STILE E TREND
Gabriella e Michael "migranti al contrario": i fratelli americani che investono a Palermo
Sono i protagonisti di una storia di "migranti al contrario": un viaggio di sola andata dalla magica New York fino a Palermo per il sole, gli amici e un'idea vincente
Michael e Gabriella Gerbino
Quando sono arrivati a Palermo era il 1990: un piccolo trauma per i fratellini che dall'imponente America si sono dovuti confrontare con una cultura, una lingua, un mondo diverso.
Oggi Gabriella e Michael sono i protagonisti di una storia di "migranti al contrario": dopo la scuola sono tornati a vivere negli Stati Uniti ma poi il legame con la Sicilia era troppo forte e hanno scelto di investire qui, anche se i motivi della scelta sono tanti.
«Siamo tornati a Palermo anche per il sole, per l'odore del mare che puoi sentire da qualcunque punto della città per il sapore unico del cibo - continuano - e una spinta fortissima l'ha data la nostalgia degli amici: le amicizie sono un legame d'acciaio che abbiamo entrambi con questa terra».
Ma partiamo dall'inizio. A portarli nell'assolato sud Italia all'inizio degli anni Novanta è stata una scelta del papà ma ai classici "motivi familiari" si accostava un grande amore per la Sicilia, che ha dato le origini alla famiglia Gerbino, una delle tante a lasciare l'Italia per il Nuovo Continente nel dopoguerra.
Frequentando qui le scuole hanno potuto costruirsi delle vite piene di affetti che ancora oggi resistono nel tempo: compagni di classe e di avventure che sin da subito erano affascinati dai biondissimi fratelli americani. Le classiche esperienze da adolescenti del sud, tra pranzi a Mondello e passeggiate al centro di Palermo, culminano con il diploma di Gabriella e, nel 2001, l'intera famiglia torna a fare base in America soprattutto per dare ai figli la possibilità di frequentare istituti e università che poi si sono rivelati ottimi, e adesso vediamo perché.
La magica New York è stato il posto che Gabriella e Michael hanno chiamato "casa" per circa dieci anni: un periodo che è sembrato un'eternità quando i due sono tornati a Palermo per quella che doveva essere una breve vacanza. «La verità è che è stata fatale - raccontano - la breve vacanza in Italia è bastata a riaccendere quell'amore per la città che ci aveva accolti quando eravamo soltanto due bimbi».
In quei giorni, hanno iniziato a guardare Palermo con occhi nuovi. «Abbiamo visto un enorme potenziale, illimitato - spiegano - ma non solo a Palermo, tutta la Sicilia potrebbe essere sfruttata, in senso buono, in ogni sua dinamica se solo si avesse un po' più di mentalità imprenditoriale».
E allora si sono detti che potevano cominciare proprio loro a investire e, a quel punto, la direzione era quella di una scuola d'inglese che contribuisse alla crescita sociale, culturale ed economica della città che tanto amano.
Così nasce English Language Lab: gestita da due ragazzi che vogliono dare un senso alle loro esperienze a cavallo tra due continenti, due lingue, due culture.
Ma per dare vita a un posto che si distinguesse veramente dagli altri, hanno voluto dare luce ai dieci anni di esperienza di Gabriella come insegnante d’inglese, tra l’Italia e gli Stati Uniti: anni in cui i fratelli Gerbino hanno avuto modo di capire le esigenze reali di chi vuole imparare l'inglese per creare un’esperienza unica.
Oggi, Michael e Gabriella puntano sui servizi dedicati alla crescita professionale dei palermitani provando a stimolare i giovani imprenditori e professionisti perché investano e rimangano nella propria terra, proprio come loro, una terra che ha tanto bisogno di giovani e di idee innovative per stare al passo delle capitali europee, a cui sulla carta non ha nulla da invidiare.
Una scelta dettata dalla voglia di lasciare il segno: all'English Language Lab si punta molto su partnership con aziende locali cha hanno l’obiettivo di fare conoscere la Sicilia nel mondo tramite i servizi creati ad-hoc come corsi individuali, corsi di gruppo in azienda, workshop specifici, traduzioni on-demand.
