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Gli incredibili: piccoli grandi supereroi “umanizzati”

  • 30 novembre 2004

Gli incredibili (The incredibles)
U.S.A 2004
Di Brad Bird
Voci di: Brad Bird, Holly Hunter, Samuel L. Jackson

Come è difficile essere normali, specie quando normali non lo si è affatto. I Parr, almeno nelle apparenze, sono una tranquilla famigliola americana: Bob fa l’assicuratore mentre Helen cresce gli irrequieti figlioletti, Violetta, Flash e Jack Jack. Un quadretto familiare abbastanza delineato e standardizzato. In realtà i Parr sono dotati di super poteri che, tuttavia, sono costretti a nascondere perché il mondo non li accetta. E così, alle frustrazioni tipiche di ogni essere umano, come i problemi sul lavoro, i figli che litigano, i chili di troppo e la macchina che non va più bene, si aggiungono le frustrazioni derivate dall’impossibilità di essere se stessi. Se poi ci aggiungiamo il ricordo delle gesta passate, quando Bob (Mr. Incredibile), insieme ad Helen (Elasticgirl) e a tanti altri amici, sgominavano bande di criminali e salvavano la gente da mille pericoli, ecco che la quotidianità e la normalità diventano una condizione troppo pesante da mandare avanti. Ci vorrà il cattivo di turno, con le sue turbe mentali e le manie di grandezza a scombinare la tranquillità e a ricreare le condizioni di avventura necessarie per richiedere l’intervento dei supereroi.

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“Gli incredibili” è il primo film della Pixar che ha come protagonisti degli umani. Il tema dei supereroi è molto caro agli americani, che ne hanno fatto un elemento di culto prima nel mondo del fumetto e poi in quello del cinema. Del resto la lotta tra bene e male ha sempre caratterizzato ogni produzione made in U.S.A., segno di una cultura che predilige molto i valori morali (l’integrità, l’onestà, la famiglia, l’amicizia) ma che risente troppo di manie di grandezza fin troppo evidenti. La storia, tra l’altro ben costruita, ha come intento quello di descrivere il mondo dei supereroi in modo più ironico e divertente, cercando di “umanizzarli” e di vederli alle prese con i piccoli problemi quotidiani. Il film, nonostante si tratti di un cartone animato, offre notevoli spunti di riflessione. Primo fra tutti il problema della diversità, con tutte le problematiche del caso a cui va incontro chi sa di uscire fuori dallo standard.

Da ciò ne consegue l’incapacità di accettarsi e il desiderio di cambiare la propria natura, sforzandosi invano e finendo per essere dei disadattati. Singolare, in tal senso, è il breve lungometraggio che precede il film, in cui una capretta prima si sente a disagio in mezzo agli altri, poi finisce per accettarsi e saltare allegramente fra le montagne. Come tutti i film di animazione che si rispettino, particolare importanza è stata data alla scelta delle voci. Nel cast americano spiccano i nomi di Holly Hunter e Samuel L. Jackson; in Italia, tra i nomi di spicco, ritroviamo Laura Morante che da voce ad Helen e Amanda Lear che da voce ad Edna, eccentrica stilista che veste i supereroi. Una curiosità: il personaggio di Edna è in realtà ispirato a Edith Head, costumista di moltissime produzioni. Un cartone animato che diverte sia bambini che adulti, senza cadere nella banalità.

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