Il 23 ottobre (con replica il 24) alle 21,15 andrà in scena lo spettacolo “Destini” di Beatrice Monroy con Maria Cucinotti, Ester Cucinotti, Serena Barone e la regia di Gigi Borruso.

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Questo lavoro, scritto apposta per la Compagnia dell’Elica, ha debuttato a Palermo nel 2002, ed è stato presentato in diverse piazze, riscuotendo lusinghieri consensi di pubblico e di critica. “Destini”, ambientato nell’immediato dopoguerra, mette a nudo lo sbandamento morale, esistenziale di un popolo sospeso fra le atrocità della guerra e il desiderio di voltare pagina. Tre storie di donne, tre diversi squarci di memoria al femminile, in un’ora di fitto dialogo sul filo della commozione, della rabbia, del sogno. I destini di tre donne s’incrociano sul limitare d’un viaggio che è desiderio di fuga, di metamorfosi, di giustizia. Che è desiderio d’una pienezza negata dalla miseria, dal pregiudizio, dalla violenza del recente passato e dalle incertezze del futuro. Che è ricerca d’un’identità negata dalla storia. Le tre protagoniste della piéce si incontrano al porto di Napoli, in attesa di ottenere il visto per l’espatrio verso gli USA. Ma s’imbarcheranno davvero? Nina, quasi un’accattona, vive ormai da un tempo indefinito su quella banchina poiché attende il ritorno d’un figlio perduto; Silvia, la “donna dei fascisti”, vorrebbe solo far perdere le proprie tracce, Ester, la giovane ebrea la cui famiglia è stata sterminata nei campi di concentramento, sogna di rintracciare qualche lontana radice della sua famiglia nel nuovo mondo.

L’America, la “terra promessa” di tanta nostra emigrazione, è il loro miraggio. Il miraggio d’un’umanità disorientata, la cui speranza di riscatto non può cancellare la percezione della perdita. Ma dalla vita offesa – come dai piccoli, tragici personaggi della Monroy - può sempre emergere uno slancio che ridoni passione alla vita. Un progetto che si inserisce sulla scia delle riflessioni storico – etiche che la Compagnia dell’Elica ha voluto intraprendere con “Babelturm” (2000/2001), continuando così ad approfondire, da un nuovo scorcio, una decisiva fase storica del nostro Paese, un importante pezzo della memoria individuale e collettiva. “Destini”, infatti, apre a un’ampia riflessione sul tema dell’emigrazione e delle immigrazioni, del viaggio, del nomadismo fisico e culturale. Temi la cui valenza storica si rispecchia, rovesciata, nel presente della nostra società, terra d’immigrazione per i nuovi, disperati popoli della terra. L’ingresso per ciascuna serata costa 5 euro.

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