«Puntiamo tantissimo sulla formazione di giovani imprenditori e professionisti a Palermo, perché sono le categorie che si interfacciano giornalmente con clienti stranieri. Da turisti a potenziali partner, nei settori della ristorazione, vendita al dettaglio, export, accoglienza o marketing, tutti condividono la necessità di sapere comunicare in inglese, e noi proponiamo il modo più efficace, innovativo e personalizzato possibile per raggiugere questo obiettivo».
Oggi Gabriella e Michael sono i protagonisti di una storia di "migranti al contrario": dopo la scuola sono tornati a vivere negli Stati Uniti ma poi il legame con la Sicilia era troppo forte e hanno scelto di investire qui, anche se i motivi della scelta sono tanti.
«Siamo tornati a Palermo anche per il sole, per l'odore del mare che puoi sentire da qualcunque punto della città per il sapore unico del cibo - continuano - e una spinta fortissima l'ha data la nostalgia degli amici: le amicizie sono un legame d'acciaio che abbiamo entrambi con questa terra».
Ma partiamo dall'inizio. A portarli nell'assolato sud Italia all'inizio degli anni Novanta è stata una scelta del papà ma ai classici "motivi familiari" si accostava un grande amore per la Sicilia, che ha dato le origini alla famiglia Gerbino, una delle tante a lasciare l'Italia per il Nuovo Continente nel dopoguerra.
Frequentando qui le scuole hanno potuto costruirsi delle vite piene di affetti che ancora oggi resistono nel tempo: compagni di classe e di avventure che sin da subito erano affascinati dai biondissimi fratelli americani. Le classiche esperienze da adolescenti del sud, tra pranzi a Mondello e passeggiate al centro di Palermo, culminano con il diploma di Gabriella e, nel 2001, l'intera famiglia torna a fare base in America soprattutto per dare ai figli la possibilità di frequentare istituti e università che poi si sono rivelati ottimi, e adesso vediamo perché.
La magica New York è stato il posto che Gabriella e Michael hanno chiamato "casa" per circa dieci anni: un periodo che è sembrato un'eternità quando i due sono tornati a Palermo per quella che doveva essere una breve vacanza. «La verità è che è stata fatale - raccontano - la breve vacanza in Italia è bastata a riaccendere quell'amore per la città che ci aveva accolti quando eravamo soltanto due bimbi».
In quei giorni, hanno iniziato a guardare Palermo con occhi nuovi. «Abbiamo visto un enorme potenziale, illimitato - spiegano - ma non solo a Palermo, tutta la Sicilia potrebbe essere sfruttata, in senso buono, in ogni sua dinamica se solo si avesse un po' più di mentalità imprenditoriale».
E allora si sono detti che potevano cominciare proprio loro a investire e, a quel punto, la direzione era quella di una scuola d'inglese che contribuisse alla crescita sociale, culturale ed economica della città che tanto amano.
Così nasce English Language Lab: gestita da due ragazzi che vogliono dare un senso alle loro esperienze a cavallo tra due continenti, due lingue, due culture.
Ma per dare vita a un posto che si distinguesse veramente dagli altri, hanno voluto dare luce ai dieci anni di esperienza di Gabriella come insegnante d’inglese, tra l’Italia e gli Stati Uniti: anni in cui i fratelli Gerbino hanno avuto modo di capire le esigenze reali di chi vuole imparare l'inglese per creare un’esperienza unica.
Oggi, Michael e Gabriella puntano sui servizi dedicati alla crescita professionale dei palermitani provando a stimolare i giovani imprenditori e professionisti perché investano e rimangano nella propria terra, proprio come loro, una terra che ha tanto bisogno di giovani e di idee innovative per stare al passo delle capitali europee, a cui sulla carta non ha nulla da invidiare.
Una scelta dettata dalla voglia di lasciare il segno: all'English Language Lab si punta molto su partnership con aziende locali cha hanno l’obiettivo di fare conoscere la Sicilia nel mondo tramite i servizi creati ad-hoc come corsi individuali, corsi di gruppo in azienda, workshop specifici, traduzioni on-demand.
«Puntiamo tantissimo sulla formazione di giovani imprenditori e professionisti a Palermo, perché sono le categorie che si interfacciano giornalmente con clienti stranieri. Da turisti a potenziali partner, nei settori della ristorazione, vendita al dettaglio, export, accoglienza o marketing, tutti condividono la necessità di sapere comunicare in inglese, e noi proponiamo il modo più efficace, innovativo e personalizzato possibile per raggiugere questo obiettivo».
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