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Francesca Incudine, sogni e visioni nel suo cd "Iettavuci"

Presentato il 26 maggio "Iettavuci", primo lavoro discografico della siciliana Francesca Incudine: tredici tracce visionarie, tra tradizione e innovazione

Balarm
La redazione
  • 28 maggio 2013

"Iettavuci": sceglie un titolo che attinge a piene mani dalla tradizione dialettale siciliana, diretto e significativo, il primo lavoro discografico della giovane Francesca Incudine: perché cantare è un modo per farsi sentire, gridare, raccontare un universo femminile dedicato e sognante.

Artista siciliana a 360 gradi, Francesca scrive, canta e suona le percussioni: il suo cd d'esordio ripercorre storie, sentimenti, emozioni, scelte di una vita pronta ad affacciarsi sul mondo.

Si tratta di racconti delicati e sospesi, sguardi sull'anima di una giovane donna che osserva e si sa osseravare, alla luce di cambiamenti, paure e speranze, nei luoghi e nei paesaggi richiamati da versi immediati e visionari. In tutto sono tredici tracce inedite: dalla sensualità di "Disiu d'amuri", agli indugi amorosi di "Cori stunati", lungo la tenerezza di "Ninnananna in re" (riscrittura di un celebre brano di Bianca D'Aponte), le consapevolezze di "Curri", l'amarcord di "Caminu sula" e altri brani che attingono a forme musicali nuove, in costante dialogo con la tradizione. Accanto alle chitarre classiche, al clarinetto e al pianoforte, infatti, convino tamburi a cornice, percussioni, fisarmoniche e zampogne.

"Iettavuci" è prodotto da Finisterre e diretto artisticamente da Mario Incudine; esce nel mese di giugno. Al disco hanno preso parte, insieme a Francesca Incudine, Rita Botto (voce), Angelo Loia (chitarra e voce), Antonio Vasta (pianoforte, fisarmonica e organetto), Carmelo Colajanni (clarinetto, zampogna e fiati etnici), Manfredi Tumminello (chitarra), Dammen Quartet (archi), Pino Ricosta (basso e contrabbasso), Giorgio Rizzo (percussioni), Salvo Compagno (percussioni). Gli arrangiamenti sono di Mario Incudine con la collaborazione di Antonio Vasta e Carmelo Colajanni; gli archi sono scritti e diretti da Antonio Putzu.

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