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Franco Neri: Si sente ca’ sono calabrese?

  • 25 aprile 2005

Dopo il successo della scorsa estate, con il pienone al Teatro di Verdura ed il tutto esaurito all’arena Dafne di Cefalù, Franco Neri torna in Sicilia, con uno spettacolo dal titolo "Si sente ca’ sono calabrese?". Due le serate previste nella nostra isola: il 26 aprile a Catania e il 27 aprile alle ore 21.30 al cineteatro Golden di Palermo (in via Terrasanta 60). E pensare che lui voleva fare l’imitatore. Poi un giorno sua madre, stanca di sentire mille voci provenire dalla sua cameretta, gli ha gridato: "Franco, oh Franco! Se non la finisci, invece di mille voci, ti faccio sentire i miei millepiedi sul …”. A quel punto ha capito che doveva cambiare genere ed ha deciso di portare sul palco la realtà di tutti i giorni, quella che può vivere una persona nata e cresciuta a Torino da genitori calabresi fortemente ancorati alla loro terra e alle loro tradizioni.

Nasce così il cabarettista Franco Neri, un personaggio dalla comicità semplice e diretta, che mette in risalto le profonde differenze tra il nord Italia ed il sud, ironizzandole al massimo fino a ridicolizzarle. Da una parte c’è il torinese, che vive in funzione dell’efficienza e del lavoro, serio, sempre preciso, mai propenso agli sprechi; dall’altra c’è il calabrese, l’esatto opposto. Il calabrese è rumoroso, simpatico, ha la famiglia numerosa, fa sempre le cose in grande, non ama lavorare e soprattutto mangia tanto, ma proprio tanto: melanzane sott’olio, salumi vari e il tanto famigerato quanto temuto peperoncino di Soverato. Questi gli elementi di spicco che hanno fatto di Franco Neri uno dei cabarettisti più amati del palcoscenico italiano. Chi, in un modo o nell’altro, non si è riconosciuto, o ha riconosciuto qualcuno dei suoi parenti in quelli di Franco? E in quante situazioni, specie noi siciliani che tanto somigliamo ai calabresi, ci riconosciamo? Impossibile non ridere di fronte alla descrizione dei pantagruelici pranzi con i parenti, delle gite al mare con scorte alimentari infinite, ai traslochi di massa, e via dicendo.

Proprio per l’enfasi data a questa veridicità, la comicità di Franco Neri riesce a colpire nel segno e a far ridere non senza indurre a riflessioni sul fatto che, pur essendo tutti italiani, facenti parte della stessa nazione, conserviamo innumerevoli differenze culturali che, nonostante tutto, vanno conservate perché fanno parte del nostro patrimonio storico. Ovvero quando la comicità non è solo fine a se stessa. Per lo spettacolo di Palermo il costo del biglietto varia a seconda del settore: 22 euro per la poltronissima, 18 euro per la poltrona ed 15 euro per la galleria. È prevista una riduzione di 5 euro per i titolari di Carta Idea. Per la prevendita rivolgersi presso il botteghino del teatro (telefono 091.6264702) o presso i circuiti Box Office.

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