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"Il Suono e/o l’Immagine", musica per gli occhi

  • 16 dicembre 2005

La potenza evocativa del suono e la capacità espressiva dell’immagine sono alla base della minirassegna che l’Associazione Curva Minore presenta, dal 21 al 23 dicembre, ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo (via Paolo Gili, 4), in collaborazione con il Goethe Institut. "Il Suono e/o l’Immagine", questo il titolo della manifestazione, si sviluppa in tre conferenze (dalle ore 19), per proseguire poi in video-proiezione (dalle ore 21), con esecuzioni sonore dal vivo.

Le conferenze - condotte nei tre giorni rispettivamente da Piero Violante ("Tabù"), Andrea Martignoni ("AnimazioneAnima") e Alessandro Rais ("Stereo. 30 Drones for Television #0") - sono tutte seguite dai commenti alle "omonime" proiezioni musicate dalle composizioni originali ad opera della Sicilian Music Crew, al secolo Perla Manfrè (arpa), Stefano Zorzanello (polistrumentista: flauto, ottavino, sax soprano, elettronica), Fabrizio Puglisi (pianoforte), Paolo Sorge (chitarra classica ed elettrica, elettronica), Gaetano Costa (saxofoni), Tony Cattano (trombone), Francesco Cusa (batteria), Alessandro Librio (violino), Enrico Sorbello (violoncello) e Lelio Giannetto (contrabbasso). Le video-proiezioni spaziano da "Tabù" - un film anni Trenta - alle didascalie brevi di Len Lye (Nuova Zelanda, 1901-1980), Norman McLaren (Gran Bretagna-Canada, 1914-1987) e Pierre Hèbert (Canada, 1944), tutte quante direttamente su pellicola e presentate con l’unico titolo di "AnimazioneAnima", fino a giungere ai progetti in immagine "CaneCapoVolto" e "Stereo". Racchiusi in "Stereo. 30 Drones for Television #0", il primo è opera di un gruppo di videomakers di Catania, mentre il secondo è un seriale studiato per televisioni via cavo e Internet.

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Fondamentale l’approccio musico-interpretativo apportato dagli importanti elementi innovativi espressi dall’originale organico strumentale, Sicilian Music Crew. Il gruppo, costituito da dieci validi artisti siciliani, tutti strumentisti e compositori, è in grado di creare e congiungere stili e notazioni musicali spesso dissociati e collegati sia all’uso della composizione istantanea che a quella tradizionale. I percorsi espressivi di suono vengono pertanto coniugati al cinema d’animazione, dove quello che più conta è la sequenza di movimento che si evince dal fotogramma, un’illusione che scandisce un ritmo immagini/movimento alla velocità standard di 24 fotogrammi al secondo. Sequenze che alcuni autori hanno espresso con magistrali film disegnati o "graffiati" direttamente su pellicola e senza l’ausilio di apparecchiature fotografiche. La minirassegna, pertanto, interessante nel suo genere, diviene modo di conoscenza o, per i più preparati, approfondimento di un mondo diverso dal solito e, appunto, proprio perché "insolito", tanto vicino al nostro, perché fatto di percezioni visive e uditive, che si completano vicendevoli in un unico linguaggio, ovvero dialogano su un tracciato comune talvolta indistinguibile.

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