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Due sconfitte mettono in crisi il Palermo

Ottava e nona giornata, 27/31 ottobre 2004, Palermo-Livorno 1-2 / Udinese-Palermo 1-0

  • 2 novembre 2004

Prima o poi doveva arrivare; il periodo nero che spesso non da tregua a chi, nel massimo campionato, si presenta privo nella necessaria esperienza e “cattiveria” sportiva. E così, oggi ci ritroviamo a parlare di un Palermo ridimensionato dopo le due sconfitte consecutive subite nell’arco di appena 4 giorni: la prima, occorsa nell’ottava giornata di campionato, turno infrasettimanale, al Barbera contro il neo promosso Livorno, la seconda domenica scorsa in casa della più quotata Udinese. Due risultati negativi maturati soprattutto a causa di un problema che, il Palermo, si sta portando dietro sin dall’inizio del campionato: la scarsa vena realizzativa del reparto offensivo. Contro il Livorno, forse, si è vista la partita più brutta disputata dai rosanero da quando Guidolin siede sulla panchina palermitana: dopo la splendida prestazione di Roma, infatti, i 35.000 del Barbera erano pronti ad assistere ad un successo atteso contro una formazione, il Livorno, che sembrava nettamente alla portata del Palermo. Ed effettivamente i primi minuti del match avevano illuso un po’ tutti: al 5° un bel tiro di Toni veniva respinto da Amelia che non poteva, però, far nulla sul tapin ravvicinato di Mutarelli. Ma il gol del vantaggio del Palermo è stato davvero uno dei pochi episodi positivi dell’incontro: con un Toni stanco e troppo isolato e il resto della squadra in evidente calo di forma, gli ospiti, pur non giocando in modo trascendentale, sono riusciti ad approfittare delle uniche due occasioni create: il gol pareggio livornese è arrivato a 5 minuti dalla fine del primo tempo grazie ad un gol di Vidigal, abile a sfruttare una disattenzione di Grosso in fase difensiva.

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L’inatteso 1-2 lo ha messo a segno nella ripresa Cristiano Lucarelli sorprendendo Guardalben con un calcio di punizione passato attraverso la “svogliata” barriera rosanero. La reazione di nostri c’è stata, ma non è bastata a rimettere in sesto una partita condizionata anche (almeno dal punto di vista “nervoso”) da un atteggiamento poco sereno dell’arbitro Morganti. Dopo la delusione inevitabile e le normali reazioni del vulcanico presidente Zamparini, la sconfitta è stata comunque archiviata, con la speranza, da parte dei tifosi, di rivedere il Palermo delle prime giornate andarsi a prendere la rivincita sul non facile campo di Udine: e così, con il solito folto gruppo di tifosi al seguito, anche nella fredda città friulana, Guidolin e i suoi ragazzi sono andati a giocarsi i 3 punti in palio nel posticipo serale della nona giornata di campionato. La partita inizia con l’Udinese più pimpante, ma, lentamente, il Palermo comincia a giocare meglio così come aveva fatto vedere anche sui campi più difficili e proibitivi: Toni, in campo nonostante un evidente (e giustificabile) periodo di stanchezza, riesce a tenere alta la squadra e, grazie soprattutto all’appoggio di Massimo Mutarelli, i rosanero riescono a creare un paio di occasioni sventate dal bravissimo portiere avversario De Santis.

Il primo tempo si chiude sullo 0-0 e il Palermo sembra aver ritrovato, almeno in parte, lo smalto perso durante l’ultimo match interno. Il secondo tempo riparte con alcune novità da parte di Guidolin che inserisce Brienza al posto di un evanescente Gasbarroni e, in seguito, Stefano Morrone e l’argentino Gonzalez: ma i friulani riescono a trovare il gol del vantaggio al termine di un’azione rocambolesca il cui sfortunato protagonista è il portiere del Palermo Guardalben: su un cross tagliato a centro area dal nuovo entrato Di Natale, l’estremo difensore rosanero rinvia di pugno al limite dell’area dove Jankulovski colpisce di testa servendo, involontariamente, Mauri trovatosi incredibilmente solo a centro area senza portiere davanti e tenuto in gioco per questione di centimetri dal difensore del Palermo Barzagli. Per lui è un gioco da ragazzi insaccare il pallone in rete. A quel punto il match non ha più storia: il Palermo priva a reagire ma l’Udinese, in contropiede, legittima il risultato con un paio di occasioni clamorose sprecate dai suoi attaccanti. E così, si torna a casa con un’altra sconfitta e un’altra delusione per i tifosi; adesso è il tempo delle critiche, delle polemiche che fanno da contraltare agli eccessivi entusiasmi sviluppati dai periodi positivi nella passionale tifoseria palermitana. Ma le crisi, si sa, sono fatte per essere temporanee e la speranza di tutti è quella di poterla scacciare via già domenica prossima, quando al Barbera arriverà il Parma dell’ex tecnico rosanero Baldini….

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