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Dopo il restauro risorge palazzo Abatellis

Riapertura imminente per palazzo Abatellis, dopo i lavori di restauro. Nuovo percorso visivo al femminile e nuova linea di comunicazione

Balarm
La redazione
  • 30 maggio 2009

Sono appena conclusi i lavori di restauro, in vista di un'imminente riapertura, di palazzo Abatellis (via Alloro 4), la cui architettura e i capolavori all'interno, presentano l'edificio come una delle più importanti dimore culturali, a livello europeo. Il patrimonio artistico viene promosso e riconosciuto oltreoceano dalla tela dell'"Annunziata" di Antonello da Messina che permette di valorizzare l'istituzione e attirare un gran numero di turisti da tutto il mondo. E proprio attorno all’"Annunziata" ruota il fulcro della nuova immagine della Galleria Regionale della Sicilia, costituendone il logo e ponendosi come simbolo dell’intera struttura.

Nuove metodologie di divulgazione e comunicazione, per rilanciare l'iimagine del museo: « L'importanza del progetto di comunicazione integrata - osserva Vincenzo Abbate, ex direttore del Museo - è la valorizzazione di un'istituzione come quella di palazzo Abatellis, che passa attraverso nuove forme di offerta.». Accanto al progetto di restauro, si affianca la presentazione del video " Eleonora e le altre – immagini di donna nei musei siciliani" di cui è stata già diffusa la versione cartacea, ad opera di Joselita Ciaravino, con la regia di Sergio Gianfalla, e di cui il ritratto dell’Annunziata e il Busto di Eleonora d’Aragona rappresentano l’asse portante. Il progetto offre la possibilità di disegnare un percorso visivo che ripercorre le opere d'arte di varia fattura, estrapolate dai vari musei siciliani, al fine di proporre una lettura originale delle evoluzioni delle arti in Sicilia. Filo conduttore è il "femminile" nelle sue sfumature antropologiche ed evoluzioni sociali; un viaggio che incontra i diversi gusti del tempo e i cambiamenti del costume, in cui la donna è la protagonista principale.

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La storia del palazzo, inaugurato nel 1954, racconta di una collezione di opere d'arte medioevali e moderne già appartenute ed esposte nel vecchio Museo Nazionale di Palermo (odierno Museo Regionale Archeologico). Il palazzo è uno straordinario esempio dell'architettura tardo gotico - catalana dovuto a Matteo Carnilivari, grande architetto siciliano. Voluto dal maestro Portulano e Pretore della Città di Palermo Francesco Abatellis, fu ultimato nell'anno 1495. Il palazzo si eleva per due piani su pianta quadrata attorno al vasto cortile, afiancato nella facciata da due torri angolari, noti esempi del Rinascimento italiano. Alla morte di Abatellis il palazzo venne ceduto alle Domenicane e adibito a monastero fino all'ultima guerra. Durante quest'ultima, venne durtamente colpito dai bombardamenti del 1943 e successivamente ristrutturato e ripristinato a sede della Galleria dalla Soprintendenza ai Monumenti e inaugurato il 23 giugno del 1954. Dotato di una museografia innovativa e straordinaria ad opera di Giorgio Vigni e Carlo Scarpa costituisce un armonico itinerario da intraprendere per chi volesse visitarlo.

Il museo, suddiviso su due piani, raccoglie varie collezioni: dal vasto patrimonio del Museo Nazionale ad opera di Antonio Salinas, ai 53 dipinti donati all'Ateneo di Palermo dal patrizio Giuseppe Emanuele Ventimiglia, Principe di Belmonte, oltre ad altre collezioni internazionali. Tra le opere più interessanti ricordiamo il " Trionfo della Morte" affresco staccato, di artista sconosciuto, risalente al XV secolo, opera suggestiva di grande impatto escatologico. Si prosegue con delle maioliche del XVI secolo e sculture che ritraggono i busti di importanti signori di Sicilia come ad esempio il busto di Eleonora d'Aragona opera dello scultore Francesco Laurana. Nelle sale del primo piano invece si possono osservare dipinti del ' 500 del patrimonio figurativo siciliano e palermitano. Di spicco rilevante sono le due Croci risalenti alla seconda metà del XV secolo, intarsiate d'oro e raffiguranti i simboli degli Evangelisti. Nella decima sala si arriva al sopracitato logo del palazzo ovvero il magnifico ritratto dell'"Annunziata" databile verso il 1474 ad opera di Antonello da Messina.

Successivamente l'opera sfarzosa di Antonello Crescenzio che guarda dall'alto il " Trionfo della Morte" in un giubilo di angioletti e cherubini musicanti per le "Assunzioni" dell'inizio del XVI secolo. Si prosegue con la pittura fiamminga tra il ' 400 e ' 500; una conferma della fortuna goduta nell' Isola da questo genere così minuzioso e ricco di pitura favorito dagli scambi commerciali del tempo. Esposte nella quindicesima sala le opere di Vincenzo degli Anzani detto da Pavia, il maggiore pittore attivo a Palermo sino alla metà del Cinquecento. La mostra si conclude nell'ultima sala con opere risalenti tra il Sei ed il Settecento. Da ricordare anche il Gabinetto di Disegni e Stampe in corso di riordinamento; in previsione invece una nuova "ala" della Galleria che permetterà di esporre le ricchissime collezioni di arte decorativa tra '400 e '700. Informazioni ulteriori su www.regione.sicilia.it/beniculturali/palazzoabatellis

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