LIBRI

HomeNewsCulturaLibri

Ignazio Apolloni e le sue “Favole e Bubbole”

Una raccolta di favole “postmoderne” e paradossali che sovvertono volutamente ogni regola e coordinata spazio-temporale. Con le illustrazioni di Roberto Zito

Fabio Vento
Web developer e giornalista
  • 1 maggio 2009

È in libreria “Favole e Bubbole”, ultima fatica dello scrittore e poeta palermitano Ignazio Apolloni. Si tratta di una raccolta di “favole per adulti” aperte tuttavia a un pubblico senza età. I personaggi sono quelli tipici delle favole: bambini come Nasino e Fagotto, e animali conosciuti e strani come un gatto, un cane, una testuggine, un merlo. Ma rispetto all'impianto favolistico tradizionale c'è quella che il critico Francesco Carbone definisce una "inversione di tendenza": manca infatti la struttura classica della narrazione fiabesca e il lettore viene immerso in un mondo privo di coordinate spazio-temporali e, sopratutto, di qualsiasi fine etico.

Gioco di segni dunque, più che gioco d'intreccio, pura ironia visionaria: «Ignazio Apolloni – commenta Carbone - potrebbe appartenere benissimo, insieme a Donald Barthelme, Purdy, John Barth, Pynchon e Brautigan, ai più significativi rappresentanti della post-modern fiction. Afferma Jean-François Lyotard che il Postmoderno è, più che una teoria o una filosofia, “uno stato d’animo”. E ciò che emerge dalla produzione di Apolloni è un amore per tutto ciò che, in modo intelligentemente ironico, grottesco, satirico, paradossale, sottolinea la mancanza di valori positivi dell’esistenza». Completano il libro illustrazioni del palermitano Roberto Zito.

Adv
“Favole e Bubbole”, 15 euro per 240 pagine, è soltanto la più recente delle pubblicazioni di Edizioni Arianna, casa editrice di Geraci Siculo che vanta un primato unico nel suo genere: la titolare, Arianna Attinasi, è infatti, a 24 anni, la più giovane editrice italiana. La storia della sua nascita è una storia di passione e intraprendenza: «Al momento della mia iscrizione all'Università, mio padre mi chiese che cosa volessi fare da grande e io gli risposi che mi sarebbe piaciuto rimanere in Sicilia e lavorare in una casa editrice, perché amo i libri e sono cresciuta tra i libri. Allora pensò bene di aprirla (per me sarebbe stato inconcepibile) e me la regalò per il mio diciottesimo compleanno» ricorda Arianna.

E continua: «Così abbiamo inziato, piano piano, prima con le pubblicazioni più di livello locale e madonita: tradizioni, feste, poesie; poi, in seguito ad una serie di incontri con persone altrettanto folli come me e come noi, ci siamo aperti ad un'area più ampia, quella palermitana e siciliana. Adesso siamo presenti nelle librerie di Sicilia e in alcune sparse nel territorio nazionale».

La casa editrice si è posta da subito, come linea guida, quella di conciliare l'innovazione delle proposte e degli autori con uno sguardo attento alla nostra tradizione culturale: «Edizioni Arianna promette di dedicare ogni suo successo al futuro della Sicilia, che sarà radioso, a condizione che si sviluppi quel grande sommovimento culturale che spazzi via la vecchia mentalità della "sicilitudine", fondata sull'isolamento e sull'immobilismo. Al contrario bisogna far leva sulla nostra identità siciliana, di popolo intelligente e libero. Identità da vivere sì come diversità, ma non come separazione, anzi da diffondere nella rete globale, come arricchimento dei contenuti».

La produzione di Edizioni Arianna spazia dai libri per ragazzi (con la pubblicazione delle favole di Giuseppe Pitrè) alla poesia, passando per la saggistica, e si avvale di direttori di collana come Livio Sossi e di collaborazioni con l'Accademia delle Belle Arti di Palermo. E, come conclude Arianna Attinasi: «Punta ad espandersi nei settori economici che in Sicilia sono potenzialmente in espansione: turismo, ambiente, natura, artigianato, informatica. Sono questi i campi d’azione della mia impresa culturale, votata allo sviluppo di Geraci, delle Madonie, della Sicilia». Per maggiori informazioni consultare il sito web http://www.edizioniarianna.biz/ o telefonare al numero 0921.643378.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI